….E ci ritroviamo dopo venticinque anni ancora insieme a condividere gioie, emozioni, periodi di alti e bassi, a confortarci e a ridere e divertirci come si faceva quando eravamo piccoli, quando tu eri solo un ragazzino,  spiazzato da una vita  e da un destino che non ti aspettavi, che non meritavi, ma nel tuo cammino, tra amicizie sbagliate e situazioni sconvenienti, io  ci sono sempre stata, come tu ci sei sempre stato per me.  La porta di casa mia era sempre aperta per te,   c’era sempre un letto e del cibo a tua disposizione in qualunque momento tu ne avessi avuto bisogno, perche tu anche se non lo dicevi chiaramente, ne avevi un bisogno disperato. Mi bastava guardarti negli occhi per capirti, non  c era bisogno di parole, sei sempre stato un libro aperto per me, ma solo io riuscivo a leggerti dentro l anima. Trovavi consolazione tra le mie braccia, con le mie carazze da” sorella maggiore” e anche quando avresti voluto spaccare il mondo in mille pezzi, urlare contro tutti, io ero l unica che riusciva a tranquillizzarti, anche nel cuore della notte, quando ubriaco mi cercavi al telefono, delirando e arrabbiato perche io non ero li, perche  forse la mia presenza avrebbe potuto evitarti  situazioni spiacevoli e brevi soggiorni  in cella. Ma sapevamo bene che ad un certo punto le nostre vite sarebbero cambiate, che ci saremmo divisi, pregando l uno per l altra che la vita potesse regalarci  solo cio’ che veramente desideravamo. Tu ora hai realizzato il tuo sogno, sei una delle top star della wwe, sei amato e rispettato da molti, ma quanta strada hai percorso prima di arrivare qui?tornando indietro col tempo, ricordi quando mi hai chiesto se potevo aiutarti economicamente con le tue lezioni di wrestling?   sapevi che io non ti avrei giudicato per questa scelta ma anzi appoggiato, perche anche io come te da piccola lo guardavo in tv, e quando me lo hai detto io ero euforica ed entusiasta. Cosi anche grazie all’appoggio economico di mia madre riuscivo a mettere i soldi da parte per aiutarti a realzzare il tuo sogno.C’esolo’del buono da prendere in te, sei un bravo ragazzo e un ottimo amico, proprio per questo certa gente e’ riusciva a manipolarti come piu voleva, anche se io cercavo di arirti gli occhi, tu mi rassicuravi che te la saresti cavata perche uno come te non poteva far altro nella vita, cavarsela da solo…
Qualche annoi prima….
 Ore 2 di notte
Immersa nel mondo dei sogni tra le braccia di Morfeo, sento squillare il cellulare, apro leggermente  gli occhi  insicura che fosse proprio la mia suoneria che stava suonando, mi alzo sui gomiti un po sbuffando prendo il cell con la mano destra e lo avvicino, leggo sul display “jonathan”, rispondo sperando che non gli sia successo niente di brutto visto l ‘orario..
“jon?che succede?”, aspetto in ansia la sua risposta.
“Ely- liz –elisabeth-….”, un po ansimante mi chiama,  lo sentivo strano..
“Jon?dimmi che cavolo  stai combinando, invece di ricordarmi come mi chiamo!..”
Lui fa una breve risatina e sospira piu forte stavolta..
“probabilmente dopo questa chiamata non vorrai piu saperne di me, ma qui il mio amico e’ incapace di riportarmi a casa, e siamo entrambi mooolto ubriachi…io non riesco neanche a stare in piedi..”
Dentro di me sto gia imamginando la scena, e questa volta il signorino mi sente!Cerco di non farmi sentire nervosa e arrabbiata..
“dimmi dove ti trovi esattamente e non ti muovere di li!!ah, e di’ al tuo amico di non farsi trovare altrimenti lo metto sotto con la macchina!!”. Mi da l’indirizzo del pub in cui si trova, fortunatamente almeno quello se lo ricorda chiaramente, chiudo la chiamata senza neanche salutarlo e mi alzo dal letto, blaterando parole contro di Jonathan”, quando imparera’ a calmarsi un po e a darsi una regolata?”
Indosso i jeans e una maglia a maniche corte, i sandali, mi sistemo i capelli e raggiungo la macchina.
In meno di mezzora arrivo al locale e cio che vedo non mi piace per niente..