Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta sentendo My Demons.
Scritta per il Drawlloween 2015. Prompt: 02 Devil
Cap.46 Il principe dei Demoni
Elly mugolò, sentiva qualcosa di bollente sotto il viso,
socchiuse gli occhi e abbassò lo sguardo. Prese il cuscino
sentendo la stoffa calda sotto le dita e lo lanciò verso i
suoi piedi, girando a faccia in su nel letto. Il sudore le scendeva
lungo il viso arrossato e sbuffò. Si sventolò la
mano davanti al volto accaldato, il pigiama le aderiva alla pelle
sudata. Socchiuse gli occhi arrossati e si mordicchiò il
labbro.
- Non riesco a dormire! E domani ho gli allenamenti - pensò.
Digrignò i denti e tolse un paio di ciocche dorate dal viso,
aderite alla pelle umida.
"Afa" brontolò. Si sentì lo scoppiettio di un
fuoco, si voltò verso il camino spento. Alzò le
spalle e si stese nuovamente sul letto, chiuse gli occhi e fu avvolta
da una nuvola nera.
Elly
si guardò intorno, il letto era diventato a baldacchino e
due volte più grande, guardò a destra e a
sinistra delle pareti intonacate.
"Erano
di legno. Mi sono finalmente addormentata?" si domandò.
Sentì nuovamente lo scoppiettio di un fuoco e si
voltò, dentro un camino di marmo scoppiettava un fuoco
rossastro con riflessi violacei. Si portò le mani sopra gli
occhi e si concentrò, guardandosi intorno nella stanza vuota.
-
Sento solo lo scoppiettio del fuoco, eppure non penso davvero di essere
sola - si disse. Allungò le gambe e abbassò lo
sguardo, accarezzando una camicia da notte azzurrina che indossava.
"Dove
... dove mi trovo?" chiese a bassa voce. Percepì un fruscio,
si girò in quella direzione e percepì un'aura
farsi sempre più forte. Junior stava avanzando verso di lei,
s'immobilizzò, la guardò e sgranò un
occhio.
"Elly
... che ci fai qui?" domandò. Elly avvertì un
calore all'altezza del petto, le lacrime le rigarono il viso e strinse
un pguno all'altezza del petto. Junior si appoggiò a uno dei
baldacchini di legno del letto.
-
Non può essere davvero qui al Palazzo del Supremo, forse sto
sognando - si disse.
Junior ringhiò,
strinse con forza la stoffa del lenzuolo strappandolo e tirò
un calcio, sfiorando uno dei baldacchini di legno. I suoi muscoli erano
tesi, il suo corpo si contorceva e gocce di sudore scendevano lungo la
sua pelle verde. Il Demon Prince spalancò le fauci,
mostrando i canini aguzzi e ringhiò.
Junior
raggiunse la giovane e le si sedette accanto, il proprio cuore
aumentò il battito. Le punì una lacrima dalla
guancia con l'indice.
"Elly,
cosa ci fai qui?" chiese gentilmente.
"Junior!"
gridò lei, abbracciandolo. Lui scattò in piedi,
mentre lei continuava a stringerlo. Il namecciano sgranò gli
occhi, avvertendo un fitta all'inguine e abbassò lo sguardo,
vedendo un membro.
Junior gemette e
tirò una testata all'indietro, le antenne nel movimento
fecero schizzare un paio di gocce di sudore,
- No, no,
no, non ... non deve ... NON DEVE SUCCEDERE - pensò,
rabbrividendo. Il calore al basso ventre aumentò ed anche le
fitte.
Elly
alzò lo sguardò, con una mano gli
accarezzò lo zigomo sporgente, gli sorrise e gli
afferrò il collo muscoloso. Strisciò la punta
delle dita dell'altra mano sugli addominali di lui. Junior
guardò il corpo dell'altro tendersi.
"Junior,
cosa ..." chiese con voce delicata.
"Io ti amo" gemette Junior. Strinse
con entrambe le mani il cuscino, affondò le unghie aguzze
nella stoffa e lo strappò a metà, facendo volare
cotone tutt'intorno.
"Ti prego, ti imploro, non voglio"
piagnucolò. Il petto gli si alzava e abbassava sempre
più velocemente ed ansimava.
Il Demon Prince
ghignò e guardò la scollatura della camicia da
notte che lasciava intravedere il seno stretto dal reggiseno di pizzo
della saiyan. Le cinse i fianchi con il braccio, premendo il braccio
contro la schiena di lei.
-
Sembra così vero per essere un sogno - rifletté
Elly, percependo l'aura del namecciano aumentare. Aggrottò
le sopracciglia e corrugò la fronte vedendo una serie di
vene pulsare sui muscoli tesi di lui, alzò lo sguardo e vide
le iridi di Junior brillare color rosso rubino. Le proprie iridi
azzurre divennero bianche, le sue gambe tremarono e avvertì
la propria energia diminuire. Le unghie del namecciano si conficcarono
nella sua pelle, a fondo, facendole sfuggire un prolungato gemito di
dolore.
Junior ruggì, morse a vuoto e una serie di venuzze pulsarono
sulla sua fronte e sul suo capo.
"S-scappa, Elly. Và ... và via ..."
supplicò.
Le
fiamme nel camino della stanza si fecero più alte,
crepitanti ardevano alle spalle del namecciano avvolgendolo in un'aura
di fuoco rossastra. Il demone afferrò il mento della ragazza
tra indice e pollice fino ad arrossarle la pelle e le
sollevò il capo di scatto.
"Sono
tornato per restare mia dolce principessa" sussurrò con voce
roca. Piegò il capo, baciò il collo niveo della
giovane, ghignò e vi conficcò le fauci.
Elly mugolò nel sonno,
strinse le labbra fino a farle sbiancare ed affondò il capo
nel cuscino.
Bra sentì i gemiti
provenire dalla stanza vicina, socchiuse un occhio e
controllò le auree che percepiva.
- Non c'è nessuno in casa
- rilfetté. Richiuse l'occhio e si
riaddormentò. Elly si rigirò nel letto facendolo
scricchiolare, boccheggiò e avvertì un pizzicore
alla schiena e al collo. Si mise su un fianco, dei tagli si aprirono
sulla sua pelle candida e del sangue ne zampillò fuori
macchiando le lenzuola.
Elly
rabbrividì, sentì una scossa elettrica lungo la
schiena e si staccò da lui. Afferrò la mano del
namecciano nella propria e si lasciò ricadere seduta sul
letto.
"Junior..."
bisbigliò. Le iridi color rubino del namecciano riflettevano
a turno i riflessi aranciati o violacei delle fiamme. Junior la fece
stendere sul letto e le si mise di sopra, stringendola a sé
con forza. Le passò la mano dietro il collo e le
graffiò la pelle con le unghie aguzze dell'indice e del
medio.
Elly gemette, mentre le vecchie e
nuove ferite bruciavano sempre più forte.
Junior morse le labbra
della giovane, i suoi occhi avevano un taglio duro e sul suo viso si
erano formate delle piccole rughe. Il labbro della ragazza si
spaccò ed entrambi sentirono il sapore metallico del sangue.
Junior si lasciò sfuggire
un ruggito lungo, prolungato. Popo passò la pezzuola
delicatamente sulla fronte di Dende, il Supremo incosciente ansimava.
Popo chinò il capo e lo incassò tra le spalle.
"La potenza demoniaca che aveva
posseduto il mio padrone, è tornata al suo legittimo
proprietario" mormorò. Junior cadde giù dal
letto, sbatté e si alzò a sedere, con gli occhi
spalancati.
"NO!". Il grido proruppe dalle sue
labbra e rimbombò nella stanza.
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Elly spalancò gli occhi, si alzò seduta sul letto
tremando ed ansimando. Si strinse le tempie e sbatté un paio
di volte le palpebre.
"Va tutto bene ... deve essere colpa del combattimento con il Supremo
... è tutto finito. Le case sono anche state ricostruite" si
ripeté a bassa voce. Si massaggiò all'altezza del
cuore, il suo pigiama era sporco di sudore e sangue.
- Sembrava così reale - pensò. Guardò
a destra e a sinistra, vedendo le ombre scure della stanza. Si tolse le
ciocche umide da davanti al viso, deglutendo a vuoto. Avvertiva delle
fitte al collo e alla schiena, si portò una mano sotto la
nuca e sgranò gli occhi. La ritirò vedendo che
era sporca di sangue.
"Devo essermi ferita da sola nel sonno".
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Junior camminò avanti e indietro nella camera da letto,
lasciandosi sfuggire dei ruggiti. Raggiunse il mappamondo di cristallo
del Supremo e con una manata lo fece precipitare a terra. I frammenti
brillanti schizzarono tutt'intorno, luccicando
nell'oscurità. Junior si prese le tempie tra le mani,
scuotendo il capo.
"Non sarebbe dovuto succedere ... non ... n-non ...doveva succedere"
mormorò tra sé e sé.
Strinse gli occhi e cadde in ginocchio, le schegge gli ferirono le
ginocchia.
"Perdonami se puoi Elly, perdonami" implorò. Il petto gli
doleva sempre più forte.
"Perché ... provo tutto questo per te? Piccola mia,
perdonami" gemette.
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