Inizio
-Chris, mi spieghi che cosa ci
facciamo qui? Questo posto fa schifo!- chiese Chef, mentre si guardava
intorno e seguiva l’altro.
Lui e il noto conduttore Chris McLean si trovavano in un piccolo
villaggio, composto da appena un centinaio di casette in legno che
cadono a pezzi. Intorno a loro, il silenzio più totale e solo
una nebbiolina spaventosamente nera alloggia in quel posto abbandonato
da Dio e a se stesso.
Al conduttore non interessano quelle piccole case, anche se sembrano
l’ambientazione ideale per una stagione del suo reality... okay,
a lui interessavano eccome ma in quel momento il suo obiettivo
principale
era…
-Quello. Siamo qui per quello- rispose il conduttore, fermandosi e indicando un punto di fronte a loro.
Chef volse lo sguardo verso la direzione dall’altro indicata e
rimase a bocca aperta: un maestoso castello, munito di fossato e ponte
levatoio, si ergeva su una piccola collina. Era gigantesco e
bellissimo, peccato per quell’aura oscura e pregna di
malvagità che lo circondava e da cui sembrava avere origine
anche quella misteriosa
nebbiolina.
Senza che il cuoco se ne accorgesse, Chris aveva ripreso a camminare
verso l’edificio, percorrendo la strada cosparsa di sabbia e di
terra rossa. Avanzava tranquillo come se conoscesse già
quel luogo ed era cosi, infatti…
-Chef! Chef! Dov’è
finito quell’incompetente?- chiamava un adirato Chris McLean,
vagando per la sua gigantesca villa.
Era appena uscito dalla sua Jacuzzi e
cercava il collega perché quest’ultimo aveva avuto la
brillante idea di nascondergli il suo prezioso gel per capelli,
nonostante sapesse che era una cosa che lo faceva impazzire.
Arrivato in cucina, trovò la
tanto agognata boccetta, nascosta dietro alla tazza con sopra disegnato
il suo volto. Ma la sua attenzione fu catturata da uno strano biglietto
bianco che era proprio sotto la boccetta. Incuriosito, lo prese e lesse:
Questo biglietto
può essere attivato solo da chi si rivelerà, essere il
Prescelto dalle tenebre e successore del grande dio Erebo.
-Erebo? Chi è... – Chris McLean non poté terminare
la sua frase che il biglietto diventò nero e compari un tunnel
magico color rosa che lo teletrasportò da un’altra
parte.
-Chris, ti ho sentito chiamarmi. Che
cosa…?- entrò in quel momento Chef, guardandosi intorno e
non vedendo nessuno – Oh, cavolo- aggiunse, quando notò il
biglietto a terra e completamente bianco.
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