Ciao!
Ecco il secondo capitolo, dove mi sono divertita
ancora di più
ad immaginare questo percorso alternativo per Daryl e Beth. Per
l'epilogo dovrete aspettare settimana prossima (sto portando a termine
il nuovo capitolo per Alone, l'altra ff che sto scrivendo), ma posso
già anticiparvi che sarà strutturato in modo che
vi
racconterà diversi momenti futuri dei due protagonisti... se
insieme o meno, lo scoprirete alla fine di questo capitolo, ovviamente!
A presto, quindi.
Serena
PS - Nel capitolo la narrazione passa da Daryl a
Beth in diversi punti, credo però di averlo reso
comprensibile, o almeno spero! XD
Là
fuori, oltre a ciò che è giusto e a
ciò
che è sbagliato, esiste un campo immenso. Ci incontreremo
lì.
(Rumi - poeta e filoso)
Capitolo
2 - Un giorno da ricordare perchè a volte succede che...
- Ehi, Beth, ma quello non è il tizio
che hai conosciuto allo Snake?
E' la sua amica Eve che le da di gomito,
accennando con la testa
verso lo stand dove si può tirare con l'arco per provare a
vincere degli enormi peluche.
- Che poi... conosciuto è una parola
grossa! Perchè come
al solito, ti sei lasciata sfuggire un'altra succulenta occasione!
- Oh, sentila! Come se lei fosse una mangiatrice
di uomini!
Grace, l'altra sua amica, interviene subito per
zittire Eve prima che parta con una delle sue filippiche, ma lei sente
e non sente, perchè è completamente assorbita
dalla visione di Daryl, l'uomo che le ha strappato la promessa di un bacio
se mai si fossero rincontrati. E lei, nei tre mesi che sono
passati dal suo compleanno, ci ha fantasticato molto su quel bacio,
più che altro perchè ha praticamente passato gran
parte
del suo tempo pensando a lui e a quello che ha provato stretta tra le
sue braccia.
Sente salire immediatamente il solito rossore alle
guance,
perchè pur nella sua ridotta esperienza, ha capito che
quello che ha
sentito è stato qualcosa di forte ed istintivo...
qualcosa che l'ha resa audace al punto che sarebbe stata disposta a
darglielo anche subito quel bacio che lui invece ha deciso di lasciare
in sospeso.
Solo che non fa in tempo a pensare su come poterlo
avvicinare, che
riceve una prima doccia gelata: il bambino accanto a lui lo ha appena
abbracciato felice mentre la ragazza dello stand gli sta indicando tra
quali peluche può scegliere evidentemente il premio appena
guadagnato da suo padre.
- Oh, oh... forse è stato un bene,
Beth, che te lo sia lasciato scappare!
Glielo dice Eve, ma lo pensa anche lei,
perchè le docce gelate
sono diventate due, dal momento che a completare il quadretto familiare
è sbucata anche una bellissima donna. Beth la vede
scompigliare
i capelli al bambino e subito dopo parlare divertita con Daryl, il
quale mostra di apprezzare parecchio ciò che gli
è stato
detto, perchè a sua volta si è aperto in un
sorriso
genuino.
Non solo è sposato, ma lo è
anche felicemente a quanto sembra!
In un attimo, tutto il suo fantasticare
è crollato come un
castello di sabbia, lasciandole una gran voglia di andare da lui e
dirgliene quattro, magari informando anche la moglie di come faccia lo
stronzo, il suo caro maritino, quando gli si presenta l'occasione
giusta.
- Mi spiace, Beth, sul serio.
E' Grace a sussurrarglielo in un orecchio,
perchè è solo
a lei che ha raccontato la verità su quello che si sono
detti la
sera del suo compleanno, confessandole anche quanto abbia continuato a
pensare a Daryl.
Fortunatamente Eve, è già
passata oltre, nel senso che ha
fretta di raggiungere le altre ragazze che le stanno aspettando davanti
alla Magic House.
- Vuoi venire, o preferisci tornartene a casa?
Posso inventare una scusa con le altre.
Ci è rimasta proprio male per quella
scoperta, si è fatta
davvero tutta una serie di film nella sua testa, e la cosa la fa
sentire tremendamente stupida adesso.
Ha ragione sua sorella Maggie, quando le dice che
deve svegliarsi e
smetterla di credere nelle favole, perchè la
realtà
è sempre più dura.
- Sì, credo di volermene tornare a
casa, Grace. Poi me ne farò una ragione... ma al momento mi
brucia troppo.
E' contenta di poter essere sincera almeno con
lei, perchè sa
che non verrà giudicata, ma solo compresa. Lei e Grace sono
diventate amiche all'età di cinque anni, non c'è
quindi
praticamente nulla che non sappiano l'una dell'altra. A volte basta ad
entrambe guardarsi negli occhi, come stanno facendo ora, per capire
cosa sta pensando l'altra.
- Sì, capisco. E se non fosse per il
figlio, credo che andrei a dirgliene quattro a quello stronzo!
Daryl e la sua famiglia sono ancora davanti allo
stand, perchè
adesso è la moglie che sta provando a tirare, mentre lui le
sta
facendo vedere come assumere bene la posizione di tiro. Sono molto
vicini, e Beth non può fare a meno di ricordarsi cosa ha
provato
quando è stata lei ad essere a stretto contatto con quel
corpo muscoloso.
- Grazie, sei veramente un'amica.
Si congedano con un bacio e la promessa di
risentirsi la sera stessa,
quando magari lei avrà già un pò
smaltito la
delusione. Anche se non crede che le potrà passare
così
in fretta, perchè lei è cosciente di quanto ci
abbia davvero fantasticato sopra sull'avere un'altra occasione con lui.
Lancia un'ultima occhiata a Daryl, e poi si
costringe ad andare nella
direzione opposta, iniziando a farsi una lunga ramanzina da sola sul
fatto che deve davvero crescere e diventare un pò meno
ingenua.
Quando passa accanto allo stand dei dolci, sente
la voglia di annegare
parte di quella delusione in un gigantesco funnel cake, che
è da sempre il suo dolce preferito, così si mette
diligentemente in fila per aspettare il suo turno.
- Ehi, mamma, ci prendiamo un gelato?
- Ancora? Mi risulta che tu ne abbia
già mangiato abbastanza!
Quello che le sta succedendo è una cosa
da film, perciò è con
estremo imbarazzo che sta cercando di abbandonare la fila senza
attirare l'attenzione della donna e del bambino che si sono fermati
poco distanti.
Ha il terrore che presto vedrà sbucare
anche Daryl, e l'idea di
ritrovarsi faccia a faccia con lui è insostenibile,
perchè potrebbe avere
due reazioni soltanto: scoppiare a piangere o iniziare ad insultarlo.
Entrambe sono inaccettabili, così ha deciso appunto di
svignarsela.
- Dai, mamma, ti prego!
- Sai che facciamo, Carl? Adesso sentiamo cosa
dice tuo padre!
Oddio! Beth vorrebbe che si aprisse un buco sotto
i suoi piedi in grado
di inghiottirla, ma quando sta pensando di nascondersi dietro ad un
gruppetto di persone, arriva un'altra doccia gelata.
- Rick, tuo figlio vorrebbe dell'altro gelato, che
ne pensi?
Rick? Rick l'amico di Daryl? Quello che lo
accompagnava quella sera
allo Snake? Ovviamente, deve saperlo subito, perciò la sua
priorità non è più quella di
nascondersi ma di
avere conferma su quello che ha appena scoperto.
Guarda nella loro direzione ed eccolo
lì! E' proprio lui! Se lo
ricorda altrettanto bene, dal momento che è stato lui il
primo a
presentarsi quella sera, facendole subito pensare che fosse un tipo
davvero cordiale.
- Penso che se poi mangerà anche a
cena, ora può avere dell'altro gelato!
- Sei un grande, papà!
- Certo, sei proprio un grande, papà,
nel dargliela sempre vinta!
Ma allora quella è la famiglia di Rick!
E a conferma, lui e la
donna si scambiano un bacio a fior di labbra, mentre il bimbo si mette
in fila per prendere il suo gelato.
Lei vorrebbe mettersi a saltare di gioia, e si
rende conto che
è una reazione esagerata, però non c'è
stato
niente di razionale ogni volta che ha ripensato a Daryl, quindi non
può che essere felice per quella scoperta.
E quindi? Adesso cosa deve fare? Può
aspettare di vedere se
compare anche lui, magari sta per raggiungerli. E se invece
è
andato via? Oddio, allora deve andare da Rick, farsi riconoscere e
aspettare che magari lui le dica che lo ha mancato per un soffio,
perchè era lì anche lui. Anzi, no, può
chiedergli
lei direttamente se c'è anche Daryl magari con loro, oppure
può dirgli la verità, che sa già che
c'è
anche lui e quindi dove è andato. Però... ha il
coraggio
di
andare da Rick che si trova con la sua famiglia? Come minimo la moglie
vorrà sapere chi è lei... e se per caso lo
mettesse in
difficoltà? Magari non ha detto alla moglie che quella sera
era
allo Snake... magari le ha detto una bugia!
Oh, accidenti, nel tempo che è stata
lì a rimuginare su
cosa era meglio fare, loro si stanno allontanando! E adesso? Li segue?
Così potrebbe non sembrare più un incontro
casuale,
praticamente sarebbe costretta a fermarli.
- Ciao, ragazzina, stavi aspettando qualcuno?
Eccola, la quarta doccia gelata della giornata,
che però le fa
salire anche una vampa di calore lungo tutto il corpo, sino a
concentrarsi sulle sue guance in un rossore che non riesce ad evitare.
Quando si gira e se lo trova davanti, con quel
sorrisetto a metà
tra il divertito e l'ironico, le manca quasi il fiato: sembra ancora
più bello rispetto a quando lo ha visto solo cinque minuti
prima.
- Io... no... ecco... volevo un funnel cake.
Che risposta stupida! E ha pure balbettato! Non
poteva fare peggio di così per sembrargli davvero una
ragazzina!
- Avevo voglia anch'io di qualcosa di dolce.
Oddio! Deve darsi una calmata, perchè
giurerebbe che Daryl non
stia parlando del cibo, mentre la fissa con quegli occhi di un azzurro
ancora più intenso dei suoi.
- Sì, bè... allora sei
arrivato al momento giusto!
Ecco, quella è un'ottima risposta,
perchè è certa
di averlo preso in contropiede, giocando anche lei la carta del
doppiosenso.
- Bene... posso offrirtelo io, allora?
- Che cosa?
Lui sghignazza e lei capisce di aver appena fatto
una figuraccia, dando
voce a quello che sta pensando realmente, cioè che non
è
cibo quello che vorrebbe offerto da lui.
- Il funnel cake, no?
- Sì, già... ovvio. Meglio
mettersi in coda, allora.
Cerca di recuperare, sfoggiando un'aria
indifferente mentre si accoda
alla fila, però lui la mette ancora più in crisi,
perchè si piazza alle sue spalle e senza lasciare molto
spazio
tra loro due.
- Uhm... quella mi sembra di conoscerla...
Oh, cavolo! La sua bandana! Praticamente ha
iniziato ad usarla sempre! Oggi,
per esempio, l'ha usata per farsi la coda. Altre volte, invece, la
porta legata allo zaino oppure intorno al polso.
- Sì, bè, come vedi
può essere utile... e poi,
credevo avessimo raggiunto un accordo per poterla tenere, giusto?
Okay, ha trovato il coraggio di dirlo
perchè non lo sta
guardando in faccia, anche se sente il suo sguardo perforarle la
nuca... e non solo quella, perchè l'ha sentito anche
scivolare
più in basso, sul suo sedere.
La cosa, ovviamente, le sta provocando le stesse
identiche sensazioni
di quando l'ha guardata anche allo Snake, facendole desiderare cose che
nessuno degli altri ragazzi frequentati le hanno ispirato, tipo
chiudersi in una camera da letto con lui e buttare via la chiave.
- Sì, giusto, il nostro accordo.
La voce roca di Daryl le ha sfiorato l'orecchio,
come anche il suo
torace ha fatto con la sua schiena, perchè le si
è
ulteriormente avvicinato. A lei non sembra nemmeno più di
essere
in mezzo ad altre persone, come le è successo anche l'altra
volta, le sembra che ci siano soltanto loro due.
- Ciao, dimmi pure.
Solo che, invece, sono arrivati davanti alla
cassa, e c'è un
ragazzo che le sta sorridendo, mentre aspetta che lei faccia la sua
ordinazione.
- Sì, ciao. Prendiamo due funnel cake
al cioccolato.
Daryl ha fatto una cosa stranissima, ma anche
sorprendente, tanto che
è la quinta doccia gelata della giornata, ormai sta tenendo
il
conto. Una doccia gelata che però si trasforma in un calore
liquido che ha già provato, perchè è
già
stata stretta a lui.
Il braccio che le ha passato intorno alla vita,
attirandola contro di lui, quando le si è
affiancato per ordinare e tendere dieci dollari al ragazzo, le ha
davvero scatenato un fuoco dentro.
Quell'uomo le fa un effetto pazzesco, se ne rende
pienamente conto, ma
non ci può fare nulla perchè la sua testa sembra
spegnersi in sua presenza, lasciando vivo solo un'istinto che la guida
verso di lui.
Se esiste un Dio, ecco, Daryl pensa che in quel
momento dovrebbe
fulminarlo per i pensieri che quella ragazzina gli sta ispirando. E'
con uno sforzo disumano che riesce a risollevare lo sguardo sulla sua
nuca, distogliendolo dal suo sedere, che fasciato dentro a quel
semplice vestitino a fiori, sembra dirgli che sta solo aspettando di
essere afferrato dalle sue mani.
Per cercare di non riportare lo sguardo
giù, cerca qualcosa per distrarsi, ed è
così che nota come sia proprio la sua bandana a legarle i
capelli. E la cosa lo distrae
dal suo sedere, peccato però che gli abbia provocato una
semi-erezione tanto
è il piacere di aver scoperto che lei la sta addirittura
usando, quando ha pensato invece che l'avesse già
abbandonata da qualche parte.
Dio, è proprio un pervertito senza
speranza! Con lei si eccita pure per una cosa del genere!
- Uhm... quella mi sembra di conoscerla...
Non ce l'ha fatta, si è fatto
più vicino e si è
chinato su di lei con la scusa di dirgli che se ne è
accorto,
quando in realtà ha
solo voglia di risentire il profumo della sua pelle. Altro che funnel
cake, quello è davvero il profumo più dolce che
abbia mai sentito.
- Sì, bè, come vedi può essere
utile... e poi,
credevo avessimo raggiunto un accordo per poterla tenere, giusto?
- Sì, giusto, il nostro accordo.
Okay,
ora ha un'erezione piena intrappolata nei jeans, a ricordargli
dolorosamente che sì, loro due hanno raggiunto un accordo e
che
adesso vorrebbe tanto metterlo in pratica. Potrebbe
trascinarla via dalla fiera, prendere la moto, portarla a casa sua e
baciarla sino a lasciarli tutti e due senza fiato.
Solo baciarla? Vorrebbe fare molto, molto di
più in realtà e non
sarebbe solo sesso, perchè in quei tre mesi ha continuato a
pensare a lei in una maniera che non gli era mai successo con
nessun'altra
prima d'ora.
- Ciao, dimmi pure.
Ehi, perchè quel tizio è
così gentile con lei?
Forse non ha capito bene che è ... con lui! Okay, alla lista
può aggiungere anche possessivo, oltre che pervertito,
perchè ha appena scoperto di non tollerare che qualcuno
possa
guardarla come sta facendo quel tipo se c'è anche lui
presente.
Così le si mette di fianco, passandole un braccio intorno
alla
vita e stringendosela addosso, mentre allunga dieci dollari.
- Sì, ciao. Prendiamo due funnel cake al cioccolato.
Ci aveva visto giusto, perchè lo
sguardo del tizio è
cambiato subito non appena ha capito che non era lì da sola.
- Okay, fanno otto dollari e novanta.
Lui prende il resto, mentre a lei serve i due
dolci.
- Grazie, ciao.
- Prego, arrivederci.
Daryl Apprezza che il tipo abbia mantenuto un
atteggiamento distaccato nel salutarla,
vuol dire che il messaggio gli è arrivato forte e chiaro.
- Ecco il tuo... e a proposito: se non mi piacesse
il cioccolato?
Hanno ripreso a camminare in mezzo alle altre
persone, ognuno pronto ad
addentare il proprio dolce. Per un attimo la fissa, perdendosi di nuovo
in quegli occhi che hanno il potere di ridurgli il cervello in
poltiglia.
- Il cioccolato piace a tutti, anche alle
ragazzine.
Okay, il fatto di continuare ad ironizzare sulla
sua età,
è un modo per ricordarsi che lei lo è
effettivamente! Ha
diciannove anni, praticamente la metà dei suoi. E
avrà
anche la metà della sua esperienza, probabilmente anche
meno...
anzi, magari non ne ha proprio nessuna, perchè tutto
quell'arrossire è convinto che contenga una buona dose di
innocenza in fatto di rapporti con l'altro sesso. Deve darsi una
calmata, perciò, perchè è tornato a
fantasticare
su qualcosa che non deve inseguire.
- Te lo spiaccicherei in faccia se non avessi
troppo rispetto per il cibo...
Lui ride davanti a quell'espressione stizzita che
sfoggia ora,
facendola arrabbiare ancora di più, tanto che allunga il
passo
forse nel tentativo di seminarlo.
- Sei troppo permalosa, raga...
- Se mi chiami ancora una volta ragazzina, giuro
che lo faccio!
Si è voltata di colpo, impugnando il
dolce proprio come se fosse pronta a tirarglielo in faccia.
Perchè deve sembrargli così
dannatamente bella e unica?
E' fregato, fregato, fregato... FREGATO! Perchè non ce la
fa,
non gli importa se sia giusto o sbagliato, sa solo che ha perso la
battaglia contro se stesso e sta per baciarla in mezzo a tutta quella
gente.
Beth è lì, gli basta
allungare un braccio per attirarla
vicina e fare così il primo passo verso quello che, non ha
più dubbi, sarà il suo nuovo futuro.
"Sta per baciarmi, qui, davanti a tutti!"
E' il pensiero che le attraversa la mente come un
lampo, nel momento
stesso in cui Daryl la attira contro di lui, negli occhi un'espressione
che le fa sciogliere tutto quello che può essere sciolto
dentro
di lei: nervi, ossa, cuore e mente.
E non appena la bocca di Daryl si posa sulla sua,
chiude
involontariamente gli occhi, abbandonandosi al senso di meraviglia che
accompagna la più sconvolgente esplosione di emozioni che
abbia
mai provato in vita sua.
Travolgente, unico, sensanzionale.
Questi sono gli aggettivi che le vagano nella
mente mentre si rende
conto che quello di Daryl è il bacio consapevole, quasi
famelico, di un uomo che la desidera sul serio, qualcosa che fa
impallidire il ricordo di tutti gli altri baci ricevuti da ragazzi di
cui non le importava davvero molto, ora se ne rende pienamente conto.
La spinta con cui la lingua di Daryl ha cercato
l'accesso alla sua
bocca all'inizio, è stata quasi brutale, ma le ha strappato
un
lungo brivido di eccitazione, tanto che lei gli si è
appoggiata
contro in cerca di sostegno, sopraffatta dalla potenza di quello che
sta avvenendo tra di loro. Nemmeno nel suo fantasticare ha immaginato
che baciarlo sarebbe potuto essere davvero così travolgente,
tutti i suoi sensi sono andati letteralmente in tilt.
E mentre quel bacio diventa sempre più
intenso e profondo, c'è una sola parola che le rimbalza in
testa.
Pazza.
Sì, deve essere impazzita,
perchè Daryl è a tutti
gli effetti un perfetto estraneo, eppure sente lo stesso che lui
è quello giusto, è la persona con cui
costruirà il
suo nuovo futuro.
*Note
Autrice - Che aveva voglia di vederli per una volta davvero subito
felici!*
Ecco,
l'ho detto, li volevo vedere felici! XD
Di solito (nelle molte storie che ho letto su di
loro) si baciano tra un'orda di zombie pronti a mangiarseli vivi
(oppure non si baciano affatto perchè Beth muore prima
- sigh!), così per una volta li ho immaginati in
mezzo a persone normali! XD
Ora che sapete come è finito il
capitolo, immaginerete che l'epilogo racconterà un
pò di loro due alle prese come... coppia! Il giusto finale
che concluderà questa parentesi leggera.
A presto.
Serena
|