Aspettando l'Arca

di G RAFFA uwetta
(/viewuser.php?uid=90941)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Imperitura oscurità

Se il cielo potesse piangerebbe le sue lacrime di luce,

nascosto dietro lo specchio dei ricordi.

Miscelerebbe l'eternità in un catino di nuvole,

ritagliando omini di carta dalle sagome informi.

Scuoterebbe il suo manto fiorito,

lasciando scivolar via i granelli di fulgida polvere.

Coglierebbe l'incauto pensiero per farlo volare libero,

a rincorrersi con le rondini d'inverno.


 

Se il cielo potesse smetterebbe di guardare,

per fuggire lontano da occhi insinceri.

Costruirebbe barriere di puro corallo,

contro inni elevati da animi corrotti.

Abbaierebbe feroce contro la stupidità del mondo,

perché ognuno è sé e tutti sono ognuno;

indistinti puntini impegnati a corrodersi,

dimentichi che non vivono per sempre.


 

Se il cielo potesse bacerebbe la luna,

per farsi poi amare dal sole;

come una puttana d'altri tempi,

che sapeva donare ciò per cui veniva pagata.

Sarebbe un diamante grezzo,

impegnato a recidere gole.

Un sovrano senza regno,

nobile e altero nell'imperitura oscurità.


 


 

Note autrice: vi invito a visitare la mia pagina per notizie, approfondimenti e curiosità https://www.facebook.com/pages/Pensieri-miei/368122016708287


 


 


 


 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3319566