KuraRyo 2
La
sconfitta in finale contro l'Inashiro era stata una grande delusione
per tutti, soprattutto ora che erano tornati al dormitorio.
Piangere ulteriormente sul latte versato ormai non aveva più
senso: bisognava andare avanti e proiettarsi, per l'appunto, verso il
futuro.
Per ora Kuramochi aveva un altro problema: da quando erano rientrati,
aveva tenuto d'occhio Ryosuke e gli sembrava che il suo zoppicare fosse
addirittura peggiorato; forse aveva fatto male a non parlarne prima con
il coach, quel giorno?
Deciso a parlare seriamente con il senpai, andò alla camera del
maggiore dei Kominato e bussò, entrando solo quando ricevette il
permesso di Ryo, per entrare.
"Ryo-san: come va la gamba?" esordì così, appena chiuse dietro di sè la porta e lo osservò, mentre se ne stava disteso sul letto.
"Sto bene Youichi, mi fa piacere che ti preoccupi così tanto per me, ma davvero: va tutto bene." il suo solito sorrisetto non era sparito dal viso, mentre osservava il kohai che sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.
"Non mi prendere in giro: ho visto
quanto zoppicavi dal pullman fino a qui... Il dolore è
peggiorato, vero? Non è normale... Dovresti andare a farti
vedere." si era
avvicinato di qualche passo a lui e avrebbe tanto voluto prenderlo in
braccio e portarlo di forza in infermeria, contro la sua volontà.
"Giocare ha solo peggiorato un po' il dolore, ma qualche giorno di riposo e passerà tutto." cercava
di tranquillizzarlo: era vero che la propria carriera alle superiori
era finita, però... Doveva allenarsi e pensare
all'Università.
"Ti do due possibilità: ti alzi e andiamo in infermeria, oppure ti ci porto con la forza." era determinato come poche volte in vita sua in un discorso."Non lascerò che tu ti distrugga da solo, Ryo-san." Non avrebbe accettato un rifiuto: Ryosuke doveva pensare a se stesso, non dire che andava tutto bene.
"Mi sembra di non avere molte possibilità, eh? In ogni caso resteresti qui finché non mi deciderei." non che gli sarebbe dispiaciuto particolarmente, eh.
"Non devi farlo solo per accontentarli,
ma anche e soprattutto per la tua salute: se fosse qualcosa di serio,
che se non curato comprometterebbe la tua carriera di giocatore?"
Ora
poteva anche finirla: Ryo aveva accettato di andare a farsi vedere,
quindi non c'era bisogno di pressarlo ulteriormente. Lo aiutò ad
alzarsi e infine portò il suo braccio attorno al proprio collo,
sostenendolo fino all'infermeria, per non fargli gravare troppo il peso
sulla gamba.
Kuramochi aspettò fuori e quando finalmente Ryosuke uscì, Youichi gli fu subito vicino.
"Cos'ha detto il dottore, Ryo-san?" non poteva aiutarlo dato che aveva le stampelle e la gamba steccata.
"È solo un accavallamento dei nervi: devo solo restare a riposo per qualche giorno."
Vedere il sollievo sul volto dello shortstop fu fonte di ghigno da parte di Ryo, che si scoprì compiaciuto dalla cosa.
(*^▽^)/
N.d.A.:
Fan fiction ispirata al prompt: Non lascerò che tu ti distrugga da solo.
Numero di parole: 471.
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