Tu la conosci Caciotta?

di iVatussi
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Perdonate l'attesa, ci eravamo persi in casa nostra.

Capitolo 13 - Aunt-Man in the sky with diamonds

Nel gommone la puzza di ascelle sudate ed espatrio solleticava le narici di Caciotta, che si mise a starnutire provocando un maremoto.
I passeggeri erano sul punto di ribaltarsi, ma comparì uno strano individuo che si mise ad accarezzare il mare, dicendo "Me dai a zì, dopo ti vengo a prendere e ti faccio guidare la macchina nuova, ma a papá tuo non dirlo".
Subito l'acqua si distese, ed il losco figurò fece per svolazzare via, urlando: "Altra missione compiuta per Aunt-Man, l'incredibile uomo zio!!!"
Un negro dal barcone si mise a supplicare: "Aunt-Man liberaci, vogliono portarci in un posto senza vecchiette da scippare!"
"No, poi mi fregate la macchina nuova e le mandibole", concluse così Aunt-Man, scomparendo in un luccicchio di cenere di sigarette.
Intanto un vecchio con denti d'oro sentiva un certo languorino, e si avvicinò a Caciotta.
"Senti scimmia, lasciami stare!" disse lei.
"Mmm signorina buona, vecchio Nocciolina prendere pezzo."
"SCROSTATIIII!' urlò lei, e lo buttò nelle gelide acque. Si instristì e portò le sue gialle ginocchia al petto, piegando la testa.
"Mia amata..." sussurò una voce famigliare.
Caciotta, che nel mentre stava piangendo mungendo gli occhi, chiese: "chi sei? cosa vuoi?"
"Sono Maschio virgola sono qui per salvarti da questa nave alleata punto vieni con me heil Hitler fine pi esse dillo con tono ariano e mi raccomando mangia bello di nonno" .
Caciotta levò lo sguardo: vide un uomo alto, muscoloso, bello... Insomma non male per essere un negro d' Africa. "Mio salvatore!" gli disse.
"no Salvatore, io Abdul di Libia, e amazo familia" , rispose, mentre accoltellava una famiglia che si spacciava per americana, i Jefferson.
"Caciotta ma io sono qui" disse la voce di prima. Caciotta si girò e vide la personificazione del disagio, in carne ed ossa proprio li davanti a lei: un tizio infradiciato, con un foglio impregnato d' acqua in mano, un bracciolo alla caviglia e un sorriso da ebete a quarantadue denti.
"Ancora tu!!! Ma cosa vuoi! Pensavo di averti sconfitto quel glorioso dì!"
Maschio rise come se avesse detto la cosa più spiritosa del mondo, ed esclamò: "Anche io sono felice di vederti"
Caciotta con tono stizzitó disse: "Beh, qual é il piano?"
"No io il piano non lo suono."
"Intendevo, come pensi di salvarmi da qui??"
"Non preoccuparti, nonno arriverà qui con le navi tedesche, noi intanto pensiamo a divertirci"
"Siii divertimento!" urlò una voce dall'altro lato della barca. Maschio provò a vedere chi fosse, e vide ancora Valentina Nappi che aveva frainteso il tutto ed era circondata da indigeni...
"Chissà come fa a respirare" disse Maschio stupefatto.
All'improvviso il cielo si oscurò, tamburi di guerra riecheggiarono nella landa, cenere grigia cadde dal cielo... L'atmosfera si fece più cupa e l' aria più pesante. Tutti avevano un brutto presentimento.
D'un tratto si vide un battello a ebrei che si avvicinava, ed una figura goffa sulla prua si mise ad urlare: "Viva il terzo Reich!! Viva L'Ariano medio!"
"Ecco mio nonno!" disse Maschio.
"Ha ancora quel battello Volksvagen!" esclamò commosso.
"Ma non sta rallentando" mugognò Caciotta vedendo il battello sempre più vicino al suo muso DOP


 




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