Tricky era sdraiata sul pavimento roccioso della caverna e ne osservava
le pareti, mentre dentro di lei la rabbia cresceva insieme alla
vergogna. Aveva scelto la strada sbagliata, oramai ne era totalmente
consapevole, ma il suo orgoglio non le permetteva in alcun modo di
ammetterlo. Non voleva accettarlo, ne si sarebbe scusata, mai lo
avrebbe fatto.
Ciò che però ancora di più le bruciava
era di esser stata presa in giro in quel modo, lì alla pozza
di catrame, sopratutto da quello stupido Collo Lungo. Tirò
un lungo sospiro, per poi chiudere gli occhi e ascoltare il suono del
suo respiro, cercando di calmarsi. Solo dopo diversi minuti
riuscì a recuperare la sua lucidità.
Si alzò in piedi reprimendo le poche lacrime che ancora
cercavano di uscire dai suoi occhi e lasciando che dentro di lei la
rabbia e la tristezza lasciassero il posto a un nuovo sentimento. Un
sentimento di rivalsa, di vendetta. Ma come soddisfarlo? Questo Tricky
ancora non lo sapeva. Cominciò a ripercorrere al contrario
la via che prima aveva percorso e ogni passo che muoveva verso la
direzione che aveva loro indicato Piedino, non faceva che continuare ad
alimentare sempre di più i suoi propositi.
Quel maledetto Collo Lungo! Suo padre gli aveva detto che quelle teste
piatte avevano dei cervelli molto piccoli, ma nonostante la sua
limitata intelligenza, quel cretino era così pieno di
sè perchè conosceva la via per raggiungere la
Valle Incantata, la via che la sua stupida madre Collolungo gli aveva
indicato prima di morire e ciò lo faceva sentire in diritto
di comandarli a bacchetta come un piccolo dittatore.
Improvvisamente sorrise mentre il pensiero della batosta che gli aveva
inflitto poco prima affiorava nella sua mente, alle sue lacrime e alle
sue urla isteriche quando lo aveva battuto.
"VAI PURE!!! VAI PER LA
STRADA SBAGLIATA!!! Tanto noi non ti volevamo insieme a noi!"
Tricky imitò la sua voce e questo oltre a
provocarle altre risate la incoraggiò nel proseguire e la
rincuorò. Ok aveva fatto un errore nello scegliere
la via da percorrere ma se avesse lasciato gli altri alla guida di
Piedino quell'idiota li avrebbe condotti direttamente tra le fauci di
Denti Aguzzi.
E fu proprio il ruggito di Denti Aguzzi a raggiungere improvvisamente
le sue orecchie e a farle aumentare il passo. Si
fermò solo quando si trovò a osservare da una
certa distanza la scena dell'enorme tirannosauro che cercava
faticosamente di superare la grossa roccia che Piedino, Spike, Ducky e
Petrie stavano cercando di spingere giù nella enorme pozza
d'acqua. Che piano stupido! Erano davvero convinti di avere abbastanza
forza per poter spostare la roccia e quel bestione assieme?
Improvvisamente un idea balenò nella testa di Tricky. Ma
certo! In quel modo avrebbe salvato i suoi amici...e avrebbe avuto la
sua vendetta, tutto allo stesso tempo! La piccola Tricorna sorrise
dentro di sè, un sorriso furbo con un che di maligno. Prese
una lunnga rincorsa quindi improvvisamente cominciò a
correre verso la grossa roccia urlando il suo urlo di battaglia.
"Tricky! Sei tornata!"
La voce felice e stupita di Piedino non fece che far
scaturire un ennesima risata interna nell'animo di Tricky. Imbecille di
un Collolungo! Tricky compì il suo balzo ma invece che
colpire la roccia colpì in pieno Piedino con tutta
la violenza di cui era capace. Il Collolungo sbattè
violentemente la testa contro la roccia mentre il corno della piccola
Tricorna andava a piantarsi nella sua zampa posteriore destra
aprendogli una ferita che recise un tendine (anche se questo lei non
poteva certo saperlo) proseguendo quindi verso l'osso del ginocchio. I
ruggiti di Denti Aguzzi coprirono lo "Snap" che fece la gamba di
Piedino e anche il suo urlo disperato di dolore che lanciò
nonostante lo stordimento per la forte testata data contro la roccia.
Tricky indietreggiò, fingendosi a sua volta stordita,senza
che nessuno si fosse accorto di ciò che aveva appena fatto.
La roccia vacillò ma non cadde, e senza Piedino ad aiutarli,
Spike, Ducky e Petrie non ebbero la forza di continuare a spingerla e
Denti Aguzzi, pur con grande fatica, cominciò a superarla.
Tricky si tirò in piedi e spinse da parte i tre.
"E' troppo tardi!"
urlò ai suoi amici "Dobbiamo
fuggire prima che superi la roccia!!" I tre obbedirono
cominciando a seguire Tricky.
"Scappa Piedino! Scappa!"urlò
Ducky in direzione del Collo Lungo ma Tricky la prese con la bocca
gettandosela sulla schiena, aumentando poi il passo. Piedino
cercò di alzarsi e seguirli ma la gamba improvvisamente
cedette. Sorpreso il cucciolo di Collo Lungo tentò un altra
volta e un altra ancora per poi provare disperatamente a strisciare
sulla sua pancia nonostante ogni movimento che faceva con la sua gamba
rotta gli procurava un dolore atroce.
"Aiutatemi!!! Tricky!!!
Ducky!!! Petrie!! Spike!!!" urlò terrorizzato
Piedino mentre Denti Aguzzi riusciva finalmente a superare la roccia, e
i suoi occhi andavano immediatamente a concentrarsi, famelici, sul
piccolo Collo Lungo che strisciava penosamente a terra, cercando di
muoversi e portarsi lontano da lui.
"Piedinooooooooooo!!!"
Petrie tra le lacrime tentò di volare indietro ma anche lui
venne afferrato al volo da Tricky.
"Cosa pensi di poter
fare??? Se torniamo indietro mangerà anche noi e non potremo
mai raggiungere la Valle Incantata!! Non potremo mai rivedere i nostri
genitori!!" urlò Tricky e Ducky, Petrie e Spike
la guardarono, mortificati, ma senza smettere di correre. Non avrebbero
mai potuto competere con Denti Aguzzi, sarebbero morti anche loro e i
loro genitori non li avrebbero mai più potuti
riabbracciare...ma Piedino....
Piedino guardò, atterrito, l'enorme mole di Denti Aguzzi che
lo sovrastava. I suoi occhi pieni di paura si riempirono di lacrime
appannandogli la vista. Non doveva finire così, no! Doveva
raggiungere la Valle Incantata! Sua madre glie lo aveva detto! Il Ciclo
della Vita doveva continuare!
"Mamma....m....mamma....aiutami..."singhiozzò
mentre l'enorme bocca di Denti Aguzzi calava su di lui. Ma non c'era
nessuna mamma lì ad aiutarlo. Nessuna mamma a salvarlo
stavolta. Cercò ancora una volta, penosamente, di strisciare
via ma i denti del tirannosauro azzannarono saldamente la sua coda.
Dalla bocca del piccolo Collo Lungo fuoriuscì un nuovo
straziante urlo di dolore e calde lacrime inzupparono il suo volto
mentre si agitava in singhiozzi convulsi. Il tirannosauro lo
sollevò, lentamente lasciandolo per qualche secondo a
penzolare dalle sue fauci.
"Avevi...avevi detto che
saresti stata sempre con me...hai detto...che non mi avresti mai
lasciato..." gemette Piedino mentre pendeva ad almeno
quattro metri da terra, scosso dai singulti.
Improvvisamente Denti Aguzzi spostò rapidamente la testa da
un lato per poi scagliare, voltandola ancora una volta e spalancando la
bocca, Piedino contro la parete rocciosa. L'impatto fu tremendo. Una
piccola macchia di sangue rimase disegnata sulla dura roccia mentre il
piccolo Collo Lungo cadeva riverso a terra. Probabilmente qualcos'altro
si era rotto nel suo corpo, altre ossa, e l'unica cosa che si muoveva
era la zampa anteriore sinistra che si agitava lentamente, a scatti.
Denti Aguzzi si passò la lingua sulle labbra e si
avvicinò di nuovo lentamente alla sua preda, assaporando
ogni momento. Piedino alzò di nuovo la sua testa, tirando su
con il naso. Quindi chiuse i suoi occhi e chinò il capo non
avendo il coraggio di guardare. Denti Aguzzi calò su di lui
per l'ultima volta. I suoi denti si serrarono attorno al collo di
Piedino. Il suo corpo, immobile, fu scagliato in aria e, dopo essersi
fermato per qualche secondo in aria, esso ricadde a peso morto dentro
la bocca di Denti Aguzzi. Il tirannosauro serrò le fauci e
si prese il suo tempo per sgranocchiare e masticare il suo pasto prima
di ingoiarlo.
L'unico occhio buono di Denti Aguzzi vagò dunque attorno in
cerca delle altre prede. Ma esse non c'erano più. Se ne
erano andate, lasciando indietro il più debole di loro per
procurarsi il tempo necessario per fuggire. Nel profondo della sua
anima malvagia, Denti Aguzzi quasi apprezzò quella tattica
così crudele ma efficace.
Continuarono ad avanzare tra le formazioni rocciose, attenti e
circospetti. Ogni tanto uno di loro cominciava a piangere ripetendo "Povero.....povero Piedino...."
ma Tricky gli intimava di piantarla, dato che i loro piagnistei la
distraevano. Seguirono il sole e riuscirono a tenersi fuori dalla
portata di Denti Aguzzi. Non ci fu nessuna nuvola a forma di Collo
Lungo a guidarli ma la Valle Incantata era vicina e dopo una lunga
ricerca riuscirono a intravedere la grande vallata baciata dai raggi
del sole. Un incantevole luogo dove potevano ritrovare i loro genitori.
Tricky sorrise, meravigliata. Era riuscita a trovarla!! Li aveva
condotti sani e salvi nella Valle Incantata!!!
Cominciarono a correre giù per la discesa rocciosa, felici,
perfino Ducky, Spike e Petrie, chiamando i loro genitori a gran voce.
Tutti si riunirono ai loro parenti e vi furono scene di estrema
gioia,poichè tutti credevano che i loro piccoli fossero
morti nella ricerca della Valle. Ma qualcuno non era con loro....Non ci
fu bisogno neanche di specificarlo...Nonno e Nonna Collo Lungo lo
capirono senza che ci fosse bisogno di parole. Il volti mortificati di
Ducky, Petrie e Spike quando provarono a chiederglielo furono
sufficienti.
Quella notte l'aria portò con sè per tutta la
vallata il pianto straziante dei Colli Lunghi. Ogni Collo Lungo della
Valle Incantata piangeva la perdita del loro caro e dolce Piedino. Lo
chiamavano disperatamente, quasi potessero così farlo
tornare indietro. Ma questo non era possibile, per quanto potessero
piangere, per quanto potessero disperarsi, per quanto potessero
chiamarlo. Ogni Collo Lungo portò una foglia stella,
ponendola ai piedi di una statuetta di roccia e fango alta un metro,
costruita da Ducky, Spike e Petrie con le sembianze del loro piccolo
amico. Quelle foglie stella che a Piedino piacevano tanto...Ma nemmeno
questo alleviò il loro dolore. Il loro cucciolo se ne era
andato. Per sempre.
Tricky se ne stava in disparte, guardando annoiata quel rituale
funebre, quindi aspettò di rimanere sola con la statua.
Quindi si avvicinò alle foglie stella e cominciò
a mangiarle una a una soddisfatta, lasciandone solo pochi brandelli
masticati, a terra. Quindi guardò nuovamente la statua e
sibilò verso di essa:
"Alla fine ho vinto io.
Sognavi di raggiungere la Valle Incantata ma l'unica cosa che hai
raggiunto è lo stomaco di Denti Aguzzi. Ma dopotutto chi se
ne importa di uno stupido Collo Lungo come te?"
Tirò fuori la lingua facendo una pernacchia in
direzione della statua quindi le voltò le spalle, altezzosa,
andandosene.
Il pianto dei Colli Lunghi continuò ancora, per tutta la
notte, ma nonostante il rumore Tricky si accoccolò sulla
schiena di suo padre e dormì felice e tranquilla come mai
prima di allora..
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