Ringrazio
anche solo chi legge.
Remake
di Lunedì Ottobre 26. Scritta sulla canzone omonima di Mina.
https://www.youtube.com/watch?v=-HjQE9TZOdI.
Un
mese dopo il Cell Game
A
presto caro, ciao…
Ciao…
Chichi
si sedette sull’erba, sentendo l’umidità
a contatto con le proprie
gambe. Si voltò ed osservò il fiume gorgogliante
davanti a sé, vide l’acqua
limpida schizzare contro le rocce creando della schiuma candida. Le
gocce di
pioggia ticchettavano sulle fronde sopra di lei e il fiumiciattolo si
gonfiava
man mano che la pioggia diventava più forte. Si
passò le mani sulle braccia
gelate, rabbrividendo. Il fiato le si condensava davanti al suo viso e
i
capelli neri le aderivano al volto umido, gocciolando.
L’acqua grondava anche
dal tetto sferico dell’edificio alle sue spalle e la pioggia
s’infiltrava nella
casa dalla cappa del camino.
Chichi
sentì gli occhi pizzicare e si deterse le labbra con la
lingua. Unì
le mani, chiuse gli occhi e abbassò la testa.
“Goku,
da lassù, ascoltami” implorò.
Starnutì, il suo naso si era arrossato
e la gola le doleva.
<
Quando
mi dicevi che saremmo rimasti per sempre insieme, io ci avevo creduto.
Avevo
davvero pensato che fosse vero, che saresti rimasto per sempre al mio
fianco.
Invece…
Quel
giorno, a quel maledetto torneo… >.
“Oggi
è lunedì ventisei ottobre. È passato
un mese dal Cell Game” sussurrò.
Riaprì gli occhi e rialzò la testa, guardando il
cielo grigio coperto da dei
nuvoloni neri. Una goccia di pioggia le finì negli occhi e
sbatté un paio di
volte le palpebre, anche le sue ciglia erano umide.
“Io
continuo a vivere, ma mi manchi tu. Gohan si comporta da uomo, ma ha
bisogno di un padre” sussurrò. Il fiume usciva
fuori dai suoi argini, creando
ondate di schiuma sempre più alte.
“Nemmeno
so come stai laggiù senza di me. Pensami se puoi”
implorò Chichi.
Le gocce di pioggia gelide le scendevano lungo la schiena, facendola
rabbrividire.
<
Ogni notte, coricata sul nostro letto, sogno quando nostro figlio mi
ha detto la verità e calde lacrime bagnano il cuscino.
Non
posso crescere un figlio da sola!
Perché
dovevi morire tu per salvare questo mondo? Perché non
Vegeta? Perché
è dovuto ricadere tutto sulle spalle del nostro piccolo
Gohan?
Non
meritavi quella fine, non sono riuscita neanche a ritrovare il tuo
corpo!
Non
posso neanche venire a piangerti… Non ho potuto seppellirti.
Pensare
che all’inizio io speravo che tu fossi ancora vivo,
che
in qualche modo fossi sopravvissuto, ma era il cuore a parlare, non la
ragione… >.
“Ti
prego, fatti sentire. Io continuerò a pregarti, amore
mio” sussurrò. Allontanò
le mani, le adagiò sulla terra molle e si diede la spinta, i
suoi vestiti
bagnati si erano sporcati di fango ed erba. Si voltò e si
diresse verso casa,
con le labbra violacee e la pelle arrossata.
<
Non riesco
a dimenticarti… Come potrei?
Quando
finirà tutto questo? Soffro e continuerò a farlo
in eterno >.
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