I'm Only Human

di Ferron de Verre
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But I'm only human
And I bleed when I fall down
I'm only human
And I crash and I break down
Your words in my head, knives in my heart
You build me up and then I fall apart
'Cause I'm only human


Le urla che ferivano i cocci di un cuore spezzato, le lacrime che rimanevano rinchiuse dietro iridi cerulee e ghiacciate.

Zelena abbassò il viso rosso per la vergogna, era sbagliata e non poteva fare nulla per cambiare la sua natura, quella magia che sentiva scorrere nella sue vene, l'unica cosa che la faceva sentire speciale, era totalmente sbagliata e pericolosa.

Peccato che per l'uomo che doveva amarla sopra ogni cosa era un mostro da temere, l'uomo che tanto rispettava e amava, il suo adorato padre la allontanava da se, le urlava contro e spesso le stringeva il polso tanto da vedere le tenebre accerchiarla e burlarsi di lei.

Di nuovo le urla, di nuovo i lividi sulle braccia e di nuovo la corsa verso l'esterno, era conscia che sarebbe tornata, tornava sempre.
Le parole piene di rabbia e paura che vorticavano come tornadi nella sua testa, i coltelli che come ghiaccio laceravano le macerie rimaste di un cuore distrutto.

 I prati verdi di Oz le sfioravano le caviglie scoperte dalla gonna di velluto verde, la piacevole sensazione era ignorata dal tormento interiore della giovane.
Non sapeva dov'era, voleva solo urlare, gridare che anche lei è umana, che se cade si spezza, che è fragile anche se finge ogni sorriso vero e che sanguigna se si taglia.

Vorrebbe poter cadere, lasciarsi cullare da quella sensazione d'estrema libertà che è la vita, vorrebbe respirare a pieni polmoni e ridere di gioia, come i bambini innocenti.
Vorrebbe solo scappare lontano nella terra dove non tramonta mai il sole e la notte è una festa continua, vorrebbe sentire sulla sue pelle i baci del sole.

Zelena cade sull'erba umida, le lacrime sulle sue guance, improvvise ma liberatorie, il freddo che gela le sue ossa, e quella risata sconveniente e rabbiosa.
Quella risata vuota, ma piena di emozioni e ricordi.
Ride Zelena, mentre le sue vesti si riempono di fango e rugiada, sa che tra poco dovrà tornare a casa, come la prima volta, come l'ultima volta.
Sa che suo padre avrà lasciato del brodo nella pentola, sa che la guarderà a malapena, sa che non riceverà un abbraccio, sa che continuerà ad essere sola insieme a lui a guardare ferma immobile il mondo scorrere.


Spesso i sogni sono destinati a rimanere tali.




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