Anniversario

di Wladimir
(/viewuser.php?uid=843699)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Qui, accanto a me, seduto sulla tua poltrona davanti al Televisore, giochi alla Playstation

Ogni tanto mi guardi e sorridi. Oggi… ricorre il mostro anniversario, sono tre anni che stiamo insieme… tre anni… ci pensi. Eppure sembra … ieri. Ti ricordi eravamo in ritiro con la
Nazionale Italiana Giovanile di Atletica leggera e noi della velocità ci avevano messo insieme. Mattia e Nichy insieme, e noi due nella camera accanto. E’ stato un amore a prima vista. La prima sera tu sei venuto al mio lettino e hai cominciato a giocare facendomi il solletico e quando la tua mano è andata lì mi hai trovato duro, e quando io ho toccato te ho trovato un pezzo di ferro, e di lì il passo è stato breve. La seconda sera siamo passati dallo scritto all’orale. E la terza ed ultima sera ti ho donato la mia verginità, l’ho voluto proprio io, desideravo essere tuo. E dal quel momento sono passati tre anni e noi stiamo ancora insieme.Oggi il mostro amore, credo sia veramente una cosa grande. Abbiamo vissuto questi tre anni uniti saldamente nel bene e nel male e ora da qualche tempo viviamo insieme. Ci siamo regalati reciprocamente amore. Oggi tu sei la luce dei miei occhi: il nostro amore cresce come una piantina sotto il mostro sguardo, dandoci gioie, preoccupazioni, ansietà, anche tribolazioni, cose tutte che servono a tenerci sempre vicini, a capirci, a maturarci nella vita di ogni giorno.
A dire il vero, le nostre non sono state tutte rose: abbiamo avuto anche noi i periodi di crisi, i periodi duri della vita. È capitato a me e tu mi hai compreso con vera magnanimità.
Ricordi l’incidente che ho avuto con il motorino? Le lunghe ore trascorse nella corsia dell’ospedale, la mani gelate, le gambe che non sorreggevano, gli occhi ormai senza lacrime. E poi… la lunga convalescenza e tu a giocare agli indiani con me. Tu “il grande capo” che scotennavi me, povero “viso pallido!”.

Nonostante i momenti difficili, se dovessi tornare indietro, rifarei la stessa strada fin qui percorsa, ma accanto a te. Ora avresti voluto regalarmi la Smart nuova che adoro, ma per poco, non abbiamo avuto un colpo nel sentire i prezzi… Eppure tu saresti stato pronto a indebitarti per me, per farmi felice. Ma siccome Smart doveva essere, ni hai regalato una Smart usata, e credimi per vale come dieci Smart nuove

Tienimi accanto a te, nel bene e nel male: aiutami nelle difficoltà ogni giorno. Grazie per quello che avresti voluto darmi e per quello che mi hai dato. Sei e sarai sempre tutta la mia vita, il mio ragazzo, il mio mondo.

Ti abbraccio stretto sul tuo cuore.
Wlady
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3301860