È una lacrima salata, quella che scivola lenta sulla guancia destra del tuo volto.
È colma di amarezza e delusione, di tristezza e mero timore.
È destinata a scorrere, a sbiadire come tutte quante quelle versate...
Almeno in apparenza.
Ne restano sempre le taglienti schegge di dolore - l'essenza di disperazione.
Quanto fa male...
Sospiri affranta, un attimo; le dita tra i capelli lunghi.
Il vuoto è riempito dai singhiozzi - dai tuoi singhiozzi - e il corpo trema. Ancora una volta.
Non ne puoi più, preghi, supplichi Dio di aiutarti. Tanto. Eppure non accade nulla.
Soltanto pensandoci, ti senti peggio, capita che ti ronzi il desiderio di sparire.
Muori dalla voglia di urlare il silenzio che ti porti dentro, che graffia con artigli la tua anima, che scava tra le viscere...
Eppure non riesci a percepire nemmeno un flebile suono.
Sei sola, non sai come reagire, come affrontare a testa alta ogni turbamento, come poter fare a meno di abbandonarti ad un pianto desolato. Ogni volta.
Gli occhi ancora rossi e gonfi. Stanchi.
Manca la forza, sfumano la gioia, la speranza, il sorriso...
Un'altra lacrima. Una sola goccia contiene tanta, troppa rassegnazione e tu non te ne capaciti.
Ti copri il viso.
Come hai fatto a ridurti in questo stato? Come hai fatto, davvero?
Chi è stato?
Ti senti un fallimento. E inutile, molto inutile. Forse anche tutte quelle lacrime amare lo sono, eppure non smettono di colare.
Fa male.
È un dolore atroce. Forse. Per te sì.
Si può odiare all'infinito, si può soffrire molto, ci si può voler male in continuazione.
Eppure dicono che non si debba piangere: passano la rabbia, la delusione, il dolore del cuore, e infine tutto. Tutto quanto. Tutto passa e vola via, lontano lontano.
Chissà se andrà meglio poi, chissà se la vita ti ricompensa oppure no - chissà...
Chiudi gli occhi.
Cerca di stare tranquilla. Cerca di star bene.
Una goccia limpida.
♡ ♡ ♡
Non ho niente da dire. La breve storia si commenta da sé dal mio punto di vista. Spero che non abbia scritto un aborto.
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