ciaooooooo
eccovi il quarto chap!!
Quarto capitolo - occhi verdi
Quella sera meditavo su ciò che era successo, mi
domandavo ciò che sarebbe successo dopo e mi chiedevo se
quello che doveva succedere sarebbe successo. Ero piuttosto
preoccupata, non avevo idea di come fare per fare in modo che Bill
scrivesse “durch den Monsun” e gli altri ideassero
gli accordi e gli arrangiamenti in meno di una settimana.
- è impossibile … eppure un modo ci deve essere
per riuscirci … io devo riuscirci, me l’hanno
chiesto i Tokio Hotel stessi. Non posso e non voglio deluderli
… se non compio la mia missione i Tokio Hotel non
esisteranno più … -
Ero disperata. Non riuscivo a smettere di ossessionarmi con questo
problema.
Quel pomeriggio tornai alla vecchia rimessa come mi aveva chiesto
Georg.
- ma sì, in fondo un po’ di svago ci vuole, magari
con la musica mi viene anche un’idea!-
Li aspettai con cuore in gola, sempre emozionata di vederli. Camminavo
avanti e indietro in quel vecchio piccolo edificio vuoto pensando a
cosa sarebbe successo se non avessi compiuto la missione. Non avrebbero
firmato il contratto con la Sony, non avrebbero cambiato il loro nome
in “Tokio Hotel” e non sarebbero andati avanti
nella loro carriera. Niente videoclip “durch den
Monsun”, niente premi, nient’altro. E non avrebbero
pubblicato l’album Schrei, né l’album
Zimmer 483 … Un sacco di persone sarebbero rimaste sole,
senza la musica dei TH a guidarle …
No, questo non doveva accadere! Tutto doveva rimanere com’era
nel 2009.
Persa in questi pensieri non mi accorsi del loro arrivo e quando mi
ritrovai il viso di Georg davanti a me improvvisamente ebbi quasi
l’impressione di svenire.
- ciao, Vicky! Allora sei venuta!-
- sì, ho pensato che ne valesse la pena.-
Sorrise compiaciuto. Un vuoto allo stomaco mi immobilizzò
per qualche secondo, mentre mi sentii improvvisamente accaldata.
Quel pomeriggio passò come niente, una canzone dopo
l’altra il tempo passava e gli sguardi che ogni tanto mi
lanciava Georg passavano in un batter di ciglio.
Verso le quattro i Devilish fecero una pausa e Tom propose:
- che ne dite di farci una passeggiata per rilassarci un po’
prima di riprendere?-
Bill si illuminò:
- è un’ottima idea!-
Ma io, sinceramente, non avevo voglia di camminare, così
decisi di restare. Con mia grande sorpresa anche Georg decise di
rimanere nella rimessa, dicendo che camminare lo faceva stancare. Ma
dalla faccia che fece non fui molto convinta.
Gustav si avvicinò ai gemelli e sussurrò loro
qualcosa che io non capii:
- guardateli, sembrano Romeo e Giulietta! Ho visto che si guardavano
con certi occhi … Io vengo con voi, così Georg e
Vicky rimangono da soli … -
- ok Gustav, ottima idea, ih ih ih!-
E così io e Georg rimanemmo appunto da soli …
Parlammo un po’ di tutto, finché lui non
arrivò a parlare del suo primo desiderio di diventare
dentista.
- sai, mi è sempre piaciuto questo mestiere … -
- oh, allora se lo diventerai verrò a farmi controllare i
denti gratis!-
- non ti illudere, svampitella che non sei altro!-
E ci mettemmo a ridere.
- però chissà … i denti gratis forse
te li controllerei … -
- davvero? Grazie!-
- figurati!-
- sai, sei meno serio di quando appari in telev … ehm,
cioè, di quanto pensassi!-
- sul serio? Non mi capita spesso di essere così loquace e
amichevole … Sarà colpa tua … -
- cosa? Colpa mia?-
- sarà perché ci sei tu che mi comporto
così con te … -
Mi sentii avvampare come se avessi la testa in una pentola che bolle.
Credo di essere diventata esageratamente rossa paonazza.
- beh … devo prenderlo come un complimento?-
- quello che ti ho detto E’ un complimento … -
- oh … grazie … -
Per un istante lo fissai negli occhi. Decisi di ricambiare un
po’ quello che mi aveva detto.
- sai qual è la prima cosa che ho notato di te?-
- quale, sentiamo?-
- i tuoi occhi. Mi piacciono molto i tuoi occhi verdi.-
- veramente?-
Annuii sicura. Adesso con lui mi sentivo meravigliosamente bene.
- sono bellissimi … -
- grazie mille … anche a me piacciono molto i tuoi.-
- sì? Sul serio?-
- certo. Anche i tuoi sono verdi. Però sono di un verde
diverso dal mio. E mi sento sempre come avvolto da un’ondata
di calore quando li fisso.-
I miei cosiddetti “occhi di calore” si illuminarono
a sentire quelle splendide parole. E lui non smise di sorprendermi
…
- ecco, quando fai così diventano ancora più
belli … spero proprio che tu non sia semplicemente un paio
di occhi verdi … Sento che se i tuoi occhi sono
così anche tu sei così.-
Quasi involontariamente allargai un sorriso grandissimo e iniziarono ad
aumentare i miei battiti cardiaci. Sentivo di provare per lui qualcosa
di più di semplice amicizia …
- ti ringrazio … lo penso anch’io … -
A quel punto percepii quasi lontanamente un leggero movimento della sua
testa verso la mia. Senza pensarci cominciai ad avvicinarla
anch’io. Man mano che si avvicinava mi sentivo smarrita,
spaesata. Ma era una splendida sensazione …
Eravamo ormai a pochi millimetri di distanza quando mi prese la mano.
Mi impresi bene nella mente ancora una volta il colore dei suoi occhi
… Poi mi venne da chiudere i miei. E sentii le sue labbra
appoggiarsi sulle mie …
e brava la nostra Vicky.....
ringraziamenti:
layla the punkprincess:
grazie milleeeeeee! troverò il modo di farti passare la
febbre con la mia ff! =D
eleonor483:
ciaooooooo ma ke piacere vedere ke 6 venuta a recensireeee sn
supercontenta!!! grazie mille!!!
lagrandeG:
nuova lettrice, ke meraviglia!! ti ringrazio molto x il tuo commento! =)
al prossimo capitolo, ciaoooooo a grazie mille a tutti!!!
|