Un giorno da segnare sul celendario.
Quella mattina ero in ritardo come al solito. Camminavo di fretta, il cielo fosco sopra di me, quando, appena svoltato l’ angolo, notai un cambiamento: Davide si era finalmente tagliato i capelli. “Oggi” dissi una volta arrivata alla fermata dell'autobus e riferendomi al nuovo taglio di Davide “Oggi è un giorno da segnare sul calendario”. Arrivata a scuola notai un altro fatto strano: in classe eravamo insolitamente pochi, c'era da immaginarselo, era giorno di sciopero e i miei compagni di classe avevano preferito rimanere a casa.
Siccome quel giorno accaddero troppe altre cose per le quali andava segnato sul calendario, ve le elencherò senza troppi giri di parole.
_Presi la mia prima insufficienza a matematica;
_ Riuscii a farmi portare al mercato dopo la scuola;
_ Il mercato rionale non c’era;
_I miei genitori aggiunsero un altro nome alla lista dei miei possibili ragazzi;
_ Patii il freddo tutto il giorno (e io sono una ragazza calorosa);
E poi, alla sera, mentre ripensavo alla mia GIORNATA DA CALENDARIO, mentre guardavo un film sulla Rai, mentre mi godevo una TRANQUILLA serata con i miei genitori, arrivò il vero motivo per cui, per me come per tutto il mondo, quel giorno lasciò, a colpi di kalashnikov ed esplosivi, un segno non sul calendario ma SUI NOSTRI CUORI.
Alla fine, quando andai a letto, rimpiansi di aver detto quella fatidica frase, quasi fosse mia la colpa di quesa strage. Di certo non potevo sapere che la data 13 Novembre sarebbe diventata motivo di dolore e commemorazione, ma , a volte, le coincidenze, per quanto improbabili, causano atroci sensi di colpa.
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