La
fatina senza Poteri
C'era
una volta, in una valle incantata, una piccola fatina senza poteri.
Questa fatina, veniva sminuita continuamente dalle sorelle
perchè
non riusciva, a differenza di loro, a fare magie. Erba, la sorella
maggiore, faceva crescere stupendi fiori colorati, creava foreste e
alberi con succulenti frutti "Vedi", Diceva "Io e il
mio potere riempiremo il mondo di vita".
Mentre
Fuoco, la sorella minore, riusciva a creare bellissimi falò
che
riscaldavano tutti gli animali che vivevano nella foresta creata da
Erba, e illuminava il cammino di notte, facendo giochi suggestivi con
le fiamme.
"Vedi,"
Diceva Fuoco "Io e il mio potere rendiamo più caldo
l'inverno e
illuminiamo la notte".
Un
giorno però, mentre Erba e Fuoco giocavano assieme, Fuoco
sbatté
contro un ramo, e per attutire la caduta, creò una fiamma
che
l'accogliesse.
In
questo modo però, il prato su cui era caduta prese fuoco,
dando vita
a un incendio che in poco tempo colpì tutta la foresta di
Erba.
Le
fatine erano disperate, mentre Erba cercava di proteggere le sue
creazioni, Fuoco cercava di domare il suo stesso elemento.
La
fatina senza potere, spaventata, decise di andare a chiedere aiuto.
Tutti sapevano che l'animale più saggio era il drago che
viveva
sulla vetta della montagna più alta. Quindi,
batté velocemente le
ali fino a che non arrivò vicino ad un ruscello.
Cercò e cercò ma
del drago non c'era traccia! Quindi, decise di arrangiarsi da sola e
prese un po' d'acqua dal fiume, sperando bastasse per domare
l'incendio. Ma quando si abbassò per cogliere un po' di
quell'acqua
fresca e limpida, si accorse che il fondale era strano: luminoso,
argentato. Brillava sotto i raggi chiari del sole.
Dall'acqua
uscì un bellissimo drago. La fatina, quindi, gli
raccontò tutta la
storia, e il bellissimo drago, stupito da tanta bontà,
decise di
donare alla fata l'acqua del proprio ruscello.
La
fatina era sorpresa, ma nonostante ciò accettò il
dono e volò
velocemente verso il bosco.
Purtroppo,
durante il viaggio, gran parte dell'acqua era scivolata via, ed una
volta arrivata si accorse che ciò che era rimasto del dono
del
drago, erano solo poche gocce.
Quando
vide il bosco completamente inghiottito da fuoco, reagì
d'istinto,
provando a imitare il gesto che le sorelle facevano per fare le loro
magie. Puntò il dito verso il fuoco e chiuse gli occhi.
Quando
lì riaprì, si accorse che acqua, tanta quanto
l'oceano, usciva
sotto forma di piccoli draghi dal suo dito, ondeggiando e andando a
spegnere le fiamme.
L'acqua
era così tanta, che nutrì tutte le piante,
facendole ritornare
rigogliose, e assetando gli animali.
Da
quel giorno, la fatina senza potere prese il nome di Acqua, e ne
Terra ne Fuoco le presero più in giro.
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