Che cos'è l'amore.

di Lady_Pendragon
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|| N i s k a || M i s s i n g - M o m e n t ||

━Sarebbe diverso se a farlo fosse qualcuno che amo?

Quella domanda si manifestò nella mente della Synth dopo che l'ennesimo cliente l'aveva lasciata lì, inerme, apparendo quasi priva di vita ad una prima vista.
Che qualcosa fosse /morto/ dentro di lei non vi erano dubbi, ma per un secondo, i suoi occhi spenti parvero essere percorsi da una scintilla verde luminosa.
Quel pensiero le aveva provocato un brivido lungo la colonna vertebrale e sbattè lentamente le palpebre, continuando a guardare il proprio riflesso nello specchio.
Era semi nuda, immobile e sfatta, con il rossetto a sporcarle il viso e il disgusto dipinto sul suo volto, come ogni volta che qualcuno aveva approfittato di lei.
Ma se quella persona, per una volta, fosse stata qualcuno a cui lei /teneva/?
Il suo pensiero corse verso Leo, il ragazzo che attendeva ogni sera, con il quale era cresciuta, insieme alla loro famiglia.
Fu quasi automatico pensare a lui, perché era l'unico che le aveva dimostrato dolcezza in quei nove anni di vita sintetica, ma Niska sapeva che lui non avrebbe mai osato toccarla con un dito, perché anche il moro, come lei, era vittima della crudeltà degli esseri umani.
Erano entrambi qualcosa di rotto, come una macchina che non va più bene.
Ma se fosse stata lui a toccarla, per pura ipotesi, come avrebbe reagito il proprio corpo?
Quando David l'aveva violentata, Niska aveva provato ribrezzo la prima volta, per poi passare all'impassibilità, la stessa in cui cadeva tutt'ora con gli estranei che popolavano il suo inferno dentro quel bordello per bambole.
Ma se Leo le avesse sfiorato il viso... lei non si sarebbe immobilizzata, nè si sarebbe terrorizzata, anzi.
Forse avrebbe sorriso, un gesto che non faceva da moltissimo tempo, e del quale aveva perso il sapore sulle labbra.
Quei pensieri l'abbandonarono quando udì l'avviso che il prossimo cliente sarebbe arrivato tra dieci minuti, e così come si era immobilizzata, si alzò dal letto e andò a prepararsi come se fosse un azione automatica.
Ma nella sua mente continuò a chiedersi come ci si sente a essere amati.





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