Tutta colpa della biblioteca

di Fandomsaremyfamily
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Faceva male… Cosa? No, non il braccio, beh si, anche quello: quella sadica della Chips gli aveva ingessato il braccio alla babbana, per fargli capire che non si possono scendere le scale scivolando sul corrimano senza prima aver fatto un incantesimo di equilibrio. Ma come avrebbe potuto saperlo? Essendo un Wesley era cresciuto in mezzo a oggetti babbani, ma non era mica un esperto!                            
Invece lei si che era un’esperta: era una Nata babbana, ma era la strega più brava del suo anno, e probabilmente non solo del suo.                                          
E lui la amava, era questo che gli faceva male.
Perchè, vi chiederete voi…
1. Lei non lo considerava.
2. Lui era un Malandrino e lei odiava i malandrini.
3. Suo fratello minore si era appena reso conto di provare qualcosa per lei.
Quindi poteva solo sperare di riuscire a dimenticarla prima che George se ne accorgesse.
-Ehi Fred! Che ci fai in biblioteca?-
Che stupido che era stato: sedersi vicino alla finestra negli orari in cui era il turno di suo fratello per volare sulla scopa era il modo migliore per farsi beccare.
-Ehm… Studio…-
-Fred? Sei tu? Sicuro di star bene? In effetti ti vedo un po’ pallido…-
-Ma che dici! Sono qua in missione di scherzo!-
-Ah si?! E quando avremmo deciso di farlo, questo scherzo?-
-Beh, si, in effetti non l’avevamo deciso, ma sai com’è, ho bisogno della mia dose quotidiana di risate.-
-Adesso si che ti riconosco, fratello!-
Meno male, se l’era bevuta! La verità era che l’unico momento in cui Hermione era sola era quando studiava (Harry e Ron non osavano entrare in biblioteca) ed era anche l’unico momento in cui Fred poteva guardarla senza che nessuno lo vedesse: in riflessi dorati dei suoi capelli sotto il sole, la delicatezza con la quale sfogliava i libri, l’impazienza con cui si legava la sua chioma ribelle quando le dava fastidio…                               
Lo faceva impazzire.
Parlando con George non si era accorto che la ragazza si era alzata e si era avvicinata al suo tavolo. Quando Fred distolse lo sguardo dalla finestra si ritrovò perso in due bellissimi occhi color nocciola.
-Perdonami Weasley, ma avrei bisogno di quel libro su cui stai sbavando.- disse Hermione con un sorriso divertito.
-Beh, stai sicura che non è la Pince che mi fa questo effetto..- replicò Fred riprendendosi dallo stato comatoso in cui era caduto.
- Sei un idiota, Fred Weasley…- disse con falso disappunto.
-E tu sei bellissima.-
-Prova solo a ripeterlo e…- lo minacciò.
-Sei bellissima, sei bellissima, sei bellissima, sei bellissima, sei belli…-
Venne interrotto da un paio di morbide labbra premute sulle sue e da una mano delicata che veniva affondata nei suoi capelli.
Ok, o era in Paradiso o Hermione lo stava baciando.
La faccenda stava iniziando a farsi interessante, quando…
-Le dimostrazioni pubbliche di affetto non sono permesse!-
Fred guardò timoroso Hermione, aspettandosi una sfuriata sulla sua immaturità, ma vide solo un sorriso sempre più grande farsi strada sul viso della ragazza.
-Ci scusi Madama Pince, ma al vero amore non si comanda.-
La guardò, incredulo.
-Beh, io direi che il vero amore può spostarsi in una parte più appartata del castello ad approfondire meglio la questione…-
Perché in fondo, oltre alla sua (a sentire Fred) straordinaria bellezza, quello che aveva fatto innamorare lo studente più scapestrato della scuola della studentessa più diligente era l’ancor più straordinaria capacità di stupirlo.
Tutte le volte sempre di più.   




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