My
only salvation...
Light Yagami, geloso? Incredibile... anzi no, impossibile! La gelosia
è un sentimento che, fortunatamente, non avevo mai avuto
modo di provare. Un sentimento fin troppo umano... Ed io da tempo era
divenuto superiore a loro, non ero più in grado di provare
simili emozioni come l'affetto, la gelosia o... l'amore. Ero fermamente
convinto di tutto ciò fino a pochi attimi prima che il
cellulare che Misa mi aveva dato, in modo che mantenessimo contatto
senza alcun problema, squillasse, espandendo nel silenzio della mia
camera un insopportabile suono, troppo allegro per i miei gusti. Dopo
aver letto sul display che si trattava di un messaggio da parte di Misa
in un primo momento rimasi tentato dall'idea di non vedere nemmeno
ciò che mi aveva scritto, ma una vocina dentro di me mi
imponeva di fare l'esatto contario e io non potei fare a meno di
ascoltarla: grave errore. Cosa era? Cos'era quell'insolita e alquanto
fastidiosa sensazione che provavo alla bocca dello stomaco? Cos'era
quella rabbia improvvisa che sentivo ribollirmi dentro? Strinsi forte
nel palmo della mano il cellulare, sbottando un "tsk" indignato. Che
diavolo significava quel dannato messaggio?
"Sono
con Ryuga, vicino all'università! Scusa per il ritardo,
sarò a casa tua a momenti!"
Rilessi
ancora una volta il messaggio, poi preso da un impeto di rabbia gettai
l'oggetto sul mio letto e se il suo percorso non fosse stato interrotto
dal corpo di Ryuk sarebbe di certo finito per terra, facendo una brutta
fine. Digrignai i denti, tentando con tutte le forze di capire il
motivo di quella rabbia improvvisa e di conseguenza calmarmi. Stavo
perdendo la testa! Per... una scemenza poi!
Misa
era una scemenza?
Scossi
violentemente la testa, imponendo alla mia mente di tornare lucida.
Infondo a me che cosa importava se lei passava del tempo con Ryuzaki?
Che cosa mi importava di lei? L'avevo sempre e solo usata ed illusa,
perchè avrei dovuto agire diversamente? Per colpa di quella
stupida sensazione che avevo provato poco prima? Mi poggiai una mano
sulla fronte. Lei mi serviva soltanto. Appena ne avessi avuto
l'occasione non avrei esitato oltre per togliermela di torno. Eppure
non lo avevo fatto ancora. Non ci ero riuscito. Era difficile
ammetterlo, ma per quanto mi sforzassi di odiarla fallivo miseramente.
Forse era proprio per quel motivo che la mia mano stava afferrando il
cappotto senza che la mia testa gli ordinasse di farlo? Che diamine!
Basta, dovevo raggiungerla immediatamente. Ne andava del mio
autocontrollo.
***
-Dove
stiamo andando, Light?-
Le parole di
Ryuk mi arrivarono così deboli alle orecchie che a stento lo
sentii. La mia mente era occupata da ben altro. Merda! Mi dava
fastidio! Mi dava terribilmente fastidio che Misa trascorresse il suo
tempo libero con Ryuzaki piuttosto che con me. Succedeva davvero troppo
spesso ormai... Ed era una cosa che mi faceva saltare i nervi.
-Light?-
-Perchè
non vai a farti un giro, Ryuk?- sbottai, irritato. Quel dannato
Shinigami non capiva mai quando era il momento di lasciarmi in pace.
-Sai che non
posso allontanarmi da te-
Giusto.
-Allora sta
zitto-
Non provavo
alcun sentimento per lei(?). Ma restava il fatto che lei era mia. Mia e
di nessun altro.
***
Eccoli. Seduti sulla panchina dove Ryuzaki era solito leggere un libro.
Fu un attimo e Misa si accorse di me. Fino all'ultimo ero stato
combattuto dal girare i tacchi e tornare a casa, ma il mio corpo
continuava a muoversi senza che io gli ordinassi di farlo.
-Light!-
esclamò sorpresa ma con quella sua solita allegria che
spesso mi dava solo sui nervi. Prima che qualsiasi altro pensiero mi si
formulasse nella testa il mio sguardo si posò su Ryuzaki. Mi
morsi il labbro inferiore cercando di reprimere una nuova ondata di
rabbia che sentivo ribollirmi nelle vene. Respirai a fondo, riprendendo
finalmente il controllo del mio corpo e riuscendo a sorridere a
Ryuzaki. Falso... ipocrita: un magnifico attore, pensai divertito.
-Ciao Ryuga.
Ho ricevuto il messaggio di Misa. Era da tanto che non ci vedavamo
così ho deciso di venire.-
Lui rispose
con un leggero sorriso ed un cenno del capo, mentre se ne stava seduto
sulla panchina in quella sua insolita postura. Gettai un'occhiata a
Misa: perchè non mi era corsa incontro abbracciandomi?
Perchè continuava a rivolgere il proprio sguardo sorridente
a Ryuzaki? Che diamine succedeva?
-Scusami,
Light! Stavo venendo a casa tua ma ho incontrato Ryuga. Ci siamo messi
a parlare e... è davvero troppo forte!- disse, scoppiando in
una delle sue solite risate cristalline.
-E' colpa
mia, Light-proferì Ryuzaki, parlando per la prima volta-Come
al solito parlo troppo...-concluse, sorridendole.
Dannazione.
Lo faceva apposta? Sapeva forse quanto tutto quello mi desse fastidio?
Lei era mia, mia e basta! Le afferrai il braccio, facendo in modo che
si alzasse.
-Non
importa. Scusaci ora, Ryuga, io e Misa dobbiamo andare-
Ci
allontanammo mentre lei sventolava allegramente la mano per salutarlo.
Sperai con tutto me stesso di non essere sembrato strano... ma i dubbi
mi riempivano la testa.
***
-Light,
ma dove stiamo andando??-
-Oggi
è di pessimo umore, meglio se non gli chiedi
nulla-ridacchiò Ryuk. Se ne avessi avuto le
facoltà gli avrei volentieri mollato un pugno.
-A casa mia-
-Guarda che
so dove abiti, non c'è bisogno che mi tiri così.
Mi fai anche male!-
Diminuii
l'andatura e le lasciai la mano.
-Come mai
Light-kun è così nervoso oggi?-
-Che ci
facevi con Ryuzaki?-
Quella
domanda così a bruciapelo sconvolse più me che
lei. Misa mi fissò sbalordita per qualche attimo, poi la sua
espressione si fece strana, sembrava ci fosse scritto "vittoria" sulla
sua fronte a caratteri cubitali.
-Light-kun
è geloso!!-
-Non dire
assurdità!-sbottai, voltandomi dal lato opposto, mentre un
fastidioso bruciore mi saliva alle gote.
-Tranquillo,
Light! Abbiamo solo parlato! E poi ci siamo incontrati per caso!
Comunque è davvero simpatico! Non è antipatico
come te!- disse lei con espressione furbetta, intenta a strapparmi un
sorriso, ma fu inutile. Quella frase mi diede un fastidio
inimmaginabile.
-Andiamo-
La sentii
sussultare.
-Misa
scherzava, Light-kun!-
E anche se
non potevo vederla ero certo che le si fossero inumiditi gli occhi. Un
sorriso soddisfatto mi apparve sul viso, a sua insaputa. Almeno stava
pagando di quello che mi aveva fatto quel pomeriggio; eppure una vocina
dentro di me continuava a gridarmi: bastardo!
***
-I tuoi non
ci sono?-
Posai il
cappotto dove lo avevo preso un'oretta prima, senza risponderle.
-Uff! Se
ogni tanto mi degnassi di qualche attenzione non mi dispiacerebbe sai?-
-Misa...-
Trasalì
quando udì il mio sussurro.
-Sì?-
Dovevo
chiederglielo. Dovevo saperlo o sarei uscito fuori di testa. Dovevo
sapere ciò che provava. Con il cuore in gola mi voltai verso
di lei, fissando il pavimento.
-Ti... ti
sei innamorata di Ryuzaki, vero?-
Attimi di
silenzio, che non facevano altro che aumentare il mio imbarazzo,
riempirono la stanza. Lei mi fissò, sgranando gli occhi.
-C-che?-
-Hai capito
benissimo. Oramai capita sempre più spesso che passi del
tempo con lui, inventandoti sempre nuove scuse per star lontana da me.
Se hai deciso di lasciar perdere tutto meglio se...!- mi bloccai,
rendendomi conto di quello che avevo appena detto. Mi sedetti
stancamente sul materasso, sospirando. Che idiota... una scenata di
gelosia di prima categoria. Io? Non credevo ancora possibile tutto
quello che stava succedendo.
-Light-kun...-sussurrò
ponendosi di fronte a me, ma io non alzai lo sguardo. Allora mi
posò una mano sulla guancia, facendomi rabbrividire.
-Light-kun..-ripetè
lei. Possibile che non riuscisse a trovare le parole per dirmi che era
tutto vero? D'un tratto sentii la sua mano salire su fino ad
accarezzarmi i capelli, con un movimento dolce e lento che non potei
fare a meno di rilassarmi sotto il suo tocco gentile. La vidi
inginocchiarsi davanti a me, mentre la sua mano vagava ancora tra i
miei capelli. Si sporse verso di me e mi abbracciò,
stringendomi quanto più il suo esile corpo le permetteva.
Cercai di resistere ma fu tutto inutile, poco dopo anche le mie braccia
la circondarono.
-Non potrei
mai tradire il mio Kira... Misa lo ama più di qualsiasi
altra cosa o essere esistente su questa terra. Ops! Ora che ci penso
una persona che Misa ama di più c'è! Il mio
Light-kun!!- esclamò stringendomi ancor di più.
Possibile
che mi amasse così tanto? In modo tanto incondizionato per
giunta! Perchè me? Cosa avevo da farla innamorare a tal
punto? Mi resi conto di non averci mai pensato prima, troppo preso
dalla mia dannata sete di giustizia. Mi scostai da lei, afferrandole i
polsi.
-Misa,
ripetilo.-
Volevo
sentirlo.... ancora e ancora e ancora.
-Ti amo, ti
amo, ti amo..!-
Le sorrisi.
Il primo vero sorriso che le rivolsi da quando ci eravamo conosciuti.
-Misa Misa
è felicissima!-
Ma io sapevo
che c'era qualcosa che avrebbe reso Misa Misa ancora più
felice. Mi sedetti meglio sul letto, in modo che lei potesse salirmi
sopra a cavalcioni.
-Light-kun?-
mi lanciò un'occhiata allibita. Ma non le diedi il tempo di
far nulla: avvicinai il capo al suo e le sussurrai all'orecchio:
-Ti voglio-
Le afferrai
nuovamente i polsi, forzandoli leggermente verso il basso in modo che
si sdraiasse, stavolta io sopra. Per la prima volta mi resi conto di
quanto fosse bella in realtà. Quello sguardo solare e dolce
era perennemente riservato a me...
-Mi spiace,
Light... Io io credevo di darti noie.. ecco perchè cercavo
di starti lontana quanto più mi era possibile... Voglio
stare con te... non importa se non mi ami... voglio esserti utile
finchè ne ho la possibilità...-
Ecco
spiegato il motivo...
Guardando
quegli occhi tristi non resistetti oltre e mi ritrovai a baciarla.
-Misa...- la
chiamai con un sussurro rauco, a causa del fiato che mi mancava. Le
mugugnò solo qualcosa di poco chiaro, facendomi sorridere.
Era sconvolta, ma mai quanto lo ero io. E fu proprio in quella
confusione totale che tutto mi fu chiaro. Lei era parte di me come io
lo ero di lei. Ci appartenavamo e non avremmo mai potuto fare a meno
l'una dell'altro. Io l'amavo... Non mi era ancora chiaro di che amore
si trattasse ma sta di fatto che la volevo con me e che sapevo che non
ne avrei potuto fare a meno. Era una cosa incondizionata. Era nata
così... e così sarebbe finita.
-Ti amo...-
Ora lo so...
Lei è la mia ancora di salvezza.
Ehm...
non chiedetemi da dove sia uscita fuori una cosa così senza
senso... Tutta colpa di un sogno. Spero mi farete felice almeno con un
commentino...
Mi
scuso per eventuali errori di ortografia e quant'altro e per i
personaggi terribilmente OOC. Ma è la prima fict su Death
Note e temo sia l'ultima... ma chi può dirlo!
Baci
e grazie in anticipo..
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