Una come te

di Dreamer In Love
(/viewuser.php?uid=159386)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


11.
 
[Una come te, un gatto sopra il letto
e un uomo nudo ad aspettare.]

Eclipse si leccava agilmente la zampina candida. Alzò lo sguardo e gli occhioni blu incontrarono il volto annoiato di Shade. Lo studiò per qualche istante, accertandosi di non essere minacciato da quello strano essere umano, poi, sfoderò le unghiette e, soddisfatto, iniziò a grattare sul copriletto.
- Eh no! Stupida palla di pelo! -, inveì il giovane, avendo notato gli atti vandalici del gattino.
Prese il micio da sotto la pancia e lo buttò giù dal letto, accasciandosi, infine, sui cuscini, dove stava attendendo paziente che la sua fidanzata uscisse dal bagno. Quel temporale estivo proprio non ci voleva. I fiori della felicità non sarebbero sbocciati in tempo per il loro matrimonio. Doveva trovare una soluzione al più presto. Non voleva che Fine rimanesse delusa. Si meritava il matrimonio perfetto e Shade avrebbe fatto di tutto per dargli ciò che desiderava.
Uno strano rumore lo ridestò dai suoi pensieri. Alzò lo sguardo e gli occhi cobalto incontrarono il volto colpevole di Eclipse. Questo, infatti, si era arrampicato sulle tende della finestra. Il peso, ovviamente, aveva fatto cascare la struttura e, ora, il micio si dimenava incastrato tra gli strati di tessuto, alla ricerca di una via di fuga.
Il principe della Luna sospirò rumorosamente. Si alzò dal suo comodo giaciglio e si accovaccio al pavimento, dove il crimine era stato compiuto.
- Sono quasi tentato di lasciarti lì ma Fine mi lincerebbe per maltrattamento di animali. -, borbottò sovrappensiero.
Liberò la creatura, rimpossessandosi del suo arredamento e sistemando la tenda. Intanto, mentre trafficava, sentì uno strano sibilo alle sue spalle.
Si voltò con un sopracciglio scettico alzato e, in cima al letto, trovò il gatto che mostrava cattivo i dentini.
- Credi di intimorirmi? Sono io che comando qui dento, sai? -, lo canzonò il ragazzo, sentendosi un po’ stupido a parlare con un’animale.
Sospirò annoiato e si avvicinò al micio. Lo prese per il coppino, alzandolo malamente. Eclipse si dimenava, miagolava, graffiava ma la forza del suo nemico era sovrastante.
- Hai un bel caratterino, però. Mi piaci, gatto. -, ammise tra sé, concordando che effettivamente il nome che Fine aveva affibbiato alla palla di pelo gli calzava a pennello.
Lo portò al petto, ancora nudo dopo la doccia, accarezzandolo dolcemente.
- Su, nessuno ti farà del male ma smettila di distruggere la mia stanza. -, lo sgridò sommessamente, dubitando che le sue preghiere sarebbero state ascoltate.
Il piccolo miagolò contrariato, lasciandosi però coccolare dal quel gigante buono e un po’ burbero.
- Ehi! Ho trovato! -, lo alzò all’altezza del viso per guardare quella creatura diffidente e miagolante. – Costruirò una piccola serra sull'aiuola in modo che i fiori rimangano al caldo. Mi servirà l’aiuto di tutti. –
Poi, posò il micino a terra, prese il cellulare e mandò un messaggio a Bright.
- Dopo questa idea geniale, direi che mi farò un’altra doccia calda, ma, stavolta, in compagnia. -
E spalancò la porta del bagno, richiudendosela alle spalle, mentre le lamentele di una certa ragazza giungevano attutite alle orecchie di Eclipse.
Questo, si raggomitolò sulla calda coltre e, sfoderati gli artigli, iniziò, soddisfatto, a grattare il copriletto.


Note:
Vi ricordate l'inizio della storia, con Fine che torva l'adorabile gattino Eclipse. ora riprendiamo da dove li avevamo lasciati.
A domenica prossima per l'ultimo capitolo.
Ele




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3265693