Parte
quarta
Dietro
all'angolo di un'abitazione non lontana dal parco, Nabiki ascoltava
in silenzio.
Infilò
una mano nella tasca, tenendo salda la piccola sfera rilucente, tra
le dita.
*La
Hoshi no Tama... ora è tutto chiaro!* dischiuse le labbra in
un sorriso ammiccante, stringendola nel pugno.
Shampoo
stava ancora spifferando a Ranma e sua sorella che la forza insita
nella sfera adunava a sé tutto il potere di un kitsune.
Nel
caso, remoto, in cui il futuro cognato e le ragazze fossero riusciti
ad appropriarsene, Nabiki sarebbe stata schiavizzata. Avrebbe perso
ogni controllo sui poteri, subendo ogni genere di sberleffo dal nuovo
padrone della biglia di cristallo. Rabbrividì al solo
pensiero!
Ma
questa era la migliore delle ipotesi... se davvero fossero riusciti a
impossessarsi della sua sfera della stella, c'era la
possibilità
che quegli sciagurati volessero distruggerla, una volta per tutte!
Depositò
con cura il prezioso oggetto nella tasca della giacca, sfregandola
come un portafortuna.
*Che
razza di gente senza cuore! Ma io non permetterò che ci
separino...*
-@@@-
Un
quarto d'ora dopo, i suoi inseguitori furono guidati dal fiuto del
fedele bracchetto,
per le vie del
centro.
Il
cane non faceva che fermarsi sulle zampe posteriori, grattando le
vetrine, ora del macellaio, ora del pasticcere, si era perfino
fiondato sull'uomo del banco delle caldarroste!
-
Stupido cane! - piagnucolò Shampoo mordendo il guinzaglio,
impedendogli di rovesciare le appetitose castagne dal tavolo.
Ranma
si grattò la cima della frangetta - Stiamo girando in tondo
da
una vita, così non arriveremo a niente! Nabiki potrebbe
essere
dovunque!
Riflettendo
su quanto detto, Akane scosse la testa – Non è
esatto! Mia
sorella si troverà dovunque possa spillar soldi!
-
Giusto! Dobbiamo controllare tutte le persone sospette!
Shampoo
prese in parola Ranma e agguantando per il collo il venditore delle
caldarroste, lo minacciò:
-
Basta coi giochetti! Tlasfolmati subito, lazza di aguzzina!
Ma
quello era troppo spaventato persino per gridare che il cane della
cinese si stava leccando i baffi coi frutti del suo lavoro.
-
Non è lui! - lo lasciò andare a peso morto
quella, una
volta compreso l'errore.
Intanto
Ranma si era diretto verso una cartomante, che aveva una lunga fila
di clienti.
Akane
aveva scelto un maneggiatore di palloncini per bambini, come preda.
Passarono
in rassegna tutti gli artisti di strada, spaventandoli a morte, ma
nessuno fece al caso loro, finché Akane non
s'imbatté
in Ryoga. Il quale la salutò timidamente.
-
A-Akane! Sei qui?
-
Ryoga! Quanto tempo! Sei tornato da uno dei tuoi viaggi?
Il
ragazzo ebbe un attimo di esitazione, poi rispose.
-
Sì, sono stato a Nagoya nemmeno tre giorni fa e non credevo
proprio...
-
Hai visto Nabiki nei paraggi? - lo interruppe disinteressato Ranma.
Hibiki
stese il braccio a destra – E' andata da quella parte...
perché?
Nessuno
gli rispose, Akane, Ranma e Shampoo erano partiti in quarta.
*Che
sciocchi!* sorrise divertito il ragazzo, riprendendo le sembianze
della secondogenita dei Tendo.
-@@@-
Niente.
Erano
andati fuoripista.
Avevano
fallito, ma prima o poi Nabiki avrebbe rincasato e allora l'avrebbero
sistemata.
Ranma
e le coetanee erano pronti ad attenderla sulla soglia, anche se non
proprio a braccia aperte...
Non
si aspettavano però di vederla sopraggiungere nella sua
forma
naturale, tenendo fra le mani un barattolo pieno di biglie!
La
rabbia fagocitò Ranma.
Era
davvero troppo! A costo di contare le innumerevoli biglie per il
resto della sua giovinezza, avrebbe trovato la Hoshi
no
Tama!
Nabiki
alzò un sopracciglio – Volevate darmi il benvenuto?
- Tu
non sai quanto! - sputò tra i denti il giovane Saotome.
La
ricercata nascose il barattolo dietro la schiena, assumendo
un'espressione ragionevole, mentre le crescevano le orecchie e la coda da volpe.
-
D'accordo, potrete diventare miei soci, vi va bene il 10%?
-
C'hai provato sorellina, accontentati di questa giornata fortunata...
Ranma
bloccò l'uscita, Akane la immobilizzò per le
spalle, Shampoo le saltò dietro, ma lei scodinzolando
lasciò cadere in mille pezzi il contenitore di vetro.
Le
biglie rotolarono come pioggia sul parquet.
Con la
Hoshi no Tama nella sua tasca sorrise, mentre quei tre pasticcioni si preoccupavano di ritrovarla, tra le centinaia sparse sul pavimento
di legno.
Un
piano magnifico, che forse, se non avesse assaporato quella scena, concentrandosi su dove metteva i piedi per svignarsela, avrebbe funzionato a puntino!
Peccato
dunque, che le fosse toccato in sorte di scivolare all'indietro.
Mentre
Nabiki cadeva spalancando la bocca in un urlo attonito, la sfera della stella sgusciava dalla tasca della giacca, rimbalzava sul pavimento per finirle poi, dritta,
dritta in gola.
Fu
tuttoquanto rapido e terribile.
Si
mise seduta, cercando di risputarla, senza ottenere il risultato sperato, ma forse era meglio così.
Ora
nessuno poteva
rubargliela,
soprattutto nessuno poteva più fermarla!
-
Stai bene sorellina? - le chiese premurosa Kasumi, una volta che le
fu vicina.
Gli
altri, meno premurosi, erano in evidente stato di shock.
-
Siamo tutti condannati al caos, come aveva detto la bisnonna! -
esclamò Shampoo.
- Non
oso pensare al regno del terrore a cui Nabiki ci condannerà!
-
biascicò la sorella minore.
-
Credo che partirò seduta stante per un viaggio di
allenamento…
- mormorò il ragazzo con il codino.
EPILOGO.
La
mattina successiva, il mondo si preparò tremante ad
accogliere
le nuove gesta dell’implacabile kitsune.
Tuttavia,
un’ultima sorpresa era ancora in agguato.
-
Come sarebbe a dire che hai perso i tuoi poteri?! - domandò
incredulo Ranma.
-
Non è un altro scherzo, vero, Nabiki? - chiese titubante
Akane.
-
No, vi assicuro che dico sul serio. - fece quella, uscendo
dal
bagno.
- Oh beh, tanto ho fatto in tempo a guadagnarci una
piccola fortuna. Quello che non capisco è cosa mai sia
successo…
Fu
così che ebbe termine il brevissimo regno del terrore di
Nabiki Tendo.
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