Eccomi di nuovo qui.
Non vi preoccupate è solo una semplice one-shot non in
versione prosa.
Prima di tutto vi volevo dire che l'ho scritto dopo l'episodio 5:08.
Ci ho messo un pò se pubblicarla o no e, alla fine, eccolo
qua.
Non è granché come racconto.
Spero che non mi sparate per come andrà a finire.
P.S.
Vi potrà sembrare OOC ma poi capirete alla fine che non lo
è!
Basta così e buona lettura!
Sono accettate commenti positivi e negativi.
Author:
ladyT
Paring:
House/Cuddy
Typology:
One-shot
Spoiler:
No.
Rating:
G.
Riassunto:
Che cosa è successo dopo il famoso bacio? One-shot con
effetti speciali.
Realtà
o finzione?
Erano
ormai passate due settimane da quel fatidico bacio tra Greg e Lisa.
Greg
se ne stava, pensieroso, sdraiato su una poltrona. Improvvisamente
entrò, nel suo studio, Wilson che lo vide giù di
morale.
<
House che ti prende? Sei pallido! >
Gli
chiese con tono preoccupato.
<
Non ho niente! >
Rispose
House serio.
L’amico
non gli credette e continuò a tempestargli di domande.
<
Non raccontare bugie! Si vede lontano un miglio che
c’è qualcosa che ti turba! >
Greg
sbruffò e roteò gli occhi per aria. Dopo le
continue insistenze da parte dell’amico, decise di confessare
il suo tormento.
<
Non riesco a dimenticare il bacio con la Cuddy! Ogni volta che suono il
pianoforte o faccio la doccia, oppure dormo, non riesco a toglierlo
dalla mia testa! >
Jimmy
capì quando gli costò dire queste cose e
cercò di aiutarlo.
<
Stavi quasi per invitarla a uscire con te e poi, una volta, arrivato
alla sua porta, ti tiri indietro! Non so come posso aiutarti, ma ti
consiglio di ascoltare il tuo cuore! >
Jimmy
uscì lasciando Greg immerso nei suoi pensieri.
Lisa
stava nel suo ufficio con una penna in mano a firmare i moduli.
Entrò Jimmy con espressione preoccupata. Stava per
pronunciare parola quando Lisa lo interruppe:
<
Fermò là! Bene! Lascia la porta aperta. Gira di
180° e comincia a camminare sempre diritto a te e poi chiudi la
porta! Grazie! >
Disse
la Cuddy con le mani in aria in segno di stop.
Jimmy
la guardò stupito. Gli sembrava di vedere la Cuddy in
versione House. Gli venne un dubbio: che il bacio avesse avuto qualche
effetto collaterale? Che baciandosi House sia diventato Cuddy e
viceversa?
<
Ma... >
Nel
vederlo confuso, Lisa si mise a ridere.
<
Scherzavo! Comunque se devi parlare di un certo bambino di 5 mesi con
un certo caratteraccio che io faccio fatica a sopportarlo puoi tapparti
la bocca... se invece devi parlare di qualche paziente o vuoi avere il
permesso per eseguire una biopsia o qualcosa del genere, puoi parlare!
>
<
Ehm... mi viene in mente solo il bambino, si può? >
La
Cuddy lo fulminò con lo sguardo:
<
Ti sembra normale che prima mi rinfaccia di essere una pessima madre,
poi, quando stavo per avere una figlia della quale non l’ho
più avuta, mi dice che sarei stata una buona madre? Ero
così arrabbiata! House si avvicina di più verso
me e mi bacia. Ci lasciamo andare da quel bacio e, poi,
improvvisamente, si ferma e se ne va augurandomi solo la buonanotte! Ti
sembra normale? >
Si
sfogò con Jimmy.
<
Sai com’è fatto House! Però a te piace
così com’è! >
Rispose
cercando di farla ragionare.
<
Scusa ho del lavoro da sbrigare! >
Lisa
riprese a lavorare e Wilson se ne andò ancora più
preoccupato.
Erano
giorni che non si parlavano. L’ospedale non era
più lo stesso. Sembrava senza anima.
Arrivò
la notte, l’ospedale era vuoto. Solo House era ancora nel suo
studio. Stava cercando di capire a fondo il suo cuore. Improvvisamente
prese le chiavi della moto e uscì.
Si
fermò a casa della Cuddy e bussò alla porta.
Lisa
aprì e si trovò di fronte Greg.
<
Lo sapevi che stavo dormendo! Che cosa vuoi? >
Chiese
con tono un po’ assonnato.
<
Ti devo urgentemente parlare! >
I due
si avviarono verso il salone.
Lisa
si sedette su una poltrona coprendosi con la coperta. Greg se ne stava
in piedi andando avanti e indietro.
<
House! Mi consumi il pavimento! Siediti! >
Ordinò
furiosa. Quel suo andare avanti e indietro l’aveva fatta
venire un’emicrania.
Greg
si fermò e si sedette sul tavolino di fronte a lei.
<
Ok! So di avere un caratteraccio e che fai fatica a sopportarmi! Ti
sono molto grato per tutto quello che hai fatto per me! Tu sei
dannatamente bella, intelligente e sexy! Quando ti ho baciata, mi si
sono accese delle emozioni indescrivibili mai provate in vita mia.
Così ho capito che... >
Si
fermò un attimo per prendere fiato. Guardò i suoi
occhi azzurri e riprese coraggio e continuò il discorso:
<
Io ti amo e non sopporto l’idea di vederti parlare con gli
altri persino con Wilson! Allora, Lisa Cuddy, vuoi essere la donna
della mia vita? >
Lisa
spalancò gli occhi. Aveva voglia di darsi pizzicotti. Era
troppo irreale per essere vero. Lui, misogino, misantropo, ficcanaso,
la stava chiedendo in sposa... Si sentiva svenire.
<
House... cosa devo rispondere? >
Chiese
confusa.
<
Beh... se rispondi SI non sarebbe una pessima risposta, anzi... >
Non
fece in tempo a completare la frase che si trovò Lisa
addosso. Lo stava abbracciando.
<
SI! SI! SI! Lo voglio, idiota! >
Greg
si sentì al settimo cielo. Una lacrima rigò il
suo volto. Lacrima di gioia e di felicità.
Lisa
si distaccò dal suo abbraccio per incontrare gli occhi di
Greg. I due si guardarono e, lentamente, fecero incontrare le loro
tiepide labbra e si baciarono con molta passione finendo in stanza da
letto...
Il
giorno dopo, Greg salì sul banco reception
all’ingresso della clinica e richiamò
l’attenzione di tutti:
<
Hey! Venite tutti qui! C’è una notizia bomba che
vi devo dire! >
Tutti
si avvicinarono. C’erano persino Jimmy e lo staff di House.
Erano tutti orecchi.
<
Bene! Io e la Cuddy abbiamo una relazione! E non è ancora
tutto qui. La cosa più bella è che noi due ci
sposiamo! Siete tutti invitati al nostro matrimonio! >
Nel
sentire quelle cose, Jimmy si diede i pizzicotti. Si chiedeva se aveva
perso qualcosa per strada o se aveva saltato qualche annetto.
<
Hey, Wilson! Tu sarai il mio testimone di nozze! >
Disse
urlando sul banco e chiuse il discorso.
Tutti
applaudirono e si congratularono con Greg e Lisa. Dopo le
congratulazioni tutti tornarono al proprio lavoro.
Greg
si avvicinò a Jimmy ancora confuso.
<
Tutto bene? >
<
Sì, volevo sapere in che millennio ci troviamo! >
Greg
rise e gli diede una pacca alla spalla.
Passò
un mese e, finalmente, arrivò il giorno tanto atteso.
Lisa
era nel bagno insieme a sua sorella, la sua testimone di nozze.
<
Lisa, placati! Sei uno schianto! >
Continuava
a ripetere la sorella.
<
Grazie. Ti voglio bene! >
Le
sorelle si abbracciarono.
C’era
un gran brusìo in chiesa.
Greg
aspettava impaziente all’altare.
Cominciarono
a entrare le damigelle con un cestino in mano che, di tanto in tanto,
gettarono petali di rose. Poi entrò la testimone di nozze
con in mano un bellissimo bouquet.
L’organo
cominciò a cambiare musica e...
PARAPARARARA
PARAPARARARA...
POOF!
Lisa
si svegliò di sopraffatto e spense il telefonino che stava
suonando.
Mise
una mano in fronte e capì che era solo un sogno. Un
bellissimo sogno.
<
Che peccato! Era solo un sogno. Chissà... >
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