Ed eccoci alla
fine.
Strano vero?
Almeno, per me lo è
eccome.
Dopo un
mesetto, si giunge alla fine di questa avventura. Mi ha divertita e
angosciata, devo essere sincera e ancora adesso non so se la rifarei
nuovamente. Forse sì, forse no. Chi lo sa?
D'altronde,
sono imprevedibile anche per me stessa. ^^
Ma non mi
dilungo, in questo finale, vi lascio liberi. Ci rivediamo di sotto nei
ringraziamenti!
Thump. Thump. Thump.
Manigoldo rotea gli
occhi, nel sentire nuovamente la testiera del letto di Shion picchiare
contro il muro con un certo entusiasmo, e porge una tazza di
tè a Cardia, che ridacchia sardonico, sembrando parecchio
divertito dalla situazione.
« Ancora non
si sono stancati, eh? »
« Magari! Con
la scusa di “recuperare il tempo perduto” scopano
come conigli da mattina a sera. » e aggiungendo le
immaginarie virgolette mimandole con le dita, Manigoldo si butta di
peso sul divano sbuffando sonoramente. « Sto pensando di
sfondare la porta e entrare nella sua stanza armato di scopa, e
cacciarli. Sono fastidiosi dopo tutti questi giorni! »
« Nah, bro,
rilassati. » Cardia sembra quasi voler scoppiare a ridere,
nel sentire un urlo strozzato provenire da dietro il muro e la
conseguente vena pulsante sulla tempia dell’amico.
« Sono giovani. »
« Col cavolo!
Sono fastidiosi. Va bene un giorno, va bene due, ma qui siamo ai
livelli disumani! » Cardia osserva l’amico
sistemarsi meglio sul divano, improvvisamente con cipiglio sempre
più nervoso.
« Sto
iniziando a pensare che tu sia invidioso. »
l’espressione sconvolta di Manigoldo, però, pare
raccontare proprio il contrario.
« Nzamaddiu!
» lo sente esclamare, probabilmente in siciliano. «
Mi spiace sfatare le tue congetture, bro, ma io sono felice anche senta
tutta questa attività di giorno e notte. » Cardia
replica con una risatina che pare raccontarla lunga.
« Beh, dopo
tutta la fatica che abbiamo fatto… »
« Che IO ho
fatto, vuoi dire? »
«
…eddai, secondo che chi continuava a indottrinare Dohko ogni
sacrosanto giorno? » alle sue parole, Manigoldo alza le mani
in segno di resa. « Comunque, dicevo, di fatica ne abbiamo
fatta per far mettere insieme quei due zucconi. Certo che non
accorgersi di come si sospiravano addosso… bisogna essere
proprio dei grandissimi imbecilli. »
« A chi lo
dici. Shion, poi è un caso disperato. Continuava con cose
come “non gli piaccio” quando si vedeva lontano
miglia quando Dohko gli morisse dietro. » un gemito acuto
nell’altra stanza sembra quasi confermare la sua
affermazione. « Non so cosa avrei fatto, senza Alb.
» a quelle parole, Cardia inarca un sopracciglio leggermente
perplesso.
«
Già, tu non sai che da sbronzo Shion diventa
particolarmente… eccitato. » si spiega Manigoldo,
appoggiandosi allo schienale e incrociando le braccia. «
Quella sera Alb ha continuato a mettergli della vodka nel bicchiere,
goccia dopo goccia. »
« Mi chiedo
solo come tu sia riuscito a convincerlo a fare così tanto.
»
« Di me Shion
non si fida a tal punto. E poi persino Albafica si stava infastidendo
per tutta quella frustrazione sessuale che c’era tra di loro
e che girava sempre per casa. L’unica cosa preoccupante
è che Hypnos ci ha visti. Strano che non sia andato a fare
subito la spia a Shion. Probabilmente non è così
stronzo come il gemello. »
« Magari
tifava pure lui per quei due cretini, che ne sappiamo? »
Manigoldo fa spallucce, prima di tornare a rilassarsi cercando di
ignorare l’attività che si stava consumando a
pochi metri da lui. Se solo osavano ripetere l’esperienza per
una volta ancora, lo giurava, andava davvero lì dentro con
una scopa. Nell’altra stanza, però,
improvvisamente i rumori aumentano di ritmo ed intensità,
tanto da spingere Manigoldo a stringere convulsamente il bracciolo del
divano tentando di concentrarsi su altro.
« Piuttosto,
Cardia. » inizia, dopo minuti di comodo silenzio. «
Ti va di parlarmi di-. »
« No.
»
« Ma-.
»
« No, ti ho
detto. Manì, ti voglio bene, ma la cosa non ti riguarda.
» l’italiano pare parecchio infastidito, tanto che
sbuffa e incrocia le braccia al petto, anche se Cardia si dimostra poco
disposto a cedere. « Fai soffrire gli altri ma non fare in
modo che questi facciano soffrire te. » pronuncia misterioso,
improvvisamente.
« Guarda che
non è tutto perduto. »
« Secondo me
sì, e scusa se non voglio finirci invischiato più
di tanto. Sono malato di cuore, morirò presto o tardi, e non
ho niente da offrirgli. » Manigoldo vorrebbe tanto replicare,
a quella amara condizione in cui Cardia pare essersi rinchiuso, ma il
timido affacciarsi di Shion dalla sua stanza interrompe qualsiasi sua
filippica.
« Scusate.
» sussurra imbarazzato. « Non è
che… vi disturbiamo? »
I due amici sorridono
in una maniera quasi diabolica, in risposta, facendo improvvisamente
sudare freddo Shion che quasi crede di vedere due iene di fronte a
sé.
« Vuoi che ti
rispondiamo con l’elenco cronologico o alfabetico?
» ride Cardia, tornando a dare un morso alla sua mela che
aveva abbandonato.
«
Già, le vostre performance non si possono contare sulle dita
di quattro mani! » replica Manigoldo con un sorrisetto
sardonico. Shion arrossisce ancora più forte per quello
sfotto, aggrappandosi convulsamente alla porta.
« Quindi
avete sentito tutto? » chiede, la voce sull’orlo di
uno scoppio isterico. L’espressione che gli regalano gli
altri due fa intendere fin troppo, tanto che il giovane sgrana gli
occhi e chiude la porta di scatto come per paura che qualcuno gli
saltasse addosso.
Passa qualche istante,
nel quale entrambi cercano di soffocare le violente risate nel
ripensare al volto livido di Shion, salvo poi riconquistare un minimo
di compostezza.
« Ma
l’hai visto? »
« Oserei dire
che fosse adorabile! » sghignazza Cardia, tenendosi la
pancia. « Complimenti, Manigoldo, hai un cugino di tutto
rispetto. » Manigoldo ride insieme a lui, passandosi una mano
sul volto per cancellare le lacrime che si erano affacciare sugli
angoli degli occhi.
Cardia sospira,
sventolandosi con una mano e riprendendo a parlare degli esami medici
che presto avrebbe dovuto sostenere, subito dopo quelli universitari,
recuperando la loro abituale aria di cameratismo che Shion aveva
interrotto. Manigoldo, poi, non mancava mai a lamentarsi della
disgrazia in cui si era cacciato con le proprie mani, borbottando
qualcosa a proposito della sua poca cognizione.
Nel sentire di nuovo il
letto battere contro il muro, però, i suoi nervi iniziano
velocemente a cedere. Senza pensarci due volte, Manigoldo imbraccia la
scopa come fosse una mortale arma, brandendola contro la porta dietro
la quale si stava consumando il misfatto che stava iniziando ad
innervosirlo. Cardia capisce fin troppo presto cosa questi abbia in
mente, tanto che si aggrappa presto ai suoi fianchi nel pallido
tentativo di fermarlo.
« Eh no,
adesso basta! »
« Manigoldo,
placati! »
The
End
Eh. *schiva
cucchiaio*
Lo so che vi
aspettavate la lemon *schiva padella* e invece vi beccate tutto il
rated R fuori scena *schina cavoli e capra*. Bisogna essere proprio
stronzi ♥ *le passa un tavolo ad un centimetro*
Tutto sommato,
però, sono soddisfatta. Questa storia rimane comunque
un'arancione.
Ma non
divaghiamo.
Ringrazio
tutti voi che siete semplicemente passati di qui. Ringrazio
particolarmente chi ha recensito, mi avete dato una spinta per
proseguire che non immaginate.
Grazie a mery83, PokeMariZEXAL, sasuchan7, mayoko
chan,
AvalonGoddess, Hades_sama, LucySophie, MadnessInk e Sasha_98_ per aver inserito
questa piccola avventura tra le preferite/ricordate/seguite. Grazie a
chi è entrato per caso e chi consapevolmente (povere anime).
Grazie, grazie di tutto.
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