Gelosia fraterna -Entropia-

di Violetta_
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Trasferimenti, pranzi poco appetibili e furti



<< Naruto-kun non sono molto affamata >>

<< Sciocchezze Hinata oggi ti sei allenata moltissimo e devi mangiare >>

Il neohokage la prese per mano trascinandola letteralmente per la via principale di Konoha. La ragazza sembrava più un peluche che una kunoichi.

<< Teuchi! Due ciotolone di ramen belle piene >> Disse il biondo agitando la mano libera.

Konohamaru, seduto sul tetto di un piccolo palazzo, se la rideva sotto i baffi vedendo la scena.

<< Che testa quadra, non cambierà mai >>
<< Ehi! Konohamaru! >> era Sai con un grosso vaso pieno di fiori tra le mani << mi daresti una mano? >>

Il giovane ninja scese dal tetto con un agile balzo e guardò l'ex componente della radice con aria stranita.

<< Non mi sembra tanto pesante... >>

Sai alzò l'indice tenendo comunque il palmo della mano ben salda sul vaso indicando dietro di lui. Dietro Konohamaru vi erano un centinaio di vasi pieni zeppi di fiori.

<< Ma che ca...? >>
<< Ino si sta trasferendo nel nuovo negozio... >>

Nonostante i suoi impegni da ninja-medico la kunoichi aveva comunque trovato il tempo per curare il negozio di famiglia e aveva trovato un vecchio magazzino molto più grande del vecchio negozio. E ovviamente, in qualità di fidanzatino perfetto della Yamanaka, Sai era stato "gentilmente invitato" ad occuparsi del trasferimento dei mobili, dei vasi e di tutto il resto.

<< Saaai tesoro potresti farmi un favore? >>

Il ninja dai capelli corvini gettò un'eloquente occhiata al più giovane facendo cenno di scappare e l'altro non ci pensò due volte ad obbedire.

Intanto Naruto, che finalmente aveva realizzato uno dei suoi sogni, ovvero avere una persona accanto a se, si era lasciato prendere dal suo solito entusiasmo e ce la stava mettendo tutta per dimostrare le sue premure.


<< Hinata fai “aaaah” >>
<< Naruto-kun io... >>

La giovane coppia si voltò alla vista di due grossi vasi che sembravano fluttuare alla velocità della luce davanti a loro.
A Naruto caddero le hashi dalle mani per la gioia di Hinata che non ci teneva affatto ad assaggiare il bambù sottaceto ordinato dal fidanzato.


*


Era sdraiato sul prato con le braccia dietro la nuca cercando di rilassarsi quando la sentì arrivare.
La osservava saltare da un ramo all'altro con molta eleganza e subito un piccolo sorriso gli si disegnò sul volto per poi sparire così com'era venuto.

 << Sei in ritardo >>

Lei si mise appesa ad un tronco a testa in giù facendo oscillare la lunga coda di cavallo.

<< Ma sentilo! Per una volta che non attendo trepidante al suo arrivo si lamenta >>
<< Per “attendo trepidante” intendi quando mi tiri le pigne in testa o quando appari da dietro una colonna tentando di farmi venire un infarto? >>
<< Direi entrambe >>

Ci fu un momento di silenzio nel quale si udiva solo il frusciare degli alberi e il pigolio di alcuni piccoli lorichetti.
Poi con un agile balzo la ragazza scese dall'albero sedendosi accanto a lui, chinò il capo e la sua espressione spavalda sparì per lasciare il posto ad una decisamente più imbarazzata.

<< Gomen-nasai. Il mio sensei non mi ha permesso di allontanarmi dal villaggio l'ultima volta >>

Il viso del marionettista si rilassò e la attirò a se con irruenza per abbracciarla.

<< Mi sei mancata molto >> disse infine sentendo il suo dolce profumo.
Lei se possibile lo strinse ancora più forte << Anche tu >>

Rimasero in quella posizione per svariati minuti.
Le era mancata più di qualsiasi altra cosa.
Il suo profumo, la sua allegria, le sue battute. Tutto.
E evidentemente anche per lei era lo stesso dato che aveva iniziato a baciarlo appena sotto la mascella procurandogli un solletico che però non gli dispiaceva affatto.

<< Comunque il trucco della colonna non funziona >>

Lei si staccò poggiando le mani sul suo petto.

<< Oggi sei proprio un pignolo >> disse lei voltandosi appena e muovendo i piedi con fare iperattivo << Hai intenzione di dormicchiare tutto il tempo? Mi avevi promesso di insegnarmi una nuova tecnica >>
<< Considerato il tuo enorme ritardo per punizione niente nuova tecnica >>

La ragazza sgranò gli occhi e la bocca. Si alzò sulle ginocchia sovrastando il ragazzo e piegò le braccia con i pugni ben serrati in una posa che mostrava tutta la sua indignazione.

<< Sei davvero ingiusto! E anche esagerato, mi avrai aspettato si e no cinque minuti >>

Lui non batté ciglio.

<< Noi di Suna ci teniamo alla puntualità >>
<< Antipaticooo >>

Si alzò decisa e lo prese per un braccio iniziando a tirare.

<< Alzati >>

Lui non si mosse di un millimetro.

<< Avanti >>

Iniziò a ridacchiare vedendo il viso della ragazza arrossarsi sempre di più.
Alla fine lei lasciò la presa e lo guardò restando immobile.

<< Ti sei già stancata? >>

Lei alzò il sopracciglio destro e Kankuro notò un piccolo, sottilissimo, ghigno dipingersi sul suo bel viso.

<< Ma che? >>

Abbassò lo sguardo e vide un pezzo di stoffa nero tenuto tra l'indice e il medio della mano destra della ragazza.
A primo impatto non realizzò subito ma dopo essersi messo le mani in testa e capì.

<< Ladruncola! >>

Lei si mise a ridere ad iniziò ad indietreggiare, poi si voltò mettendosi a correre. Contemporaneamente lui si mise in piedi e iniziò ad inseguirla.

<< Ridammi il cappello! >>
<< Solo se poi mi insegni la tecnica >>
<< Un ninja non cede ai ricatti >>
<< Allora niente cappello! >>

I delicati petali bianchi si spostavano ad ogni loro passaggio emanando un dolce profumo.




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