(in)Sane

di Crateide
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Ti sei illusa un’altra volta, vero cara?
Io ti avevo avvertita.
Fa male, vero?
Dico, i cocci dell’illusione infranta che si conficcano nella tua bella pelle bianca.

 

Sta zitta, ti prego.
Taci, non voglio ascoltarti.
La tua voce è come un cancro nel mio cervello.
Va via, lasciami in pace!

 

Mi fai ridere, stupida che sei sempre stata.
La verità ti fa male, ti ha sempre fatto male.
I miei occhi te la mostrano, le mie parole te la rivelano.
Lo so io e lo sai anche tu.

 

Tu menti.
Tu e quel fottuto specchio!

 

Ah, lo specchio!
Oh no, lui non mente mai. Sei TU quella che mente a se stessa.
Ti sei sbagliata, è questa la realtà.
Hai voluto vedere ciò che non c’è, ciò che non sei e mai sarai.

 

...

 

Sono lacrime, quelle?
Sei ridicola.

 

E grassa!

E grassa!

E grassa!

 

Io sto dimagrendo, è un dato di fatto.
Lo sto facendo di nuovo.
I jeans vanno più larghi.
Sto per abbandonare i 50 Kg.
Di nuovo!

 

E pensi che basti?
Guardarti. Guardati davvero.
Non sarai mai come desideri, finché ci sarò io a mostrarti la Verità.

 

So cosa stai facendo.
Non ci riuscirai questa volta.

 

No?
Ci sto già riuscendo!
L’ho fatto poco fa, mentre ti osservavi l’addome e le cosce.

E ti sei fatta schifo
.
L’ho fatto l’altra sera, quando hai guardato le braccia.
E ti sei fatta schifo.
Continuerò a farlo, lo sai?

Ma perché?
Perché mi demolisci, invece di sostenermi?

TU SEI ME!

 

 

Proprio perché io sono te, so che non siamo abbastanza.
Ti sprono, mia piccola ingenua.

 

Tu mi fai del male, come hanno fatto gli altri.

 

Sbagliato.
Io ti do potere.

 

Non durerà, lo sappiamo entrambe.

 

Abbiamo imparato dai nostri errori, ricordi?

 

Mi abbufferò.
Ricordi il dolore?

Tu eri morta.

 

No, non lo farai.
E sai perché?
Perché non ne hai più bisogno. Non hai più bisogno di nasconderti.

 

Secondo te, perché sono tornata?

Ho preso il posto che mi spetta di diritto!

 

Te l’ho dato io, quel posto.

 

Mi hai ceduto di nuovo il Trono, principessina.
Sei pronta ad ubbidirmi?

 

...
È sbagliato!

Tu sei sbagliata!

 

Ma lo desideri, perché ti ostini a negarlo?
Vuoi quel
dolore, vuoi sentire le ossa sotto le dita.
Non puoi nascondermi i tuoi pensieri né il piacere che provi quando picchietti le unghie sulle costole sporgenti...

 

No.
Ho tutto da perdere, questa volta.

 

Non tieni davvero a ciò che hai, lo sai benissimo.
Sei una b u g i a r d a.

 

Non è vero.

 

Non è abbastanza, per te.
Sei
avida, vuoi di più. Ma sei anche un’inetta, perché non sei in grado di prendertelo!
Vuoi che lo faccia io al tuo posto.

Ammettilo!

 

No!
...Sì!

 

E lo farò, ma petite.
Mia piccola.
Mia piccola stupida.

 

Torna a farti schifo e lascia che ti consoli.





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