Da quando si era svegliato, non vedeva nulla.
Sentiva il respiro pesante, l’ansia che iniziava a salire,
mentre i piedi e le mani premevano contro le quattro pareti che lo
circondavano.
Sembrava chiuso in una cassa.
- C’è nessuno? – chiese con inutile
speranza.
I rumori, attutiti dal materiale che lo rinchiudeva, erano furtivi,
silenziosi.
Bussò ancora un paio di volte.
- Ehi! – gridò a quei mormorii. Ma nessuno rispose.
Stette qualche minuto nel silenzio, ripensando a quello successo prima
che si addormentasse. Era in camera sua, con Reborn. Stava facendo gli
esercizi di matematica, curvo su se stesso nel tentativo di decifrare
le formule. Dopo qualche attimo era incosciente. Sentì una
fitta alla nuca, e portò una mano alla testa per sfregarsela.
Reborn di sicuro centrava qualcosa.
Sentì dei passi più pesanti degli altri che gli
si avvicinavano, e rimase immobile per sentire ogni singolo fruscio.
- Tsuna – sussurrava una voce – ti apro la cassa,
tra qualche minuto esci. -
Il ragazzo rimase perplesso, e sussurrò un
“ok” non troppo convinto.
I passi si allontanarono e dopo qualche minuto, come da patto, Tsuna
allungò la mano in su e spinse. Il coperchio
scivolò facilmente via, e la luce neon lo investì
d’impatto. La mano che poco prima l’aveva liberato
andò immediatamente a coprire gli occhi nel tentativo di
sfuggire alla luce.
Si alzò in piedi barcollante, e si decise a guardarsi
intorno. Si trovava nel corridoio di una casa. Non molto lontano
c’era il salotto con un enorme divano bianco.
Uscì dalla cassa e si avvicinò al
sofà, intimidito dalla situazione. Che ci faceva lui
là?
D’un tratto una voce irruppe nel silenzio della casa.
- Tsuna, mi senti? -
Era la voce di Reborn.
Il ragazzo si guardò intorno cercando l’amico.
- Reborn! Dove sei? -
- Non puoi vedermi, quindi smetti di agitarti. – disse il
piccolo con il suo tipico distacco.
Tsuna si fermò, rassicurato almeno un po’ da una
voce familiare.
- Siediti sul divano e guarda lo schermo davanti a te. –
ordinò la voce.
Il giovane obbedì, restando perplesso per la
misteriosità dell’evento. Che intenzioni aveva il
suo tutor?
Tsuna si accomodò, e subito partì
un’immagine.
- Reborn! – esclamò, dopo aver riconosciuto il
volto dell’amico. Qualche attimo dopo notò una
cosa alquanto strana.
Dietro al piccolo killer c’era una platea piena di gente.
- Che.. che sta succedendo? – chiese preoccupato.
- Benvenuto nel Big Hitman! – e dopo questa affermazione il
pubblico andò in delirio, applaudendo e ridendo. Vedendo la
faccia spaventata e confusa di Tsuna, Reborn decise clemente di dargli
una spiegazione. – Resterai chiuso in questa casa fino a
quando il pubblico non ti eliminerà attraverso il
televoto. Dovrai affrontare tutte le prove che il Big Hitman ti
proporrà, da queste dipenderà la somma dei soldi
a disposizione per il cibo della settimana. -
Dopo queste parole, Tsuna cadde in una specie di dormiveglia. La testa
gli girava, la bocca tremava e non riusciva a chiudersi, gli occhi
erano appannati.
Il pubblico gridava.
Il volto di Reborn ammiccava alla telecamera. – Andiamo in
pubblicità, tra poco scopriremo quali saranno i concorrenti
di questa edizione. –
Dopo un fragoroso applauso le telecamere si spensero e Tsuna ebbe la
possibilità di parlare con Reborn, che gli spiegò
tutte le regole del gioco.
- Ma perché devo farlo?! – strepitò il
ragazzo, totalmente contrario a questo tipo di eventi.
- Sarà un ottima occasione per stare accanto alla tua
famiglia. – spiegò l’altro – E
potrò valutare le tue abilità di boss. -
- Ma perché farlo in televisione?! –
gridò Tsuna, accovacciandosi.
- La pressione del pubblico tirerà fuori il meglio di te.
– fu l’unica cosa che Reborn gli disse prima di
chiudere il collegamento.
Ora non gli restava che aspettare che arrivasse qualcun altro nella
casa.
Si alzò tremante, sentendo il peso delle telecamere che
osservavano ogni suo movimento. Tutto il paese poteva vedere la sua
incertezza.
Andò in cucina, frugò tra i mobili e
riuscì a trovare un bicchiere di vetro. Lo riempì
di acqua di rubinetto e ne bevve una lunga sorsata. Questa non
mancò di andargli di traverso.
Tossicchiando posò il bicchiere e si decise a dare un
occhiata alla casa in cui avrebbe dovuto stare. Si avviò
verso quelle che dovevano essere le camere da letto. Erano tutti letti
matrimoniali, il che lo lasciò spiazzato.
Si fermò a pensare che effettivamente non sapeva ancora con
chi avrebbe dovuto convivere. Reborn aveva parlato della famiglia, ma
la sua intera famiglia non bastava a riempire tutti i letti che aveva
visto, quindi suppose che qualcun altro dovesse coabitare con loro. La
sua curiosità era mista alla paura e all’imbarazzo.
Reborn era il presentatore di questo assurdo programma televisivo. Big
Hitman. Grande Killer.
Così tutti avrebbero saputo che era destinato a diventare il
decimo boss della famiglia Vongola!
Si coprì il volto con le mani, tentando di ricacciare
indietro le lacrime, quando sentì un rumore
all’entrata, poco lontano da dove aveva lasciato la cassa.
Si avviò per vedere che cosa fosse a fare quel rumore
quando, arrivato nel soggiorno, vide che qualcuno era entrato dalla
porta rossa lì vicino.
Gokudera.
- Gokudera-kun! – esclamò Tsuna, quasi piangendo,
felice di vedere qualche faccia conosciuta in carne e ossa.
Hayato scorse veloce la casa, infine il suo sguardo si posò
sul ragazzo.
- Decimo! – esclamò entusiasta, correndo verso di
lui. Arrivatogli di fronte, gli prese le mani tra le sue e fece una
di quelle sue solite facce entusiaste. – Reborn-san mi ha
invitato a questo gioco, e quando ha detto che anche lei avrebbe
partecipato non ho potuto rifiutare! -
Tsuna perse la commozione e acquistò perplessità
nel vedere la banalità e l’innocenza degli
atteggiamenti dell’amico, ma fu comunque felice di averlo
vicino.
Stava per chiedergli se ci fossero possibilità di fuggire da
lì quando fu interrotto dal compagno.
- Tra poco entreranno gli altri concorrenti, Decimo! Spero di
divertirmi con lei in questo periodo e di dimostrare di essere un degno
braccio destro! – Tenendogli ancora le mani, fece un inchino
energico.
Tsuna non ebbe il tempo di rispondere che la porta rossa di
aprì un’altra volta.
Un altro concorrente stava entrando nella casa del Big Hitman.
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Salve a tutti! Anzitutto, un grazie a chiunque abbia letto il primo
capitolo di questa idea malsana. A mio parere, dopo tutto quello che
Reborn ha fatto a Tsuna per il suo allenamento, un grande fratello per
la famiglia Vongola non sarebbe un’idea del tutto incoerente!
xD
Spero continuerete a seguirmi, ma soprattutto spero di aggiornare con
costanza!
Nel prossimo capitolo: chi saranno gli altri concorrenti? Cosa
succederà nella prima puntata di questo imperdibile
programma?
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