Bleach project
Era finta l'aria che
quel giorno si respirava a Karakura, sconcertante per tutti noi che
vivevamo nell' illibata Seiretei; e neanche Rukongai, come
ricordavo, vantava quel paesaggio irreale, così ricco
di fatiscenti edifici, copie impure della viva cittadina che un tempo sorgeva sotto i miei
piedi.
Davvero un gran bel lavoro.
Cosa c'era poi di bello in tutto ciò...
Nello stato di torpore che mi costringeva quasi in una bolla
d'aria, mi chiedevo guardandomi intorno quale fosse il motivo del profondo
turbamento che corrodeva il mio animo.
Che
sia l'imminente battaglia,gli
sguardi cupi,la fretta delle spade nel fodero, l'elettricità dei respiri
-mi domandavo incurante di ciò che succedeva intorno a me. Vivevo in rewind
quel momento, nel profondo blackout del mio
cervello, la luce schiarava solo una struttura informe e
lontana...
Posai quindi lo sguardo su quella prigione che da me sembrava
distante anni luce...
Mi gelò il sangue nelle vene.
Fu in quel momento che finalmente una profonda consapevolezza mi
avvolse quasi soffocandomi.
Taichou
Allora è davvero così...
Le parole vibrarono imprimendosi nella mia mente.
Dopo tutto questo tempo...
Eccoti.
Sei li, rinchiuso, come una
preda, come una minaccia, come una malattia in quarantena...
Ti ribattezzo nemico per questo giorno
funesto.
Capitano...
Il mio capitano, già proprio lui...
Al cui fianco camminavo a testa
alta, fiero e orgoglioso, come un'ombra silenziosa.
lo preteggevo in
silenzio,ero pronto a far da scudo con il mio corpo, che sciocco.
Profondo era il
desiderio di essere come te, degno del mio ruolo e del mio posto.
La mia unica ispirazione, la mia guida arcigna, cinica e
malevola.
Amavo il suo sorriso,
cosi misterioso, malizioso a tratti inquietante; non aveva niente di dolce
nella sua persona, era la perfetta incarnazione del guerriero.
Ricordo le sue spalle e la forza che nascondevano, la sua
schiena che il mio sguardo guardingo e protettivo non abbandonava mai, ogni
piega del suo nobile shihakusho.
Impavido. Imperscrutabile. Irraggiungibile.
Questo era per me, Taichou.
Ed i miei sogni sono crollati in un
istante...
Vile...
Meschino...
Traditore...
E' questo che sei per me adesso, capitano...
Combattere mille e mille volte al tuo fianco mi ha insegnato
tanto; sono cresciuto.
Dal piccolo moccioso incapace di impugnare una zampakuto, di
tenerla salda in mano, tu trascinandomi per i capelli mi hai portato
fin qui...
Ho guardato il mio
sangue scorrere via come un fiume di porpora, bruciare sulla pelle e sporcare il
suolo, ma un solo sguardo e le ossa rotte si risaldavano nelle carni lacere e mi
ergevo di nuovo contro chiunque avessi difronte, solo per
te.
"LUOGOTENENTE DELLA TERZA COMPAGNIA KIRA
IZURU!"
"Eri un sottoposto di Ichimaru Gin allora... Ti ha abbandonato
come spazzatura...non devi valere molto. Mi sbarazzerò di te in un
istante."
Si. Luogotenente. Fedele e sincero...
Avrei tanto voluto gridare la mia rabbia al vento, ma tu non mi
avresti potuto sentire...
Capitano Ichimaru...
Guardami adesso.
Ora ti mostrerò ciò di cui sono capace.
Ora ti dimostrerò che posso camminare da solo...
...anche contro di te.
" Che succede Ichimaru? Sei preoccupato. Infondo l'hai
abbandonato..."
"No. Sono contento. Sta facendo
bene..."
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