Cherish

di Stray cat Eyes
(/viewuser.php?uid=14386)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Cherish


Rin.
Non era come se se lo fosse cercato, quel nome.
Era semplicemente arrivato, comparso, puff!, sulle sue labbra.
Beh, magari dire “puff” suonava un po’ buffo, e le cose buffe non somigliavano per niente a Sesshoumaru-san. Però a lei sembrava che fosse così.
Rin le era piovuto sulla testolina perennemente arruffata, in un giorno che sembrava come un altro, ma che in realtà non lo era per niente - e forse anche Sesshoumaru-san la pensava così.
Era successo come quando si trova un gattino e si sceglie di portarlo con sé, nella propria casa, per prendersene cura; così si finisce col dargli un nome.
Anzi, quello è proprio l’inizio.
Rin però era venuto dopo, all’improvviso.
Non quando nessuno si aspettava di trovare quell’esserino distrutto che nemmeno sapeva miagolare, ma quando lei non si aspettava di trovare la gratificazione di una carezza, uno sguardo e un bicchiere di latte.
Carni calde, occhi gelidi, liquido tiepido.
Si era sentita confusa, trovando tutto dopo un lungo ed estenuante niente.
E Rin, quello era stato la ciliegina sulla sua prima torta - al cioccolato, per di più.
Rin era stato il suo premio.
Un incantesimo che ne spezzava uno molto più grande e tanto cattivo.
Una magia sottile come le labbra che l’avevano pronunciata.
E quando lui diceva “Rin”, con quell’espressione seria seria e con la voce roca, era come ascoltare quel sortilegio ripetersi all’infinito, perché Rin restasse aggrappato alla sua testolina, lì dov’era caduto per caso, e perché Rin non dovesse più lasciare quella morbida manica color perla che, adesso, sapeva un po’ di latte caldo.






***

L’ho tenuta rinchiusa nel mio personalissimo archivio (nel portatile, in pratica XD) per molto tempo, prima di ritrovarla e pensare “Ohi, quasi quasi la pubblico”. Il titolo, tanto perché lo sappiate, l’ho scelto perché nel suo significato mi ricordava un po’ tutti e due, sia la piccola Rin che Sesshoumaru.
Vi dirò: l’ho letta un sacco di volte, una pensando che fosse la cosa più stupida che abbia scritto in vita mia, un’altra dicendomi che fosse una meraviglia, un’altra ancora riflettendo sul fatto che è davvero tanto tempo che non pubblico nulla su Inuyasha, e che sia un garbuglio ingarbugliato o il mio piccolo, nanetto capolavoro (ricordiamoci che questo è il massimo che riesco a fare XD), voglio farvela leggere lo stesso. Così, per un mio vezzo, perché non ho niente di meglio da fare. Cioè, tecnicamente dovrei essere di là a studiare fisica - ma non riesco a pensare alla fisica come a qualcosa di meglio delle fanfictions, cosa volete farci. XD
In ogni caso, grazie mille per aver letto! ^^
Adesso voi tutti, lettori, potrete dire di avere una fan che vi lovva muchisimo, anche se lei non è piaciuta a voi. *-*





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=326346