Buongiorno!
So cosa starete pensando: ma tu non stai già scrivendo
un'altra
fanfiction? Ed infatti continuerò a scriverla,
perchè
questa storia sarà composta solamente da tre capitoli
(compreso
quello che state per leggere).
Saranno abbastanza brevi (forse l'ultimo un pò meno,
perchè sarà una sorta di epilogo), per cui non mi
ruberà molto tempo.
Diciamo che c'era questa idea che mi girava in testa (ispirata dalla
foto che vedete inserita sotto) e alla fine non sono
proprio riuscita a non metterla nero su bianco! Troverete Daryl e Beth
in un'altra veste, anche un pò OOC, però tenete
presente
che sono collocati appunto in un universo alternativo, quindi ho
proprio voluto immaginarmeli un pò diversi, anche se
fondamentalmente rimangono loro per certi tratti che li caratterizzano.
E poi... mi sono concessa anche di inserire Rick, un personaggio che
amo vedere al fianco di Daryl, perchè credo che il loro
rapporto
sia fantastico!
Insomma... non mi rimane che vedere cosa ne pensate!
Io mi sono divertita a scriverla, anche perchè avevo bisogno
di
spezzare un pò le atmosfere cupe della long che sto
postando,
fantasticando un pò su questa coppia che amo tantissimo!
Baci
Serena
Là fuori, oltre a ciò che è giusto e a
ciò
che è sbagliato, esiste un campo immenso. Ci incontreremo
lì.
(Rumi - poeta e filoso)
Capitolo 1 - Un sabato sera
Quando, intorno alle nove di un
sabato sera qualunque, Daryl mette piede allo Snake's pub sta pensando
ad una cosa soltanto: finalmente può gettarsi un'altra
settimana
di duro lavoro alle spalle, scolandosi qualche buona birra insieme a
Rick, suo migliore amico e socio in affari.
- Ehi, ragazzi, ero preoccupata! Non vedevo arrivare i miei clienti
preferiti!
Da che lui si ricordi, cioè da quando era un diciottenne
alto e
dinoccolato sempre pronto a far rissa, Dana ha sempre lavorato
lì come cameriera ed ha sempre avuto un debole
per lui. Perciò, non appena si siede davanti al lungo
bancone, lei gli compare
puntualmente di fianco, strusciandogli addosso il suo prosperoso
davanzale. Da ragazzo, ci ha seppellito la faccia più di una
volta tra quelle morbide colline... e non solo la faccia a dirla tutta.
C'è uno strano legame tra di loro: dopo il sesso dei primi
anni,
è rimasto un affetto platonico, quasi come se fosse
diventata
una specie di sorella maggiore per lui, dal momento che deve avere una
decina di anni più di lui.
- Allora, come è andata la settimana, ragazzi?
Daryl scambia la solita occhiata divertita con Rick, quella con cui
condividono lo stesso pensiero "si ostina a chiamarci ragazzi, quando
ormai siamo quasi due quarantenni".
- Bene, il lavoro non ci manca, vero socio?
Rick lo guarda strizzandogli l'occhio, perchè nonostante la
stanchezza, hanno di che festeggiare: è da circa un anno che
hanno aperto l'officina e gli affari vanno a gonfie vele. Ancora un
paio d'anni così e avranno restituito il prestito che hanno
chiesto
in banca.
- Già, socio.
- Qui ci vuole subito una birra per brindare! Ehi, Jack, due medie
rosse per i miei ragazzi!
Dana si rivolge al proprietario, un omone dall'aria poco raccomandabile
ma che in realtà non morde a meno che non lo costringi a
farlo.
- Certo, dolcezza, subito! Altrimenti chi ti sente...
Ovviamente, Dana è l'unica in grado di far scattare Jack
sull'attenti, forse perchè da un pò di tempo a
questa
parte il loro non è più solo un rapporto di
lavoro. Sono
in pochi a saperlo, diciamo loro due e qualche altro cliente abituale,
per cui gli altri si chiedono come mai sia lei a far correre lui e non
il contrario.
- Okay, ragazzi, il primo giro ve lo offro io. E mi raccomando, fate i
bravi, perchè stasera come vedete c'è una sacco
di gente
nuova.
Elargisce una pacca sul sedere a tutti e due, prima di congedarsi da
loro per ributtarsi, vassoio in mano, in mezzo alla folla che
effettivamente riempie il
locale. Non che di solito sia vuoto, però probabilmente il
fatto
che stanno per riprendere i corsi universitari, ha fatto sì
che
tutti gli studenti abbiano voglia di un ultimo weekend di divertimento
sfrenato.
- Okay, Dana, ti prometto che lo terrò con il guinzaglio
corto.
Rick se la ride, mentre Daryl gli lancia un'occhiataccia: è
vero,
tra loro due sicuramente il più rissoso è lui,
però non è che questo voglia dire che lui se ne
sta a
guardare. Infatti, all'occorenza, mena tanto quanto lui.
La risata di Dana si perde nel vociare degli altri clienti, mentre
gli accordi di una chitarra annunciano che la band ingaggiata per la
serata sta prendendo possesso del palco.
- Ecco le vostre medie, gentilmente offerte dalla casa.
Jack gli ha piazzato davanti il boccale di birra, un ghigno feroce
stampato
sulla faccia, anche se con loro non funziona come dovrebbe, lo
conoscono troppo bene per averne paura.
- Grazie, amico! Alla tua salute!
In cambio ricevono un dito medio, ma il ghigno adesso è
più ironico, segno che tra loro tre corre, appunto, buon
sangue.
- Allora, socio, pensi di cercare compagnia, stasera?
Quella è la domanda che si sente sempre fare da Rick non
appena hanno scolato tutti e due il primo sorso di birra.
- Non so... dimmi se c'è qualcuna per cui vale la pena
schiodarsi da questo comodo sgabello, socio.
Anche la risposta che gli da lui è sempre la stessa e fa
partire il gioco preferito di Rick: studiare ogni esemplare
di sesso femminile su cui riesce a posare gli occhi, cercando qualcosa
che sia di suo gradimento.
- Uhm... vediamo.
Lui è rimasto di spalle, mentre Rick si è girato
verso il
resto del locale, lo sguardo puntato sulle persone che la affollano.
- C'è una rossa interessante. Gambe lunghe e tette che ci
stanno in una terza misura.
- Nah... sai che il rosso non è tra i miei colori preferiti.
Fanno quel gioco da così tanto tempo, che ormai sanno
già
cosa risponderà l'altro, però ogni volta lo
trovano
divertente lo stesso.
- Già, è vero. Solo che ogni tanto ti farebbe
bene allargare un pò gli orizzonti, non trovi?
Lui gli lancia un'occhiata di traverso, mentre si accorge di due tipe
che li stanno già puntando.
- A ore tre c'è già chi vorrebbe fare la tua
conoscenza.
A quel punto vede Rick voltarsi nella direzione segnalata, scrollando
le spalle quasi subito.
- Forse la morettina potrebbe essere interessante, l'altra non
è
il mio tipo. E comunque, io sono fuori dai giochi, Lori e Carl mi
aspettano a casa. Ormai sono un uomo felicemente sposato, socio!
Le due donne ora ammiccano anche a lui, rendendo esplicito che sono
lì per un motivo soltanto: rimorchiare. Bè, del
resto,
l'ottanta per cento della gente che c'è lì dentro
ha
probabilmente quell'intenzione, per cui non è che siano
fuori
luogo.
- Ma torniamo a te... vediamo... ecco, quello potrebbe essere proprio
il tuo tipo ideale.
Lui non si volta e dice la solita cosa.
- Descrizione.
Rick prende un sorso di birra, poi torna a guardare verso la sala.
- Allora... mora, capelli ricci, occhi scuri... sorriso che la dice
lunga... e un corpo niente male.
Quel bastardo sa davvero dannatamente bene quali sono i suoi gusti! Le
more lo hanno sempre fatto impazzire, il suo standard è
proprio
quello.
- Quindi, ne vale la pena davvero?
Intanto hanno già scolato la prima birra e sono pronti per
farsi un nuovo giro.
- Ehi, Jack, stavolta portaci due Corone!
In cambio riceve un grugnito, ma è il segnale che
l'ordinazione è andata a segno.
- Direi di sì, amico, ne vale certamente la pena. Per me vai
in prima base subito con quella.
Sghignazzano entrambi, ora, perchè quell'espressione l'hanno
inaugurata tanto tempo fa, più o meno vent'anni prima,
quando
sono diventati amici inseparabili e hanno iniziato a rimorchiare
ragazze come loro sport preferito.
- Sai che non so se ne ho voglia? In realtà avevo in mente
di
farmi un paio di birre e poi di buttarmi in branda. Il carburatore di
quella Honda mi ha fatto vedere i sorci verdi, oggi.
L'ha montato e rismontato almeno tre volte, prima di capire che diavolo
avesse che non andava.
- Il leggendario Daryl Dixon che va in branda prima delle undici il
sabato sera? E per giunta da solo?
L'ironia di Rick non nasconde un filo di preoccupazione,
perchè
non gli è sfuggito che ultimamente a lui gira un
pò male.
Non lo sa bene nemmeno lui stesso che cos'è, ma sembra che
ci sia
qualche pezzo mancante nelle sue giornate, un senso di vuoto che non se
ne va, come un buco nero che inghiotte tutto.
- Ti ricordi, vero, che i prossimi sono trentotto? Avrò
diritto anch'io ad un pò di riposo, no?
L'ironia è sempre stata la
sua arma migliore, una buona corazza
dove nascondere tutti i suoi casini, specie quelli con la sua famiglia,
che l'hanno segnato più di quanto lui stesso voglia
ammettere.
Se non avesse incontrato Rick, si domanda spesso che fine avrebbe
fatto. Probabilmente sarebbe finito in carcere insieme a suo fratello
Merle, che ancora stava scontando una pena di vent'anni per rapina a
mano armata e tentato omicidio.
- Eccome, caro il mio vecchietto! Se vuoi, posso chiedere a Lori di
darti qualcuna delle sue creme antirughe... ti vedo un pò
sciupato, in effetti!
Rick se la ride, mentre lui lo manda cordialmente a 'fanculo.
No, proprio non si vede a spalmarsi creme come quei fighetti che ogni
tanto portano le loro belle macchine in officina, le mani curate di chi
non se le è mai dovute sporcare di grasso per guadagnarsi
qualche misero dollaro.
Ha sempre fatto il meccanico, Daryl, e prima che Rick lo spronasse ad
aprire un'officina tutta loro, l'ha fatto davvero per uno stipendio da
fame.
Nel mentre che loro proseguono con una serie di botta e risposta su chi
è conciato peggio, la band ha iniziato a suonare della
musica
rock.
Daryl pensa che, dopotutto, quel sabato sera non sta andando affatto
male: sta bevendo della buona birra, è in compagnia del suo
migliore amico e sta ascoltando della musica abbastanza decente.
Sta pensando a cosa ordinare per il prossimo giro, quando sente un
leggero colpo sulla spalla. Per un attimo pensa che sia Rick che sta
richiamando la sua attenzione, ma quando alza lo sguardo trova negli
occhi dell'amico un'espressione maliziosa che non è rivolta
a
lui, perchè sta guardando qualcuno alle sue spalle.
- Scusa!
Chi si trova dietro di lui, è
inequivocabilmente una donna ed ha alzato leggermente la voce per farsi
sentire, forse convinta che non si sia accorto del colpetto sulla
spalla. A quel punto Daryl è arrivato ad una conclusione: o
la
tipa è uno schianto, oppure l'esatto contrario.
E' l'espressione di Rick a farglielo credere, perchè sembra
dirgli "amico, girati, questa la devi proprio vedere". Così
lui
lo fa, si gira lentamente, facendo ruotare lo sgabello con un colpo del
ginocchio.
La cosa che nota per prima è
che non si tratta di una donna, ma di una ragazzina! Poi,
però,
si ritrova a perdersi in due occhi chiari e dannatamente espressivi.
Quel particolare, insieme ad un sorriso imbarazzato e due guance rosse
come ciliege, fanno apparire il suo viso come quello di un angelo.
Ecco, se Rick sapesse quello che ha appena pensato, probabilmente lo
metterebbe in croce tutta la vita, perchè lui che pensa ad
un
angelo, proprio ha il sapore di una bestemmia.
Eppure, nel far scendere lo sguardo lungo tutto il corpo di quella
ragazzina, è un misto di pensieri peccaminosi e puri, che
gli
annodano le budella. Già, perchè una parte di lui
vorrebbe saltarle
addosso, l'altra la vorrebbe venerare da lontano come se fosse una dea.
- Ehm... ciao... io sono Beth!
Lui, quello che non ha mai avuto problemi con le donne, sta fissando
quella piccola mano tesa come se fosse un qualcosa di alieno. E se ne
accorge anche Rick, perchè quello stronzo lo conosce troppo
bene, ed ha capito che è momentaneamente spiazzato davanti a
quella ragazzina.
- Ciao, Beth. Io sono Rick, e lui è il mio amico Daryl.
Alla fine è Rick a stringerle la mano, salvandola
da un
imbarazzo che si stava facendo sempre più grande, come
testimoniano le sue guance che hanno preso una colorazione rosso fuoco.
- Oh, ciao, piacere Rick.
Poi rivolge di nuovo lo sguardo a lui, che finalmente sta iniziando a
riprendere il controllo della situazione, dandosi del coglione per come
ha reagito nel trovarsela di fronte.
Okay, è una femmina molto, molto carina... però
è una
ragazzina! Cosa potrà avere... vent'anni? Ecco cosa lo ha
spiazzato, ma ora si sta riprendendo, perchè sta iniziando a
provare un
certo divertimeno davanti al suo evidente imbarazzo.
- Daryl... ho capito bene, giusto?
A lui rivolge quella domanda, mentre se è possibile, le sue
guance diventano ancora più rosse. A quel punto, prima che
uno
di loro possa domandarle che cosa mai si è messa in testa -
cioè, non è che ha intenzione di rimorchiarli,
vero? -,
alcune voci la incitano ad andare avanti.
- Forza, Beth! Non deluderci!
- Greene, Greene, Greene!
- Vai, Beth! Sei tutte noi!
Essendo molto più alto di lei, nonostante sia ancora seduto
sullo sgabello, Daryl riesce a vedere bene oltre le sue spalle,
individuando nel gruppetto di ragazze sedute ad un paio di tavoli
più in là, la fonte di quelle incitazioni.
Lei, e ad uno come lui sembra incredibile, è riuscita a
prendere
una colorazione di rosso ancora più intensa, tanto che Rick
adesso non riesce proprio più a trattenere un certo
divertimento, avendo intuito anche lui che quella ragazzina non deve
essere arrivata sino a loro spontaneamente.
- Ehm... Daryl, giusto?
A dimostrazione che le cose stanno così, lei sembra non
trovare
il coraggio di andare avanti, impappinandosi di nuovo con la stessa
domanda. Okay, almeno su quello le può dare una mano.
- Sì, ragazzina, in carne ed ossa.
Succedono due cose contemporaneamente: lei è quasi
sobbalzata
davanti a quel "ragazzina", probabilmente non se lo aspettava, l'altra
è che ha capito che loro due si stanno divertendo un mondo.
Intanto gli incitamenti alle sue spalle stanno andando avanti, tanto
che lei si volta per un attimo, facendo cenno con la mano come a dire
"piantatela, ho capito, adesso lo faccio!".
- Quindi, adesso che ci siamo presentati, cosa posso fare per te?
Rick quasi si strozza con la birra a quella sua uscita, soffocando una
risata, mentre lei si è rigirata di scatto, piantandogli in
faccia quegli occhi che lo hanno tramortito all'inizio.
- Ecco... ehm... io e le mie amiche... che sono quelle
laggiù... a quel tavolo...
Come se lui non avesse potuto notarle, mentre sono lì che si
stanno godendo lo spettacolo senza risparmiarle nulla,
perchè
adesso stanno anche fischiando in segno di approvazione.
- Quali, esattamente?
Rick rischia di strozzarsi ancora, mentre gli piazza in faccia due
occhi che lo invitano ad avere pietà di lei. Ma lui,
nonostante
un certo turbamento sia rimasto, si sta divertendo in quella
situazione. Gli è sempre venuto bene essere un pò
bastardo, quindi non è che si debba sforzare molto per
mettere Beth ancora più in difficoltà.
- Bè... quelle... oh, dai, credo che tu le abbia viste
benissimo!
Per un attimo la ragazzina lo sorprende, riportando gli occhi su di
lui e mostrando una grinta che le rende lo sguardo più
intenso e
meno innocente. Perchè lui, in effetti, l'ha proprio pensato
che lei gli
sembra innocente, e la cosa anzichè respingerlo, lo attrae
invece come una potente calamita.
- Sì, forse... tu le hai viste, Rick?
Decide, a quel punto, di coinvolgere anche lui, perchè se la
sta godendo un pò troppo alle sue spalle.
- Sì, credo sia impossibile non vederle... anche non
sentirle, tra l'altro!
Il commento, ovviamente, fa tornare
il rossore sulle guance di Beth,
facendogli pensare che non se lo ricorda davvero più quando
è stata l'ultima volta che ha visto una donna arrossire.
Ammesso
che ne abbia vista una, perchè può darsi che non
sia mai
successo, visto che si è sempre tenuto lontano da un certo
tipo
di femmina, anche quando era più giovane. Le ha sempre
preferite
già navigate, per non avere guai ed essere chiaro sin
dall'inizio: lui non è certamente tipo da relazione seria, punto e
basta.
- Sì... bè... comunque... stiamo
festeggiando il mio compleanno e allora...
- E allora, auguri, ragazzina! Quanti ne fai? Ci arrivi almeno a
diciotto?
Daryl ha deciso che gli piace un casino vederla arrossire,
così spara
fuori quella battuta, assistendo di nuovo a quel mix di imbarazzo e
collera che lei manifesta davanti a quella sua presa in giro.
- Davvero, spiritoso! E invece ne faccio diciannove, okay?
Glielo dice proprio come se potesse
smentire il fatto che è a tutti gli effetti una ragazzina,
ottenendo l'effetto contrario però. E' così
maledettamente carina mentre cerca di apparire sicura di
sè...
solo che è anche maledettamente carino quel
seno che intravede sotto la camicetta aderente,
nè troppo piccolo, nè troppo grande. E' proprio
della
misura che piace a lui, e deve fare uno sforzo notevole per riportare
gli occhi sul viso di Beth.
Ovviamente a lei non è sfuggito dove è stato il
suo
sguardo negli ultimi secondi, e la vede stringere i pugni, forse nel
tentativo di non arrossire ancora di più.
- Okay, appurato che sei almeno maggiorenne, rimane l'altra questione:
cosa posso fare per te?
E' quasi convinto che abbia appena trattenuto uno sbuffo per il fatto
che ha rimarcato la sua giovane età, mascherandolo
come il tentativo di soffiare via il ciuffo che è
sfuggito alla coda in cui ha legato i suoi lunghi capelli biondi.
E' proprio una bionda naturale,
porca miseria! Mentre a lui sono sempre - SEMPRE! - piaciute soltanto
le
more, no? Eppure, quella ragazzina gli sta scaldando il sangue in una
maniera che non è affatto platonica... e si sente forse un
pò un pervertito, ma non ci può fare niente,
più
la guarda, più le piace!
- Se mi fai finire di parlare, Daryl, magari te lo dico!
Ehi, e tutta questa grinta da dove arriva, adesso? Se lo domanda,
perchè improvvisamente sembra avere ingranato bene la
seconda,
dopo aver fatto grattare la prima per un bel pò!
- Capito, Rick? Adesso la sto facendo pure arrabbiare! Come se fossi io
ad averla interrotta mentre si stava godendo in santa pace una birra
con le amiche.
Amiche che stanno commentando la scena, forse senza capire bene cosa si
stanno dicendo, ma solo interpretando la sua faccia e quello che
riescono a capire dalla postura della ragazzina.
- Eh, non ci sono più le ragazze di una volta, amico...
Anche Rick sembra divertirsi, reggendogli il gioco. Sì, in
effetti, quando vogliono possono diventare una vera coppia di bastardi.
- Ma proprio da te dovevano mandarmi... con tutti gli uomini che ci
sono in questo posto!
Quel commento lo coglie appena, perchè tra la musica e il
vociare, quasi gli sfuggiva.
- Così mi ferisci, però, ragazzina... e io che
pensavo di aver fatto colpo!
- Certo che no!
Rick se la ride sotto i baffi,
perchè lei l'ha smentito di getto, ma nel suo sguardo
c'è
un turbamento che sembra dire l'esatto contrario, ossia che un
pò di verità c'è in quello che ha
detto Daryl.
L'effetto che gli fa la cosa è immediato, tanto che reagisce
alla sua maniera, cioè
afferrandola per la vita e attirandola in mezzo alle sue gambe,
così da averla vicino... molto, molto vicina.
La prima cosa che lo colpisce è il suo profumo; poi il
colore dei suoi occhi, un
azzurro intenso,
ora che li vede proprio bene; per ultimo le sue labbra,
così invitanti che avrebbe voglia di assaggiarle
immediatamente.
Ovviamente l'ha presa in
contropiede, l'ultima cosa che si aspettava
era ritrovarsi a così stretto contatto con lui, e come
reazione
gli ha appoggiato le mani aperte sul torace, non proprio per
respingerlo, ma nemmeno per toccarlo con intenzione. Quel pensiero lo
costringe subito ad un altro: cioè, vorrebbe sentire le sue
mani
che lo accarezzano?
Per fortuna, però, viene
distratto dal vero e
proprio tifo che stanno facendo adesso le sue amiche, probabilmente
apprezzando quel nuovo risvolto della faccenda, e cioè che
lei
sia finita tra le sue braccia.
Lui è d'accordo, gli piace proprio averla vicina, e se non
fosse
per quegli occhi che stanno esprimendo un sacco di emozioni,
probabilmente adesso la starebbe anche già baciando.
- Ti do un consiglio, ragazzina, mai dire ad un uomo che è
l'ultimo dei tuoi pensieri... gli fai solo venire voglia di riuscire a
smentirti.
Ed è vero, porca miseria! In quel momento, se non fosse per
Rick, per le sue amiche e per tutta l'altra gente che affolla il
locale, probabilmente starebbe già facendo qualcosa di cui
pentirsi subito dopo.
- Bè... grazie del consiglio, ma non era questo che dovevo
chiederti!
Beth non lo allontana, però sembra aver recuperato una certa
sicurezza, spostando le mani verso la sua vita e... ad un certo punto
tiene stretta la bandana nera che gli sporgeva dalla tasca posteriore
dei jeans.
- Era questa a cui puntavo, Daryl.
Okay, adesso è lui a sentirsi in difficoltà,
perchè quel sorriso che sta sfoggiando è un
attentato
alla sua forza di volontà... sta contando fino a dieci per
non
farlo, per non cedere alla tentazione di posare le labbra sulle sue e
lasciarle andare solo dopo averle assaggiate sino ad esserne sazio.
Rick è scoppiato a ridere, e
non solo lui, anche il tizio seduto
alla sua sinistra è divertito, dal momento che ha capito
cosa
è successo. A Rick non dice niente, ma al tizio gli rifila
un'occhiata che lo fa ritornare ad occuparsi della sua birra,
evitandogli di dovergli chiarire meglio il concetto a suon di pugni. Sa
di essere molto permaloso, ma è uno dei suoi tanti difetti.
Gli
altri potrebbero essere elencati così: rude, sboccato,
egoista,
paranoico, incazzoso, stronzo e bla, bla, bla... più o meno
è questo che si è sempre sentito dire dalle tipe
che ha
lasciato quando iniziavano a farsi dei film su di lui che avevano come
finale anche l'infilare un bell'anello al dito!
- E' che stiamo facendo un gioco con le mie amiche e dovevo pagare
pegno.
Bè, che sia venuta lì
per la sua bandana gli sta bene, comunque l'ha portata lì da
lui, l'importante è quello, no?
- Dovevo chiederti la bandana e... se tu mi avessi detto di no, trovare
un modo per convincerti a darmela lo stesso.
Neanche a dirlo, la sua mente sta
elaborando tutta una serie di modi
in cui lo potrebbe convincere, e deve averlo fatto anche lei,
perchè arrossisce in una maniera che gli fa ribollire il
sangue
ancora di più. Vuole scoprire quanta innocenza e quanto
desiderio c'è in quel rossore e in che percentuale.
- Ma ancora non mi hai convinto, Beth, in effetti. Potrei sempre
riprendermela, no?
Dopotutto, perchè trattenersi? Magari non sarebbe arrivato
fino
fondo, ma intanto può ipotecare un pezzetto di paradiso, no?
Forse
lo sta pensando anche lei, perchè anzichè
precipatarsi
ad insultarlo per quello che sta chiaramente alludendo, la vede
mordicchiarsi il labbro inferiore, scrutandolo di sottecchi.
- Uhm... e quindi, adesso cosa succede?
Forse per la prima volta in vita
sua, sta sperimentando cosa vuole dire l'espressione "un tuffo al
cuore". Cioè quando senti quell'organo che ti batte nel
petto,
smettere per un attimo di farlo e poi riprendere con più
forza.
Cavolo, ma che effetto gli sta
facendo quella ragazzina? E se ne è accorto anche Rick,
perchè adesso non li sta più guardando, si
è messo
a parlare con Jack, lasciandolo in balia di quello che si potrebbe
trasformare in un gran casino!
Ma gli amici non si vedono nel
momento del bisogno? Perchè allora Rick non gli ha
già
dato un cazzotto in faccia, chiedendogli se per caso non è
impazzito a stare lì con quella ragazzina, invece di
rispedirla
al mittente con la sua bandana e basta?
Invece no, gli lascia il campo
libero e lui ci si butta a capofitto, ignorando ogni campanello
d'allarme che gli risuona in testa!
- Succede che tu mi stai chiedendo
qualcosa a cui sono molto affezionato. Perciò, il minimo
è che io ci guadagni qualcosa in cambio.
Glielo ha sussurrato in un orecchio, approfittando così per
starle ancora più vicino... e Dio, ha proprio un profumo
buonissimo
la sua pelle!
Un pò è vero, poi, quella bandana ce l'ha da un
sacco di
tempo, la considera una specie di portafortuna. Se la cede,
sarà
per qualcosa che ne valga davvero la pena.
- Il fatto che mi farai vincere una scommessa con le mie amiche, non
è sufficiente, quindi?
Anche lei ha tenuto la voce bassa,
parlandogli in un orecchio, ma quella specie di malizia - forse un
pò involontaria e un pò no - che sfoggia adesso
nel
guardarlo, lo manda definitivamente ko. Ha appena perso la battaglia
con se stesso, sta per chiederle quello che vuole davvero da lei.
- Non basta, ragazzina. Penso di volere un bacio.
Lei sgrana gli occhi, dopotutto
forse sentirselo chiedere fa un altro effetto che non immaginarselo, ma
lui non ha finito, non ha aggiunto la cosa più importante.
- Ma non lo voglio subito. Diciamo che se mai arriverà
l'occasione giusta... tu saprai che mi devi un bacio.
Sono sempre vicini, Daryl sta
impazzendo nel sentire quel corpo morbido a contatto con il suo, e
involontariamente le sue braccia si stringono un pò di
più intorno a quella vita sottile.
- Che ne dici, Beth? Ti sembra una proposta ragionevole?
La sensazione è quella che
loro due siano finiti in una bolla tutta loro, che tiene fuori il
casino e qualsiasi altra persona che non siano loro due.
Beth non è scappata, ma anzi
in quel contatto più ravvicinato sembra trovarsi bene,
perchè gli ha appoggiato le mani sulle spalle, sollevandosi
leggermene sulle punte per raggiungere ancora il suo orecchio.
- Accetto la tua proposta, Daryl. Sono in debito con te per un bacio.
Ed è lei a suggellare
quell'accordo, lo fa piazzandogli un bacio sulla guancia, casto e quasi
amichevole, ma che su di lui ha lo stesso un effetto devastante, tanto
che la deve allontanare per non spaventarla con il desiderio che gli ha
gonfiato definitivamente i jeans.
Ha iniziato a desiderare quella
ragazzina da quando le ha posato gli occhi addosso, ma non solo
fisicamente, e quello è ciò che lo spaventa di
più.
Che cazzo ti succede,
Daryl?
Se
lo domanda mentre la lascia andare del tutto, perchè non ha
più motivo di trattenerla, sono arrivati ad un accordo.
Anche
lei sembra tentennare, però, facendogli capire che quel
marasma
di emozioni non è soltanto suo.
Si guardano un'ultima volta negli occhi, mentre lei fa qualche passo
indietro, stringendo la sua bandana tra le mani.
C'è una promessa ben precisa
in quegli occhi azzurri, e Daryl pensa che sia la stessa che esprimono
anche i suoi: spero davvero di rincontrarti e che sia il momento giusto
per quel bacio promesso.
Continua...
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