my heart so full and these empty hands
WE ARE OUT FOR PROMPT- DRABBLE WEEKEND 19 SETTEMBRE - 20 SETTEMBRE
Titolo: my heart so full and these empty hands
Personaggi: Patroclo; Achille. Patroclo/Achille.
Prompt © Donatella Ceglia: Mitologia greca. Patroclo/Achille - Ancora una notte, una sola, se lo ripetevano in continuazione.
Note: Il titolo è una citazione da "Piccole Donne", di Louisa May Alcott.
OoOoOoOoOoO
Ancora una notte, una sola.
Se lo ripetevano in
continuazione, ma erano parole vuote: vuote di spirito, vuote di
intenti. Sentite, mentre venivano pronunciante, ma prosciugate di
significato dal succhiare delle labbra, dal cercarsi delle dita, dei
corpi.
Erano giovani assieme, loro
due, verdi nell’età in cui non un sopracciglio si sollevava di fronte alla loro amicizia. Nessuno gettava loro parole
disonorevoli in faccia o dietro le spalle, e se non altro, le loro
assenze non provocavano che sorrisi maliziosi, consapevoli - persino
nostalgici.
Patroclo era entrato tardi
in quella fase della vita in cui un giovane poteva guadare un uomo e
trovarlo bello e buono; in cui un uomo poteva serrare le cosce di un
giovane e godere della pelle morbida tra di esse. [1]
Era stato un ragazzino
esiliato pieno di rabbia, e poi un adulto macchiato da un omicidio
immotivato persino ai propri occhi. [2]
Un adulto con ben poco da insegnare
a chicchessia, se non come esempio di quanto non fare nel perseguire la
virtù. Per anni si era illuso di aver accettato questo ruolo con
abbastanza grazia da non curarsi della pesante solitudine nel popoloso
deserto[3] che era il palazzo di Peleo, ché i suoi sogni di
gloria erano sepolti a Taigeto. [4]
Con tanta grazia se l'era
imposto, in effetti, che aveva fatto fatica a leggere
l’ammirazione negli sguardi di Achille, o a interpretarla; che
aveva chiuso gli occhi di fronte all’evidente rapimento col quale
il giovane cugino ascoltava le poche storie di quel tempo in cui
Patroclo sarebbe potuto essere, non qualunque cosa, ma quasi.
Si era rifiutato di farsi
domande di fronte alle sue gentilezze, le piccole premure di quel
ragazzo altrimenti così irascibile, così prono a mettere
se stesso prima di chiunque altro. Coscientemente, aveva scelto di
ignorare le reazioni di quel corpo giovane ma già formato quando
passava l’olio su ogni palmo di esso, lavando via sangue, sudore
e polvere.
Non aveva niente, per quel giovane destinato alla gloria degli Elisi. Le sue mani erano vuote. [5]
Eppure, in un giorno
qualunque, scandito dal solito ritmo di allenamenti e lezioni di
musica, Achille aveva intrecciato le dita alle sue – quelle dita
tanto abili a uccidere quanto a suonare la cetra. Le mani di Patroclo erano piene, mentre per la prima volta veniva trascinato lontano
dallo sguardo di chi volesse giudicare, sotto la protezione del
mantello di Nyx.
La prima e l’ultima,
si era detto allora, mentre con le labbra quasi divorava quel ragazzino
forgiato nel ferro e nell’oro che inspiegabilmente covava il
desiderio di essere amato da lui.
Già allora sapeva che non avrebbe saputo più viverne senza.
OoOoOoOoOoO
NOTE:
[1]: Il sesso intercrurale sembra essere stato quello più diffuso tra le coppie di uomini nell'antica Grecia.
[2]:
Un racconto narra di come Patroclo, recatosi con Achille a
chiedere la mando di Elena a Sparta, uccise sulla via un altro
pretendente, un eroe locale di nome Las.
[3]: Piccola citazione da "La Traviata".
[4]: Penisola del Peloponneso dove si racconta Las sia sepolto.
[5]: Piccola citazione da "Piccole Donne".
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