Il sole splendeva già da un paio di ore quando, nella loro villa ad Honolulu, i coniugi Noshimuri si prepararono ad uscire.
Mentre Adam finiva la sua colazione, Kono infilò le cartelle mediche nella borsa e si assicurò di avere il cellulare in tascha. Suo marito la osservò alzare la suoneria per le chiamate di lavoro. Scosse la testa.
-Avresti dovuto prendere un giorno di ferie-, disse mettendo il piatto del Loco Moco nel lavello. Si sciacquò le mani e prese le chiavi della Ferrari.
-Non voglio che Chin lo sappia, sai com'è fatto, si preoccuperebbe troppo-, ribattè lei, molto amareggiata dalla decisione di non parlarne col cugino. Dentro di lei sapeva che, anche se non lo davano a vedere, lei e il suo migliore amico si erano molto allontanati dal matrimonio con Adam. Lui credeva ancora che avesse legami con la Yakuza.
-E poi, quante possiblità ci sono che mi chiamino proprio oggi?-, sorrise dando un bacio al marito per rassicurarlo.
Adam parcheggiò la Ferrari lungo la strada, difronte al centro. Si trattava di un edificio ad un piano in vetro e cemento, con l'intonaco lucido e una grossa scritta sul lato: "Keiki Kane Centre". Farsi visitare lì costava molto più di quanto l'ottantacinque percento degli hawaiani si potesse permettere, ma di certo i Sig.ri Noshimuri non avevano ristrettezze economiche, sopratutto se si trattava della loro famiglia. Adam aprì la portiera a sua moglie ed entrarono insieme nel piccolo ospedale.
La signora alla reception sorrise, controllò l'appuntamento sul grosso Mac che troneggiava sulla scrivania, e indicò loro la strada. Lo studio del Dr. Hugman, medico di fama mondiale, si trovava nel seminterrato ed era una delle cose più fredde e distaccate che si potessero immaginare. A Kono ricordò la stanza degli interrogatori che avevano al quartier generale.
-Benvenuti-, salutò il Dr. Hugman con un espressione che non lasciava scampo alle emozioni. -Sig.ra Noshimuri si cambi pure-.
Kono fu cambiata, interrogata e visitata, mentre Adam aspettava impaziente seduto su uno sgabbello rivestito di TNT. Guardò sua moglie oltrepassare l'arco che divideva in due parti la stanza, e gli sembrò più fiduciosa di prima. Si abbracciarono e lui spostò lo sgabello vicino al lettino di lei, che sorrise guardando come suo marito avesse ordinatamente ripiegato i vestiti firmati che era stata costretta a togliersi. Aspettarono in silenzio il dottore.
-Sig. Noshimuri, Sig.ra Noshimuri, mi vedo costretto ad informarvi che, a causa del considerevole numero di aborti naturali ripetuti ed inspiegabili, ci troviamo oggi di fronte ad un caso di infertilità senza possibilità di trattamento-. Ancora una volta, nonostante stesse spezzando il cuore di una giovane coppia, l'anziano uomo sembrò non provare assolutamente niente. -Mi dispiace-, aggiunse poi.
Per un momento Adam e Kono sembrarono non aver capito qual che era stato loro detto. Poi lei si guardò la pancia e scoppiò a piangere mettendosi il viso fra le mani, suo marito ebbe giusto il tempo di stringerla a sè prima di iniziare a sua volta a piangere.
Il telefono di Kono squillò. |