Si accende all'orizzonte il primo brillare del sole, che al suo risveglio sparge sulla tela
azzurra del cielo una macchia d'acquerello rosata.
Col sole si sveglia anche il passero tra le fronde del ciliegio, e un timido primo canto di primavera giunge
da un luogo indefinito, infondo a quel quadro senza contorni.
Una leggera brezza fende l'aria pungente e cristallina, scuotendo lievemente le chiome smeraldo. Col suo soffio discreto fa mormorare le fronde che
sussurrano segreti incomprensibili al vento.
Una lacrima calda e audace, cade segnando la mia guancia, sottile scia di fuoco che subito smette di bruciare al contatto con l'aria.
La mia maschera si spezza e cade anch'essa infrangendosi in mille pezzi, mi sembra quasi di udire il rumore dei cocci che si spargono a terra, frantumati, distrutti.
Ascolto in silenzio, gli occhi persi nell'orizzonte lontano.
Non c'è più la maschera a difendermi. Si è appena spezzata, rivelando il mio vero volto, e lasciando che fosse travestito senza
pietà dall'algida tramontana.
Non posso più nascondermi dai miei sentimenti, perchè tu non troveresti alcun ostacolo nel decifrarli. La maschera non c'è più,ogni mia singola
emozione ora non può che trapelare all'esterno, e io mi sento nudo, indifeso, privato della mia dignità sotto il tuo sguardo penetrante.
Ma adesso basta, per me è impossibile accettare tutto questo, e non voglio che tu legga nel fondo della mia anima ciò che ho sempre nascosto.
Mi sentirei violato nel più profondo dell'essere, e nel caso di un tuo rifiuto, perderei te, la ragione e anche me stesso.
E non voglio perdere nessuna delle tre....
-Dio, aiutami. Dio, se veramente esisti, salvami. Strappami l'anima dal petto e sostituiscila con una nuova, insensibile, vuota essenza.
Fammi dimenticare tutto, ti prego....prima che sia troppo tardi....prima che commetta l'errore di concedergli di vedere ciò che non dovrebbe esserci.-
Mi accascio a terra, le mani sugli occhi per cercare di ricacciare indietro lacrime copiose che si fanno prepotentemente strada sul mio viso.
Dov'è finita tutta la tenace, inesauribile forza di volontà che serbavo in petto in tutti questi anni? Solo quella mi consentiva
di fermarmi, di tacere ed astenermi....di sopportare, di tirare avanti e di reprimere il turbine di emozoni, adesso indomabile e scatenato.
Solo grazie a quella ho potuto contiunare a fingere di odiarti, di non porvare nulla, assolutamente nulla per te. Ti insultavo, ti offendevo
e ti picchiavo per sfogare tutta la mia frustrazione. Per esprimere a modo mio ciò che avrei voluto, ma non potevo comunicarti. |