Qual è la reale
aspettativa di vita di una formica?
Così
minuscola e indifesa…
Quanti sono gli ostacoli
potenzialmente mortali che è costretta ad affrontare in un
solo giorno?
Così
insignificante e impotente…
La prima volta che ne ho uccisa una, avevo otto anni. Provai un
profondo senso di colpa, ma fu questione di attimi.
Dieci anni dopo uccisi la mia prima lepre, era saltata in mezzo alla
strada di notte e non avevo potuto evitarla. Fortunatamente la macchina
non si ammaccò.
Tre anni prima iniziai ad uccidermi a poco a poco con la mia prima
sigaretta. La prima boccata era stata così sgradevole che
pensai di desistere, ma fu solo questione di attimi.
Dodici anni dopo, mentre cenavo in un ristorante con l’uomo
che allora pensavo fosse solo mio, scoprii di essere allergica alla
carne selvatica, in special modo alla lepre. La reazione allergica fu
così grave da costringermi in un letto di ospedale per due
settimane.
Sei anni prima Alberto, un mio compagno di corso gnocco da dare
fastidio, finì in rianimazione per aver ingoiato una
sigaretta accesa. Lo spavento o chissà quale conseguenza
medica gli piegarono il volto in una perenne smorfia sgradevole.
Quindici anni dopo un’invasione di formiche in casa mi
impedì di andare al lavoro.
Quel giorno l’autobus che ero solita prendere ebbe un
incidente. Non ci fu nessun sopravvissuto.
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