Il Gensaku-sha e il Manga-ka

di Scaramouch_e
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g Arrivo ai cosiddetti ‘piani alti’, ovvero dove vi è la redazione, per presentare il lavoro di Jin. Dopo essere stato annunciato dalla segretaria, entro nella calda e soffocante direzione e mi guardo intorno: c’è una calma innaturale qui dentro, e la direttrice Lilith Mashiko, il cui nome è una garanzia, sta guardando delle bozze, probabilmente anche di alcuni miei vecchi lavori.
“Mashiko-san.” mormoro, lei alza il viso: è una gran bella donna dai capelli lunghi castano scuro, gli occhi a mandorla, sono neri.
“Ren Tishobi, ho appena finito di leggere la tua storia, ed è bellissima! Secondo me ci potrebbero fare anche un anime!” esclama lei con gli occhi a cuoricino.
Io mi sento imbarazzassimo, e non so come, ma nonostante tutto sorrido.
“Mi fa piacere che le piaccia. Le posso presentare i lavori di un mangaka eccezionali?” chiedo.
“Ah, hai finalmente trovato uno di tuo gradimento?”
“Sì, per questo sono venuto io e non ho mandato la mia segretaria.”
“Era ora! Fammi vedere i disegni.”
Annuisco e tiro fuori i disegni, e lei, come avevo previsto, rimane stupita.
“Sono fantastici, Ren! Chi è?”
“Si chiama Jin Misako, si è presentato oggi. Lo sapevo che le sarebbero piaciuti Mashiko-san.”
“Smettila di chiamarmi in quel modo! Chiamami Lilith. Dopo aver trovato quest’uomo meriti tutta la mia stima; bravo Ren!”
Arrossisco. Eppure mi avevano detto che era una persona assolutamente antipatica e fredda. Rimango un po’ lì, aspettando che lei mi congedi.
“Su, vai, e non avere quel faccino sparuto. Sei così carino, Ren-chan.”
“La ringrazio.” balbetto.
Lei sorride scuotendo i capelli lisci mentre io lascio la stanza.
Il ristorante che ho prenotato per me e la mia amica è un italiano, ed è anche molto famoso a Tokyo. Entriamo e immediatamente dei camerieri ci portano il menu, consigliandoci anche dei piatti.
“Spero che si mangi bene!” dice la mia amica.
“Ma si, è il migliore. Cosa vuoi?” chiedo.
Lei ordina e subito dopo anch’io.
“Come sta il tuo ragazzo?” chiedo.
La sento irrigidirsi, per poi rispondere: “Ci siamo lasciati.”
“Hanna, ma che cosa dici?” domando.
 Lei si chiama Hannaci.
“Ci siamo lasciati, Ren. Non ci sopportavamo più.”
“Mi dispiace.”
“Figurati.”
In quel momento mi blocco, vedendo venire verso di noi Jin, con ragazzo della sua età che lo tiene per la vita, sorridendo.
Li fisso livido, talmente livido che Hannaci mi guarda e mi chiede: “Ren tutto bene?”
“Voltati e guarda.” è la mia risposta.
Lei si volta e invece di stare ferma fa un grosso sorriso a Jin e al suo compagno, invitandoli a sedersi con noi. Il mio sguardo pieno di rabbia è per lei, mentre i due si siedono a tavola.

Continua...
Spero che questo capitolo abbia più successo del primo, nel fratempo ringrazio Mana per avermi fatto da beta e per aver commentato!




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