Miscellanea - Gente già sentita.

di Ilarya Kiki
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Prompt: Filo

 

ARIANNA

 

Piantata in Nasso, sì, così si dice.
Seduta su questa pietra sento il gomitolo della mia vita cadermi dalle dita, e rimbalzando sull’asfalto sparge in giro il filo rosso che speravo mi avrebbe condotto verso la mia nuova gioia, verso delle giornate di sole. Quel maledetto, odiosissimo filo rosso, che pensavo mi stesse conducendo a lui.
Lui, lo stronzo.
Altro che legato al dito, il figlio di puttana il mio filo l’ha preso e strattonato, l’ha seguito fin dentro le protette mura della mia casa e si è preso tutto quello che voleva dalla mia famiglia. Solo ora me ne rendo conto, come una povera stupida.
Già, l’amore è una cosa brutta. Un inganno orribile, che fa male. No, non nel senso che fa male al cuore – pfff, che ovvietà melensa – ma nel senso che distrugge la vita, la dignità, la speranza e il futuro. Ora sono qui, sola, compromessa e con un sogno spezzato nell’anima a farmi soffrire.
Un sogno, cazzo!
Dovevamo scappare insieme, amarci, sposarci – forse. E invece, dopo una notte di sesso infuocato nel suo camper subito dopo la nostra fuga, ecco che provo sulla mia pelle un freddo e ruvido risveglio all’alba, al lato della strada. Come una comune puttana.
Tradita e svergognata, sono qui da sola. Non potrei mai tornare a casa, non dopo quello che ho fatto a mio fratello.
Ho indicato allo stronzo il suo studio e lui l’ha colpito sulla testa, riempiendosi le tasche con tutto il contenuto della sua ricca cassaforte, con la promessa di portarmi via con lui in Jamaica. E invece si è divertito e mi ha lasciata indietro, portandosi via la grana e la mia unica possibilità di vivere una vita decente.
Jamaica un cazzo.
Se sono fortunata, al massimo, in mezzo a questi pascoli riesco a farmi dare un passaggio da un capraio ubriaco.




nota

Questa flash si rifà al mito classico di Arianna, principessa di Creta e sorella del Minotauro, che si innamorò di Teseo e fu piantata in Nasso. Per la cronaca, chi la raccoglierà in quella sperduta isoletta in mezzo al mar Egeo sarà niente popò di meno che Dioniso, dio del vino e dell'ebbrezza! - sempre seguito dal suo corteo di fauni -





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