Mi vengo a noia da sola

di G RAFFA uwetta
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Mi vengo a noia da sola

Ritrito le stesse parole,

infarcendole in pomposi appellativi,

per renderle più simili a me.

Guardo lo stesso panorama,

che si estende immutato da secoli,

in una eternità cosi distante da me.

Cammino su pietre lise,

levigate da calzari indossati da milioni di individui,

vissuti prima di me.

Inseguo una felicità che non esiste,

condividendo la stessa aria viziata,

con burattini così simili a me.

Non reco danno, non porto gloria,

occupo solo abusivamente lo spazio,

destinato ad anime migliori di me.


 

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