Occupato

di cecchino_2028
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La notte è scesa su Roma ed è insolitamente calda, il liceo è occupato e questo rende Aleida particolarmente fiera di sé stessa e della sua scuola, perché sta combattendo con le unghie e con i denti per i suoi ideali e per la sua libertà, in fondo i suoi donandole il nome di Aleida le hanno assegnato un futuro molto preciso. Sussulta quando avverte una voce molto famigliare chiamarla dall’oscurità delle scale, non vorrebbe illudersi che sia solo frutto della sua fantasia, in fondo Giacomo è un filonazista e non accetterebbe mai i suoi ideali, ma quando si volta il ragazzo è proprio lì, in tutta la sua bellezza. Aleida si apre di un sorriso bellissimo e corre giù per le scale, fino a Giacomo, saltandogli al collo, felice di vederlo lì, accanto a lei. Gli pizzica un fianco prima di mormoragli un ‘grazie’ direttamente contro la bocca.




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