My Heart is my own

di Tigerlily
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My Heart

 

My heart is my own

 

L’imbuto distilla fiele celando il contenuto incrostato eppure liquido.

Osservo, annuisco, libero i polmoni dalla nebbia e invoco il tempo di fermarsi.

Roche richieste d’aiuto ronzano nell’aria come zanzare sanguinarie. Non funziona, l’ipnosi continua, l’impasse, la stasi, l’atrofia che vanno diffondendosi nel mio corpo non desistono dal tenerlo scolpito nel ghiaccio.

Forse sono io che richiedo mutamente soccorso a quelle ciocche di capelli, a quei brandelli di vestiti e di ricordi accartocciati ai piedi del letto.

Non so.

Ignoro quindi non so.

Vivo. Almeno credo.

Le ragnatele sul cuore sono difficili da sopportare: lo avviluppano, gli si appiccicano come fastidioso zucchero filato e lo rendono inutile, usato. Come si cambiano le pile? Dov’è l’interruttore? C’è puzzo di vecchio; di stantio. Devo rassettare, riordinare. Da quant’è che non funziona come dovrebbe?

Allora non vivo.

Vivo senza cuore.

O forse il mio cuore vive senza di me.

 

 

Tigerlily’s space

Alla vigilia del primo compito di greco del secondo quadrimestre, questo è il mio stato mentale -_-!
Spiacente di rifilarvi sempre composizioni-sfogo di ore di studio u_u.
Ora me ne vado, che sarebbe anche l’ora…
Baci,
Tigerlily

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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