Era tempo di pace
a Konoha, e Naruto poteva quindi dedicarsi al prossimo passo per
diventare
Hokage: l’esame di selezione dei Chūnin!
Non senza
difficoltà, le prime due prove erano state superate, ed era
tempo di effettuare
la terza prova, nell’arena. Naruto era pieno
d’adrenalina, desideroso di cimentarsi
contro i suoi avversari e dimostrare il suo valore. Tutti i suoi amici
sugli
spalti erano dalla sua parte, e il maestro Kakashi era molto fiducioso
nelle capacità
del suo allievo, per il quale non vedeva ostacoli verso la strada per
diventare
Hokage.
Il primo
avversario di Naruto era un giovane misterioso: il suo nome era Seihin
Kashimaru.
Non aveva mai dato nell’occhio, ma ora un’aura
oscura emergeva da lui, come se
fino ad allora avesse nascosto la sua vera natura… Al via
dell’incontro, Kashimaru
iniziò a ridere.
«Cos’hai da
ridere? Non me la racconti giusta… Avanti,
parla!», disse Naruto preso da dubbi
e preoccupazioni…
«Sono felice, –
disse Kashimaru – perché adesso potrò
vendicare tutti i torti che ho subito in
questi lunghi anni!!!» Nel dire ciò,
sfoderò la sua spada, puntandola verso la
sezione degli spalti dove risiedeva il clan Hyūga. Il pubblico,
attonito, non
sapeva il perché di quel gesto; Naruto l’avrebbe
scoperto presto…
«Ehi, non farti
strane idee! Il tuo avversario sono io!!», sbraitò
Naruto.
«Tu? Ma non farmi
ridere. Non saresti capace nemmeno di farmi un
graffio…» Nel dire questo, Kashimaru
fissò Naruto, intrappolandolo in un genjutsu.
Il tempo di liberarsi, e Naruto vide Kashimaru gettarsi tra gli Hyūga,
con un
ghigno sinistro, non curante del pericolo che correva.
O almeno questo
pensava Naruto: Kashimaru attaccava i suoi nemici a colpi di Jūken,
dimostrandosi in alcuni casi più abile degli esponenti del
clan. Accerchiato
dagli Hyūga, Kashimaru afferrò la sua spada, pronto a
sguainarla, mentre
emetteva un’incredibile quantità di chakra. Quando
una voce dal nulla…
«Fuuton:
Kuukika no jutsu!!»
Un vortice
travolse Kashimaru, e mentre costui lottava contro la tecnica una
misteriosa
figura afferrò Neji e Hinata, che erano andati in soccorso
dei loro familiari.
«Ma che cosa…!?»,
esclamò Hinata, sorpresa.
«Le spiegazioni a
dopo», fu la secca risposta.
Al suo
inseguimento si lanciarono Naruto, quindi Sakura e Rock Lee, e di
conseguenza
anche il maestro Kakashi, mentre Kashimaru esclamava: «Allora
sei tu…»
Naruto stava per
lanciarsi all’attacco della misteriosa figura, ma Kakashi lo
fermò subito,
dicendogli che non era il caso, perché quella persona era
dalla loro parte…
Il
cognome, Seihin (in kanji 清貧), vuol
dire "Povertà onorabile", mentre il nome, Kashimaru (in
kanji 果始丸), vuol dire "Inizio della fine"
(“maru”, 丸, è un
suffisso usato con i nomi maschili, p.es. Shikamaru).
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