Il rombo del motore

di sogni_distrutti
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IL ROMBO DEL MOTORE

 

 

Il rombo del motore delle motociclette rovina assolutamente tutti i momenti migliori.
Stai mangiando la pizza; stai leggendo il tuo libro preferito; stai passeggiando con la tua migliore amica; hai appena scoperto che i tuoi ti regaleranno un cane per Natale e che hai vinto alla lotteria, se vogliamo esagerare con l'immaginazione, ma tutti questi momenti felici e sereni vengono distrutti dal rombo del motore di una motocicletta.
Tranne uno: quando ti bacio.
Lì tutto scompare, come se il tempo si fermasse e ci fossimo solo io e te, noi.
Nemmeno se mi sforzo riesco a sentire ciò che ci circonda. L'unica sensazione che ho sono le nostre labbra impazienti, le nostre lingue che si intrecciano, il sapore di marshmallows che hai sempre avuto e il pulsare del sangue nelle vene nel cervello nel cuore.
Però. C'è sempre un “però”.
Però tutto questo finì: i baci, i marshmallows, il sangue.
Un giorno di dicembre scomparve la nostra storia in una nuvola di fumo.
Rimase una sola cosa: il rombo del motore delle motociclette. Quello persisteva, come a ricordarmi di te e della tua motocicletta verde speranza, che di speranza non sapeva affatto.
Tu avevi sempre voluto una motocicletta, e i tuoi, per accontentarti e accontentare la loro iperprottetività e superstizione, avevano deciso di regalartela di quel colore, un colore che dopo un anno smise di “funzionare”, e di conseguenza, di accontentare i tuoi.

Quel giorno bastò un alcolizzato e una macchia d'olio nelle vie disagiate del nostro quartiere.
Uno schianto, l'asfalto, una macchina e poi il buio.
Un buio che non sapeva di blu notte, quella che ogni tanto passavamo insieme a casa mia, ma di nero corvino.
E non una lacrima, una sola, attraversò il mio volto. Solo la mia anima, facilmente infiammabile dal liquido salato che mi trattenevo dentro e che non poteva fare altro che uccidermi, ne vide passare, squarciando e lacerando quel velo invisibile che mi ricopriva le viscere e le membra.

 

Il rombo del motore.
Fu quella l'unica cosa che sentii quando la lama che mi stava uccidendo lentamente arrivò alla fine del suo sporco lavoro.

Il rombo del motore,
che vibrava nelle mie orecchie vicino più che mai.

Il rombo del motore,
e la certezza che non si disperderà una volta allontanato.

Il rombo del motore,
e la sensazione che resterà impresso sulla mia pelle per sempre, come una profonda cicatrice da taglio.

 

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Buona sera a tutti!

Questa è la mia prima storiella, la mia prima one shot qua su EFP. E' corta, molto corta, ma spero vi sia piaciuta! Sappiate che sto scrivendo il primo capitolo della prossima storia, lentamente, ma lo sto scrivendo.
Beh, che dire, questa one shot è caduta dal cielo, diciamo.
Delirio serale di fine estate.
Se a qualcuno di voi non dà fastidio il rombo del motore delle motociclette, vi dico subito che io lo detesto, ed è proprio da là che ho elaborato le prime frasi della storia e poi la storia intera.
* Sincerità*

Se mi lascereste una piccola, piccola, piccola recensione ve ne sarei grata, giusto per sapere cosa ne pensate.
Accetto le critiche purché costruttive, eh!

Bacioni,
sogni_distrutti

 

 





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