“Nessuno
è totalmente bianco.”
Io avrei voluto
continuare a credere
che era giusto, che era corretto, che era la soluzione, ma... non me
lo hai lasciato fare.
“Nessuno lo
è?”
Per un istante
folle, per un istante
che mi ha fermato il cuore ho creduto... ho sperato che fosse giusto,
che tu lo avessi capito che era l'unica soluzione.
“Nessuno.”
Irrazionalmente
speravo che
rimanessi con noi, con noi, perchè è questo il
tuo
posto, è il mondo il tuo posto, l'hai deciso tu di essere
uno
di noi... ci hai scelti come compagni, e dovresti essere qui,
dovremmo essere tutti qui, dannazione, ma nessuno sembra vederlo!
“Lui... lo
era?”
Nessuno
compromesso. È
triste, è amaro... lo sappiamo tutti che non è
giusto,
che non è corretto; lo sanno il dio accidentale e il suo
miracolo, lo sa il re dei re, lo sa il mio cuore adesso che mi hai
costretto a tenere gli occhi aperti. Nessun compromesso.
E sei morto come
muore una persona
comune, sei morto come gli assassini e come i soldati, come gli
innocenti, senza lamentartene.
Tu che hai sempre
vissuto tra
l'essere un assassino e l'essere il più innocente, quanto di
più bianco io conosca – nessuno lo è
totalmente,
nessuno.
“No, non lo
era.”
Tu che hai
ammazzato tante di quelle
volte, ma hai ammazzato solo cani, solo rifiuti, ci credevi nel resto
delle persone. Via, sei scomparso adesso, sei un ricordo, sei una
macchia rossa sulla neve che somiglia a una farfalla, alla testa
spaccata di un cane, ad un fiore, ai resti di un uomo ucciso come gli
altri.
“Lo era comunque
più di noi.”
Ognuno
è al suo posto. Tu non
esisti più, e se anche qualcuno ti vuole credere in un altro
posto, in un altro universo, la verità è che nel
mondo
degli uomini, nella mia prospettiva umana, tu non sei più.
Il dio
è al suo posto, via
dal nostro pianeta umano. L'ultimo compromesso, è stato
uccidere un amico.
Il re che ha
sacrificato i suoi
servitori ricostruisce la splendente civiltà, la ricopre
d'oro
ma non copre con lo stesso oro e con la gratitudine ignorante il
vuoto che vuole dentro di sé – sarà
memoria per
sempre, del suo potere usato per spezzare vite. L'ultimo compromesso,
per lui è sapere di non essere il re dei re, ma solo un uomo
che cerca di riparare i suoi errori.
E chi credeva di
essere bianco, di
essere giusto, di essere corretto? Vivrà falsamente, come ha
sempre fatto, credendo nell'utopia fondata sui cadaveri, cadaveri che
diventano già dai contorni sfumati, nessun vuoto, nulla
interrompe la vita del giusto. L'ultimo compromesso. Per la
giustizia, amico mio, lo sai anche tu che era l'unica soluzione
giusta, vero? Lo sapevi anche tu.
“Allora nessuno
è mai stato
totalmente bianco.”
Nessun compromesso
sulla tua
memoria. Lo so, lo vedo. Il tuo posto non era qui, il tuo posto non
è
da nessuna parte, il tuo posto è esattamente dove sei
adesso.
Giustizia che trionfa nel misero annullamento del suo difensore, uomo
come gli altri, ucciso come gli altri per l'utopia di chi
crederà
di essere bianco.
“No.
Nessuno...”
Avrei voluto che
non fossi tu, in
quella frazione di secondo, ho desiderato con tutto me stesso che
cambiassi idea, che ti rifiutassi di provare i tuoi sentimenti, che
gettassi al vento i tuoi valori, che dimenticassi il tuo codice.
Avrei voluto che non fossi tu, per un istante solo, e saresti ancora
qui. Avrei voluto... e la memoria è ancora un po'
più
amara, perchè è proprio te che abbiamo ucciso,
sei
davvero tu che non esisti più, così come non
esiste più
ormai quell'ultimo ritratto della tua faccia che segnava la tua
tomba.
“...
Nessuno lo sarà mai.”
La memoria
è un po' più
fredda, dev'esserlo necessariamente per calmarsi, perchè lo
hai scelto tu il tuo ruolo nel mondo, e non lo avresti avuto un
ruolo, in questo mondo nuovo.
“Neanche
noi lo siamo. Ma adesso non importa più, Dan,
vero?”
“No,
non importa, Laurie.”
***
Angolino dell'autrice. Nata in
un quarto d'ora dopo aver ascoltato "Citizen Erased" dei Muse, ed in
particolare da una frase: "For
one moment, I wish you'd hold your stage, with no feelings at all".
I personaggi qui
(impropriamente?) utilizzati, sono esattamente quelli del film, essendo
la sottoscritta ancora all'oscuro di come siano stati originariamente
sviluppati nella graphic novel... il punto di vista è
chiaramente quello di Gufo Notturno II, che mi è risultato
il più "banalmente" umano, nella cui mentalità
(presunta sempre dalle impressioni del film) per l'appunto mi
è risultato più semplice almeno provare ad
immedesimarmi... spero con risultati quantomeno non catastrofici!
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