Life is Hell (and we love it)

di Jordan Hemingway
(/viewuser.php?uid=664958)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Scritta per l'event del gruppo FB We are out for prompts, credits del prompt alla promtatrice Livia: #Ade/Megara alla conquista del mondo
 
Le cinque del mattino e il dio della morte decideva di metterla a parte dei suoi piani malvagi.
Meg premette la testa sotto il cuscino: non poteva stare succedendo davvero, si illuse, cercando di ritornare a quel sogno così piacevole…

“Meg, mi stai ascoltando?” Il cuscino le venne sottratto, e la ragazza si ritrovò a fissare l’alone luminoso dei capelli di Ade. “Lo sai, al mattino sembri proprio un cadavere.” Commentò il dio, accendendo le torce della stanza con uno schiocco di dita. Di finestre, lì negli Inferi, non se ne parlava.

“Anche tu, grazie.” Borbottò Meg, crollando di nuovo sul letto.

“Di nulla. Come stavo dicendo, dobbiamo puntare in alto.” Continuò, indicando il soffitto con un dito.
Poiché non vedeva reazioni da parte del letto, tossicchiò: “Ehm, stavo dicendo, dobbiamo puntare in alto.”

Ancora nessuna risposta.

“Meg, potresti dimostrarti collaborativa?”
“Le collaborazioni iniziano dopo le sette del mattino.”
“Molto, molto divertente, mia sarcastica sottoposta.” Ade schioccò di nuovo le dita e la coperta di Meg svanì. “Il sonno è per i morti, ricordi?”

“Tu sei pazzo.” Meg saltò giù dal letto, affrettandosi ad indossare qualcosa di più consistente della sottoveste da notte.
“Ora che ho la tua attenzione,” sogghignò il dio, “passiamo alla parte in cui io punto in alto.” E tornò ad indicare il soffitto, aspettando una risposta.

Meg sbuffò, ormai sveglia. “Quanto in alto?” Domandò annoiata.
“Fino all’Olimpo!” Esultò l’altro, infiammando i capelli. “E poi il mondo sarà mio!”
“Che gioia, non riesco a trattenermi.” Replicò Meg in tono monocorde. E aggiunse, sbadigliando: “Perché la prossima volta non svegli Pena e Panico per queste cose?”

Ade sogghignò: non poteva certo dirle che svegliarla all’alba era uno dei suoi massimi piaceri, giusto?


N.d.A. Io questi due li amo troppo. Ok, salve a tutti, sono Jordan e questa è la mia prima storia nel fandom. Be prepared, perchè la follia è solamente all'inizio!
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3288503