Lacrime d'argento

di DreamEater
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Lacrime d’argento

 
 

Piango lacrime d'argento,
non so come riesco, lo faccio spesso,
si perdono tra i soffi del vento
che mi fa sentire perso, terso.

Trasudo argento dalla pelle
che si consuma in questo vento lentamente,
le gocce svaniscono mentre
il corpo diventa cenere di stelle.

Ogni pensiero è lancinante e mi tagli
nelle parti più oscure della mente e mangi
la mia carne presente nei viaggi
dei pensieri che passano lentamente tra i nostri sguardi.

Adagio, l’argento consuma gli occhi
e mi placo, pensando di poterti tenere tra i miei solchi
con un bacio, mi carezzi l’anima senza che mi tocchi
e mi sdraio nudo sulla tua pelle senza tutti.

Lacrime che il cielo non vuole più,
è grigio da tempo e vuol tornare quello che fu.
Ha gli occhi chiusi, si sente da quaggiù,
il tempo si è spento; con lui i tuoi occhi blu.

Gocce d’argento e l’anima se ne accorge,
vuol tornare dalla vita, da chi gli porge
felicità nelle mani, tra nuvole sorde
e alberi che detestano l’arrivo della morte.

Seduto su un desiderio che viaggia errante
disegno percorsi mentre sono ansimante,
si danno da fare anche le parole, è importante
arrivarti al cuore per farti sentire a me stante.

L’argento brucia, è logorante
come la vita che mi uccide, ed è pesante
in questo clima dove il nulla mi attende,
mentre aspetto te, nel letto, perenne
.


-DreamEater




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