Superheroes

di ilGattoElaVolpe
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CAPITOLO 7

Di viaggi inaspettati e aspiranti suicidi

Piper aveva un brutto presentimento, e no, non c’entrava niente il fatto che Jason stesse affrontando (di nuovo) il più pericoloso criminale d’America, riguardava più il fatto che stavolta c’era qualcosa che non le quadrava, come se qualcuno si fosse intromesso nel circolo vizioso che erano i combattimenti tra Thunderman e Nico. La cosa non aveva senso, ma, non appena Jason aveva cominciato a tardare la brutta sensazione era tornata più forte che mai. Senza pensare aveva afferrato il telefono e composto il numero dell’unica che avrebbe potuto darle informazioni: Reyna.

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Jason era ancora lì con le manette in mano, davanti al luogo in cui erano appena svaniti Nico, Will e Hazel.
 Ma la delusione di non aver catturato Nico passò in secondo piano quando un biglietto magico lasciato da Hazel attirò la sua attenzione. Di per sé niente di particolarmente elettrizzante, ma del messaggio al suo interno non sapeva che pensare.

 Io seguo Nico.
Jason, non c’è tempo da perdere, portali da Waveman.
Lui vi può aiutare.
-Hazel-

 Waveman, ovvero il suo predecessore noto anche come Percy Jackson, si era ritirato qualche anno prima con la sua ragazza e aiutante Annabeth, dopo aver finalmente sconfitto il Falciatore di Anime.
Tralasciando il fatto che fu proprio durante questo periodo che Di Angelo iniziò la sua carriera criminale, Jason non riusciva a vedere altro collegamento tra i due.
Ma, nonostante tutto, era l’unico indizio che avevano.

 

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Quando Will atterrò, si sentiva come se gli avessero smontato e rimontato gli organi vitali al contrario. Si trovava in un enorme salotto e dietro di lui c’era una porta bianca, che spiccava in netto contrasto con le pareti e i mobili decisamente poco colorati del resto dell’arredamento. L’unico, piccolo insignificante particolare era che non ricordava minimamente di essere entrato.
Gli ultimi suoi ricordi risalivano al tempo passato nella centrale, dove Jason aveva cercato di consegnare Nico alla polizia. Già, Nico. Gli prese un colpo quando lo vide accasciato sul pavimento dall’altra parte della stanza, la testa appoggiata alla parete che si confondeva con i suoi capelli corvini. Will fece per avvicinarsi, ma la voce squillante di Hazel lo interruppe, non giovando decisamente alla confusione che aveva in testa. Che ci faceva lì anche lei?

 

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 Reyna non era di buon umore.
Sì, sappiamo che era per il fatto che il suo ex, mantello e calzamaglie compresi, era lì e stava respirando il suo stesso ossigeno, ma ciò non toglie che anche lo starnazzare della fidanzatina di quest'ultimo al telefono contribuisse non poco. Per non aggiungere che il buon caro vecchio Nico aveva deciso di fare un nuovo viaggetto nell'ombra di sola andata fregandosene altamente del rischi e, per di più, l'aveva abbandonata con tutti gli altri svitati portando con se solo Hazel, che casualità, e il biondino con il quale se la intendeva, ancora che casualità...
Ora, in un anonima stanza in un altrettanto anonimo appartamento in cui era stata rinchiusa, a causa di un infinito susseguirsi di eventi e di scelte, Reyna si ritrovava schiacciata contro la porta cercando di udire meglio il confuso vociare proveniente da fuori.
Una voce maschile -Jason forse? no, decisamente no, doveva essere quell'altro- borbottava seccato qualcosa, mentre un'altra voce, femminile questa volta, diceva qualcosa in tono più dolce e poi..
La porta si apri di colpo, facendo ruzzolare l'agente segreta per terra, esattamente di fronte a Thunderman. Il quale, con grande cavalleria, evitò accuratamente di aiutarla a rialzarsi e con un sorriso spavaldo disse -Preparati, si va a Miami.

 

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 Hazel era una persona tranquilla. Beh, tranquilla almeno quanto qualcuno il cui fratello era diventato nel giro di qualche anno un criminale ricercato, e che oltretutto in quel preciso momento aveva la vita appesa a un filo. Un filo sottile con il Parkinson. Quindi Will non si stupì più di tanto quando gli sbraitò praticamente contro che doveva muoversi a portare Nico nella sua camera mentre lei andava a prendere una cosa in cantina.  
Nel frattempo, era riuscito a ricordarsi che il carissimo Mr-ho-voglia-di-suicidarmi, mentre era impegnato a salvarsi la pelle, aveva portato con sé, non si sa per quale oscura ragione, anche lui e la sorellastra. Quest’ultimo era rimasto immobile, con un' occhio mezzo aperto, mentre cercava inutilmente di rimettersi in piedi. E pensare che lo aveva anche avvertito dei rischi.
-Potresti anche smetterla di guardarmi con quella faccia da pesce lesso- la voce di Nico era ormai ridotta a un sibilo.
-Beh, sei tu quello che sembra sia appena stato investito da un'auto da corsa, no?
-Figurati, mai stato meglio.
Certo, per chi lo aveva preso? Studiava pur sempre medicina, e si vedeva lontano un miglio che Nico sarebbe potuto collassare sul pavimento da un momento all'altro.
Per evitare fratture multiple, che lo avrebbero sicuramente ucciso sul colpo, Will lo prese in braccio e se lo mise in spalla, non ottenendo neanche segni di protesta da parte dell'altro.
Sì, era decisamente messo male.

Proseguì per il lungo corridoio che Hazel gli aveva indicato, e dopo vari tentativi trovò una porta socchiusa, che si affrettò ad aprire. Neanche il tempo di guardarsi intorno, che un coltello dalla punta acuminata si conficcò a pochi centimetri dalla sua testa. Will rimase pietrificato. La stanza in cui era entrato era piena di marchingegni che roteavano producendo un ticchettio, e ognuno di essi era dotato di coltelli affilati, lame metalliche e persino seghe elettriche che andavano a conficcarsi in vari bersagli o manichini di plastica. Uno aveva addirittura la faccia di Jason Grace.

Per quanto la cosa avesse un certo fascino, Will constatò con orrore di essere rimasto chiuso dentro, Di Angelo mezzo morto sulla spalla compreso.

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Angolo della volpe che è finalmente riuscita a eliminare quell'altra

Fermi fermi fermi, non ho ucciso nessuno. Beh, non ancora, si intende. *la regia mi dice che sto divagando*
Purtroppo, quest'oggi una sventura chiamata influenza ha colpito la mia socia, e, visto che mi vuole così tanto bene da non volermi contagiare (tanto lo so che hai preso la sifilide demoniaca) siamo impossibilitate a vederci di persona e completare questo sclero abituale. Ma ci sono io qui! L'inimitabile, fantastica, incredibilmente fashion e strepitosa *la regia mi dice che non è il caso* volpe!!!!
*ignora la regia* Comunque, magari potrei iniziare a parlare di cose interessanti, tipo Will e Nico che sono destinati a rimanere chiusi in posti appartati...e di quanto tempo ci abbiamo messo a pubblicare questo capitolo... ma è tardi!!! Devo dar da mangiare ai pesci rossi, è terribile!! *l'autrice chiede un minuto di silenzio per le sue doti teatrali* 
Alla prossima gente


P.S. il gatto mi suggerisce di mettere nelle note anche il suo effigio funebre
'Deceduta per il raffreddore dopo ore di durissima lotta per la sopravvivenza, se n'è andata con onore, e augura lunga pace e recensioni a tutti, ave atque vale'

*fuori onda*
V: ma un capitolo normale uscirà mai?
G: naaaaah

 





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