Too Late

di Sunshine85
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Adesso voglio solo urlare basta. Torniamo a casa. Io sto cercando di concentrarmi sul mio silenzio, ma tu continui a parlare. Non ho ascoltato niente di quel che hai detto.

Ti do la buona notte. Vado in camera della bambina,le poso un bacio sulla guancia, é così dolce e pura, così innocente.

" Lo hai fatto per lei. E lei soltanto!"

Si i miei pensieri parlano per me. Corro nel mio ufficio sicuro di potermi riparare da quel che é successo stasera. Ma sbaglio... Ogni cosa li dentro mi dice che ti ho persa. Ogni cosa in questa casa mi ricorda che non ti ho mai avuta...

" Sei sposato, hai una famiglia"

me lo dicevi ogni volta che provavo ad avvicinarmi a te. Ogni volta che anche tu rischiavi di lasciarti andare. Ti ho detto che avrei trovato una soluzione, ma ci ho messo tanto troppo tempo. Ti ho detto che ti amavo, e tu sei rimasta li, in silenzio con gli occhi gonfi di lacrime e parole non dette.

" Non posso amarti Stephen"

Ancora la tua voce a tagliarmi l'anima

" Non posso costringerti a scegliere"

Si non potevi, allora ho deciso. Ho scelto la mia famiglia, perché la famiglia é importante e perché non potevo abbandonare tutto peccando di egoismo...

" Mi dispiace Stephen... É finita ancora prima di cominciare"

Le tue parole come pallottole ancora adesso mi lacerano la carne. Come posso sopportare tutto questo. Come posso fingere che tutto vada bene. Io non sono te. Vederti arrivare con lui stasera é stato un colpo basso.

Sentirti dire a tutti che é una persona importante, che volevi che tutti sapessero... ma io lo so. In realtà era un messaggio indirizzato a me.

Lo guardavi come io volevo essere guardato... Lo accarezzavi come avresti dovuto fare con me! Dopo avermi salutato in pubblico non ho più visto i tuoi occhi. Mi hai evitato di proposito. Poi eccolo il momento. Per cinque minuti ho sperato che potesse essere tutto un malinteso. Che in realtà lui fosse solo un amico. Ti seguo nel corridoio e con una scusa mi avvicino tirandoti in un angolo buio. Mi guardi senza dire una parola. Non opponi resistenza.

" perché?"

La mia domanda sciocca ti fa tremare lo sguardo. Mi accarezzi il viso con la tua mano calda, i tuoi occhi scuri e spenti sono sofferenti, bramano la luce.

" Perché lui non é te!"

Ti allontani lasciandomi solo in quell'ombra a piangermi addosso. Tre ore di tortura quel party. Tre ore in cui non potevo non guardarti e punirmi ogni singolo istante. Ecco perché sono tornato prima. Non avrei resistito. Avrei potuto bere, dire stupidaggini e magari mettere in imbarazzo mia moglie, come é gia successo.

" Devo solo calmarmi! "

Perché noi ci vedremo per molto tempo ancora e per tutte le volte che ci incontreremo, tu sarai la mia punizione per aver avuto paura di amare...





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