Un bacio

di brattolif
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Un bacio. 
Due baci. 
Tre baci. 
Stop. 
Ferma lì. 
Lì a fissare il vuoto. 
A ricordare cosa le fosse successo. 
Quando un flashback le sfrecciò davanti gli occhi.
Era lì. 
Immobile. 
Indifesa. 
Innocente. 
Ingenua. 
Intimorita. 
Incapace di capire cosa stesse succedendo davvero. 
Non riusciva a realizzare che stesse succedendo a lei. 
Cose del genere le aveva viste solo nei film. Lette nei libri. 
Viverle in prima persona era un'altra cosa. 
Non si capacitava di ciò. 
Spogliata della sua dignità. 
Non poter difendere la propria dignità. 
La bocca. 
Le mani. 
La forza. 
La cintura. 
Le lacrime. 
Le urla. 
L'opposizione. 
La liberazione. 
La solitudine. 
La voglia di sprofondare. 
Di non essere aiutata. 
Di non essere salvata. 
La depressione. 
L'incapacità di lasciarsi andare. 
Di lasciarsi toccare. 
Di lasciarsi amare. 
Il flashback si fermò e con esso si fermò anche lei che si rivestì e se ne andò lasciando il ragazzo solo a chiedersi dove avesse sbagliato. 
Lo sbaglio non era il suo ma di qualcuno che aveva violato la sua profonda intimità.​





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