Formica

di clodia
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Qual è la reale aspettativa di vita di una formica?
Così minuscola e indifesa…
Quanti sono gli ostacoli potenzialmente mortali che è costretta ad affrontare in un solo giorno?
Così insignificante e impotente…

La prima volta che ne ho uccisa una, avevo otto anni. Provai un profondo senso di colpa, ma fu questione di attimi.
Dieci anni dopo uccisi la mia prima lepre, era saltata in mezzo alla strada di notte e non avevo potuto evitarla. Fortunatamente la macchina non si ammaccò.
Tre anni prima iniziai ad uccidermi a poco a poco con la mia prima sigaretta. La prima boccata era stata così sgradevole che pensai di desistere, ma fu solo questione di attimi.
Dodici anni dopo, mentre cenavo in un ristorante con l’uomo che allora pensavo fosse solo mio, scoprii di essere allergica alla carne selvatica, in special modo alla lepre. La reazione allergica fu così grave da costringermi in un letto di ospedale per due settimane.
Sei anni prima Alberto, un mio compagno di corso gnocco da dare fastidio, finì in rianimazione per aver ingoiato una sigaretta accesa. Lo spavento o chissà quale conseguenza medica gli piegarono il volto in una perenne smorfia sgradevole.
Quindici anni dopo un’invasione di formiche in casa mi impedì di andare al lavoro.
Quel giorno l’autobus che ero solita prendere ebbe un incidente. Non ci fu nessun sopravvissuto.




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