Dedicata a Steg94,
Per i tuoi bei commenti, i tuoi consigli,
il tuo sostegno e per la tua amicizia.
Questa ff è tutta per te
Tvttttttb
Bellafifi1986
Coppia principale: SP/HG
Coppie secondari: DM/HP, RW/FD, AG/SM, JP/LM
La ff si svolge al settimo anno e non tiene
conto degli ultimi due libri “Il Principe Mezzosangue” e “I Doni della Morte”.
Buona lettura…
QUANDO SI TORNA AD AMARE
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°Sera°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Hermione
non sapeva cosa fare, se andare in Sala Grande a mangiare o farsi portare
qualcosa in camera da Dobby o Winky. Il fatto era che non voleva vedere Ron,
non riusciva a essere felice e pensava quello che lui le avesse fatto.
Stavano
così bene insieme, era la coppia più improbabile a lasciarsi eppure era
successo. Aveva donato tutto il suo cuore al rosso ma non era stato abbastanza
per lui.
Era
successo tre mesi fa, stavano per festeggiare il loro ottavo mese insieme e si
era organizzata perfettamente con l’aiuto complice di Ginny, la quale stava
facendo i preparati per il suo mesiversario e voleva stupire il suo caro
Blaise.
Si
erano messi insieme lo stesso giorno, era un doppio appuntamento ed era stato
bellissimo. Era così emozionata quel giorno e Ron era così adorabile e
premuroso, si erano divertiti tanto passeggiando per i negozi, sorseggiando e
chiacchierando a Tre Manici di Scopa, assaggiando qualche dolcetto sfizioso da
Mielandia e tirandosi palle di neve e poi quel bacio sulla panchina, era
quello del tipo che ti fa venire le farfalle nello stomaco e le gambe molli,
era stato tutto perfetto.
Una
lacrima scendeva giù a quel bellissimo e dolce ricordo.
Com’era
possibile che il dolce sentimento che Ron provava per lei era scomparso?
Due sole parole: Fleur
Delacour.
Il
giorno prima al loro anniversario, Ron aveva pronunciato la fatidica frase
“Hermione, ho una cosa importante da dirti” pensava subito a qualcosa di dolce
ma appena lui le aveva detto che la lasciava perché aveva sempre amato Fluer
dal primo momento che la aveva vista, le era crollato il mondo addosso.
Ron
era stato più delicato possibile ma quello non aveva impedito al suo cuore di
spezzarsi in due e aveva pianto abbracciata a Ginny tutto il giorno. La
signora Weasley che li vedeva già sposati e con tanti bambini, aveva sgridato
suo figlio per aver lasciata e subito non le piacque Fluer, la vedeva inadatta
per Ron invece Hermione era la moglie e la nuora perfetta.
Maledetta Fleur! Se il Torneo Tremaghi non avesse avuto luogo, a quest’ora lei
e Ron sarebbero ancora insieme e felice e poi pensava non poteva restare nella
sua amata Francia invece no, doveva venire a Londra e lavorare alla Gringott
ma soprattutto ricomparire nella vita di Ron e mandargli lettere.
Quella
strega lo aveva ammaliato e Ron si era lasciato conquistare dal suo fascino.
Non
avrebbe mai potuta perdonare Fluer per avergli portato via l’unica persona che
amava.
Era
seduta nel letto con le gambe raccolte a petto e Grattastinchi che gli faceva
le fusa.
“Sei
fortunato, Grattastinchi” disse Hermione in un tono amaro. “Tu non hai tutti
questi problemi”
Piangeva disperatamente con la testa appoggiata sulle ginocchia.
Quanto
aveva pianto negli ultimi tre mesi, aveva perso persino il conto.
Quella
doveva essere la più bella della sua vita e aveva deciso di compiere quel
passo importante con Ron e invece era stata la più brutta della sua vita.
Qualcuno la chiamava ma era troppo presa dal suo dolore e dai suoi pensieri.
“Hermioneeeeeeeee!” gridò Ginny preoccupata.
“Perché
urli in quel modo, Ginny?” chiese Hermione scossa.
“Ti ho
chiamato ma non rispondevi e così mi sono preoccupata” disse Ginny sedendosi
sul letto.
“Sto
bene” disse Hermione più convincente possibile, peccato che le lacrime la
tradirono.
“Tu
stai piangendo!”
“Oh,
Ginny!” disse Hermione piangendo sulla sua spalla. “Mi manca tanto”
Non si
era mai sentita così fragile come in quel momento, per fortuna che c’è Ginny.
“Lo so
ma devi essere forte” disse Ginny abbracciandola per confortarla.
“Non
c’è la faccio, soprattutto quando lo sento parlare con Harry di lei”.
“So che
una frase fatta ma devi andare avanti, il mondo è pieno di ragazzi. Guarda me,
sono stata innamorata di Harry dall’età di dieci anni e ho sofferto perché non
mi notava e non si accorgeva del mio amore. Non mi aveva nemmeno calcolata
come possibile dama oppure quando gli piaceva Cho, ma la cosa che mi ha fatto
più soffrire è quando ho saputo che amava Draco ed è stato un dolore enorme,
mi sentito tradita e pensavo di non innamorarmi più. Poi un bel giorno è
arrivato Blaise e la mia vita è cambiata. Finalmente mi sentivo amata e
protetta al suo fianco e ora va tutto benissimo”
Questa
volta le parole di Ginny non riuscirono a farla sentire meglio, non c’era
nessuno che poteva farla sorridere, però ringrazio Ginny per il suo conforto.
Aveva
deciso di andare in Sala Grande insieme a Ginny, per distrarsi un po’ dai suoi
soliti pensieri e di non pensare per un po’ a Ron nonostante fosse difficile.
Appena
era uscita dal Quadro della Signora e vide un ragazzo con lo stemma dei
Serpeverde.
Cosa ci
faceva lì?
Ginny
lo riconobbe subito, era Theodore Nott un amico di Blaise e Draco Malfoy.
“Ciao,
Hermione”
“Ciao,
Theodore”
“So che
sei sorpresa di vedermi qui. Volevo ridarti il libro che mi hai prestato, mi è
stato molto utile”
“Mi fa
piacere”
“Volevo
chiederti se ti andrebbe di venire sabato a Hogsmeade con te?” chiese Theodore
speranzoso.
“Sei
molto gentile, Theodore ma non me la sento” rispose Hermione più gentile
possibile con tono un po’ triste. “Mi dispiace”
“Non ti
preoccupare, ti capisco” disse Theodore rassicurandola.
Vedeva
che soffriva è non gli piaceva ed era tutta colpa di quel Ron Weasley. Se ne
andò sperando che Hermione avrebbe trovato la felicità con qualcuno, anche se
non era lui, sembrava strano poiché i Serpeverde fanno di tutto per ottenere
tutto ma lui non era così, capiva quando ci si doveva mettere da parte ed
essere semplicemente amico.
Le dispiaceva per Theodore,
era un buon amico e si trovava bene a studiare con lui. Era strana vista
dall’esterna quell’amicizia. Era incominciata per caso, si erano trovati in
biblioteca a studiare nello stesso tavolo e avevano iniziato a scambiare
consigli e qualche libro e alla fine erano diventati amici ma non era nulla di
più almeno da parte sua.
“Io non ti capisco, Hermione”
“Perché?”
“Theodore ti ha chiesto di uscire e tu hai
rifiutato”
“Ginny, Theodore è solo un amico e poi non
ho il tempo per pensare ai ragazzi, ci sono i M.A.G.O e devo impegnarmi al
massimo”
“Questo lo capisco, però non puoi sempre
studiare”
“Ragazze, sono qui” disse Luna sputando
all’improvviso da un nascondiglio.
“Luna, cosa ci facevi nascosta lì?”
“Mi nascondevo dai quei dispettosi dei
Necked”
“Eh?”
“I Necked, sono delle creature blu e se ti
graffiano, ti viene il prurito e delle macchie viola a forma di melanzane”
“Ti è successo?” chiese Ginny preoccupata.
“No, ma c’era sul Cavillo” rispose Luna
sorridendo.
“Allora possiamo essere sicuri”
Voleva bene a Luna ma quando se ne usciva
con le creature inesistenti come i Nargilli, guardava con gli occhi verso il
cielo e sperava che crescesse un po’. Non poteva certo continuare a credere a
creature inventate.
Hermione
notò nelle sue mani qualcosa.
“Che cos’è?”
“E’ un ravanello” disse Luna sorridendo.”Un
portafortuna per Neville”
“State insieme?” chiese Hermione per fare
un po’ di conversazione.
"Neville è solo un amico” rispose Luna
tranquilla.
“Sei sicura?” chiese Ginny sospettosa.
“Sì, lui è fidanzato con Hannah Abbott e
poi io sono interessata a qualcun altro”
“A chi?” chiese Ginny ancora più
incuriosita.
“E’ un segreto”
"Siamo o non siamo le tue migliori amiche”
si lamentò Ginny.
“Non posso ragazze”
“Almeno un indizio” insistette Ginny
curiosa.
“Ti ha appena detto che non può quindi non
insistere” disse Hermione guardandola con uno sguardo simile alla McGranitt.
“Grazie, Hermione”
“Di nulla, Luna”
Ginny
era imbronciata, voleva sapere chi era l’amore segreto di Luna.
Hermione
non se ne curava proprio, aveva già i suoi problemi di cuore e non le serviva
a nulla indagare su quelli altrui e poi lei si era sempre fatta gli affari
suoi. Non amava spettegolare di queste cose, le riteneva futili.
“Sai Hermione dovrei uscire proprio con
Theodore”
“Te lo già detto Ginny, non ho tempo”
“Cos’è questa storia di Theodore?” chiese
Luna stranamente curiosa.
“Theodore ha invitato a uscire Hermione”
Luna sembrava incupirsi a quelle parole.
“E tu cosa gli hai risposto Hermione?”
“Che non me la sento e poi ripeto lui è
solo un amico”
“Meglio così” disse Luna tornando allegra.
”Sto cercando di convincerla a uscire e tu
rovini tutto” disse Ginny irritata.
“Se non vuole uscire, non puoi
costringerla”
“Ma non le fa bene chiudersi in se stessa e
nello studio”
“Capisco che le vuoi bene ma ha bisogno dei suoi tempi”
Hermione
le aveva lasciate a discutere, lei non aveva voglia di sentite quei discorsi e
andò in Sala Grande e vide Harry stava per andarsi a sedere quando si accorse
che c’è anche Ron allora si mise più lontano da loro. Quando era iniziata la
scuola, passava il tempo con Harry come a ogni litigio passato con Ron, ma ora
era diverso e non sarebbe stato nulla come prima. Ne era consapevole e la
faceva rattristare.
Perché
proprio a lei? Non lo sapeva proprio.
Non
voleva più soffrire, aveva chiuso con l’amore.
Lontano c’erano Harry e Ron
che parlavano della Star5000, la nuova scopa uscita da poco ed era molto più
veloce e precisa della Firebolt e di tutto quello che ruotava intorno al
Quidditch.
“Come
va con Hermione?” chiese Harry un po’ preoccupato.
“Mi
parla lo stretto necessario. La capisco, sono stato io a lasciarla. Non
voleva farla soffrire, però non potevo continuare a mentire, io ho sempre
amato Fleur”
“Come
va con lei?”
“Splendidamente. Fleur è una ragazza speciale” rispose Ron con lo sguardo
innamorato. “ così dolce e premurosa, un vero angelo e adoro il suo modo di
coccolarmi…”
“Forse
è meglio parlarne più tardi”
“Perché?” chiese Ron confuso.
“Perché
c’è Hermione”
I due
si erano accorti di lei solo ora, erano impegnati a parlare quando lei era
arrivata.
“Amico, non mi hai ancora rivelato l’identità del ragazzo della tua vita”
disse Ron cambiando immediatamente discorso.
“Vuoi
davvero saperlo?” chiese Harry sorpreso e un po’ preoccupato.
“Certo
e lo voglio incontrare.” rispose Ron felice per Harry. “Voglio abbracciare la
persona che è riuscita a renderti felice”
“La
persona che amo è… Draco”
Ron
rimase incredulo con la bocca spalancata e non si muoveva come paralizzato da
un Basilisco.
“Ti
conviene chiudere la bocca se non vuoi che ci entri qualche mosca, Ronald
Weasley”
Da
quando si era lasciati, aveva iniziato a chiamarlo così.
“Malfoy?” disse Ron sotto
Shock. “Com’è
possibile?”
“E’
così evidente. Malfoy non ha mai odiato Harry, voleva solo la sua amicizia ma
visto che era stato rifiutato e siccome per lui era difficile manifestare i
suoi sentimenti allora aveva deciso di attirare in qualche modo la sua
attenzione. Dopo arresto di suo padre, si è mostrato per quello che era e si è
avvicinato a Harry. Secondo te, perché ci ha aiutati nella guerra contro
Voldemort?”
“Per
Harry?” chiese Ron sconcertato.
“E’
logico ma non mi stupisco se non lo hai capito” disse Hermione d’istinto.
“Vuoi
dire che sono stupido?” chiese Ron alla sua insinuazione.
“Sì, se
non capisci una cosa, così ovvia” disse Hermione di rimando.
A Ron
gli ribolliva il sangue nelle vene a quelle parole e Hermione aveva parlato
più del suo solito senza riflettere questa volta.
“Certo,
la Miss So-tutto-io non sbaglia mai” disse Ron spazientito.
“Non è
vero, ho sbagliato a pensare che noi due saremmo stati insieme per sempre”
disse Hermione con tono infelice.
Per non
far vedere le lacrime, era scappata fuori dalla Sala Grande e si era
appoggiata al muro, sentendo le gambe cedere da un momento all’altro.
“Bravo,
Ron. Hai il tatto di un elefante. Sai cosa sta passando per colpa tua e non
usi neanche un po’ di tatto” disse Ginny incavolata.
“Cosa?
Io sono sempre stato delicato con lei soprattutto quando le ho detto che la
lasciavo e anche dopo sono stato sempre gentile” disse Ron difendendosi dalle
accuse. “Non voglio che soffra, è la mia migliore amica e le voglio bene”
“Hai un
bel modo di dimostrarlo. Soprattutto parlando in continuazione di Flebo”
“Non
chiamarla così! Il suo nome è Fleur” disse Ron infastidito.
“Non capisco come hai fatto
a lasciare Hermione per lei. E’ così
altezzosa e
irritante. Anche mamma pensa la stessa cosa”
“Tu e mamma non la sopportate e non capite
quando sia speciale, Fleur” disse Ron difendendo la sua amata.
“Davvero, un vero tesoro” disse Ginny
sarcastica.
“Non ti permetto di parlare di lei così”
“A proposito di mamma ti ha spedito una
lettera, spera che ci ripensi su Fleur e che tu non abbia l’intenzione dopo
esserti diplomato di andare a vivere insieme con lei”
“Mamma, puoi dire quello che vuole. Sono
maggiorenne ed è la mia vita e spetta solo a me decidere come viverla”
“Mamma, sta solo cercando di evitarti il
grosso errore della tua vita”
“Fleur è la cosa più bella che mi sia
capitata in tutta la mia vita. Lei mi accetta per quello che sono e mi capisce
più di voi”
“Cosa ti parlo a fare? Tanto hai deciso”
disse Ginny esasperata. “Sperò solo che tu non debba pentirtene di questa
scelta”
Appena ebbe finito di dire ciò, si diresse
da Luna per parlargli mentre Hermione aveva sentito tutta la loro
conversazione.
Ripensava
alle parole di Ron “Fleur
è una ragazza speciale, così dolce e premurosa, un vero angelo e adoro il suo
modo di coccolarmi…”
Non
capiva proprio.
Perché
non era stata dolce e premurosa con lui e non gli aveva fatto di quelle
coccole?
Lei
aveva sempre dato il 100% in qualunque cosa.
“Fleur è la cosa più bella che mi sia
capitata in tutta la mia vita. Lei mi accetta per quello che sono e mi capisce
più di voi”
Perché
lei non lo accettava per quello che era e non lo capiva più degli altri?
Sembrava che rispetto a Fleur, lei non aveva fatto abbastanza.
Questo
fatto la rendeva ancora depressa e disperata.
Non
aveva voglia di tornata nella Sala Grande, aveva un groppo in gola e le
lacrime scendevano a più con una fontana e si era chiuso lo stomaco.
Forse
era meglio andare a dormire.
Si era
alzata da terra, aveva asciugato le lacrime e aveva preso a correre verso le
scale quando si era scontrata con qualcuno. Era il professor Piton.
“Mi
scusi, professore”
“Che
cosa ci fa qui, signorina Granger?” chiese Piton con tono mellifluo. “Non
dovrebbe essere in sala grande”
“Non mi
sento bene” disse Hermione toccandosi la testa.
“Allora
dovrebbe andare da Mamada Chips”
Era
allarmata, non voleva andare in infermeria.
“Mi
basterà andare a dormire”
“Per
quel tipo di dolore, non basta una dormita” disse Piton consapevole. “Te lo
posso assicurare”
Cosa? Non poteva crederci Piton aveva detto
proprio quelle parole. Come aveva capito che soffriva per amore? Lui era
sempre così indifferente ai problemi degli altrui.
Forse era diverso da come voleva apparire?
Era una persona così misteriosa, neppure lei era riuscita in quegli anni a
capire quell’uomo.
La sua vita era avvolta nel mistero e di
lui sapeva che faceva parte dell’Ordine e che prima era stato un Mangiamorte
ma della sua vita prima di Hogwarts o al di fuori dell’insegnamento, sembrava
che nessuno sapesse nulla. Non capiva perché tutto un tratto stava pensando a
Piton, che c’entra con il brutto periodo che stava attraversando. Non lo
sapeva, non ancora.
Hermione
non aveva detto nulla e aveva ripreso a camminare verso le scale, lasciando il
professor Piton, anche se sapeva che non era un atteggiamento corretto ma lei
voleva stare da sola, tutto qui. Severus guardava la Grifondoro allontanarsi
ma non le aveva detto nulla.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°Notte°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Era sdraiata sotto le coperte, cercando di
dormire ma la verità era che tutti i brutti ricordi tornavano a galla di notte
e non riusciva a chiudere gli occhi senza aver brutti sogni. Guardava
l’orologio, segnava mezzanotte ed ebbe la brillante idea di andare in
biblioteca per finire il compito assegnatole dal professor Ruf e se Gazza la
trovava, aveva anche la scusa che era un Prefetto e quindi stava solo
controllando che non ci fosse nessuno.
Tra i libri si sentiva al suo agio ed era
sempre concentrata quando studiavo o scriveva. Aveva appoggiato la lampada sul
tavolo, aveva preso un libro da uno degli scaffali e aveva iniziato subito con
il tema ma non era sola infatti qualcuno l’aveva scoperta.
“Signorina Granger, non le sembra che sia
tardi per studiare”
“Professore, ecco io…”
“Non dovrebbe essere nella sua sala comune
a dormire o a divertirsi con i suoi compagni”
“Non mi ero accorta del tempo…”
“So cosa sta passando, ci sono pensato
anch’io”
“Anche lei?”
“Pensava come gli altri che non avessi un
cuore”
“No, e che è così severo, solitario e
indifferente e sembra che ci prenda gusto a tormentare noi Grifondoro”
“Il carattere viene fuori dal tipo
d’infanzia vissuta”
“Che infanzia ha avuto?”
“Non stiamo parlando di me ma di lei”
“Sa come girare la frittata quando le
conviene”
“Le ricordo che sono il suo insegnante
quindi non si permetta di rispondere così”
“Mi scusi, non so che cosa mi sia preso… da
quando sono stata lasciata da Ron, non riesco più a essere la stessa”
“Sì, ho notato come tutti del resto. E’
sempre difficile quando la persona che ami ci lascia per qualcun altro”
“Chi era la persona che amava?”
“Lily Evans”
“La madre di Harry!”
“Sì, siamo conosciuti quando eravamo
bambini, sono stato io a rivelargli che era una strega e in seguito era
diventato il suo migliore amico, e le raccontava tutto quello che sapevo del
mondo magico, le piaceva che le raccontavo dei Dissenatori e fantasticavamo
insieme sul nostro futuro a Hogwarts. Eravamo partiti insieme per Hogwarts e
sull’Espresso abbiamo incontrato per la prima volta Potter e Black ed ebbi
subito un diverbio a proposito tra la rivalità tra Grifondoro e Serpeverde. Io
amavo Lily da prima volta in cui l’aveva vista e fu un dolore per me quando fu
smistata a Grifondoro, assieme a Potter e Black mentre io fui assegnato a
Serpeverde. Negli anni che seguirono, m’integrai bene tra i Serpeverde,
diventando uno studente molto brillante, bravo soprattutto nella disciplina
delle Pozioni e diventai amico di Lucius Malfoy,
Macnair, Avery e Nott, Parkinsons e le sorelle Black e m’interrerai sempre di
più alle arti oscure, Lily resto mia amica, mettendomi in guardia più
volte dalle cattive compagnie e difendendomi da Potter e Black che non
vedevano di buon occhio la nostra amicizia. Un bel giorno ci siamo messi
insieme, per me era la cosa più bella della mia vita e fu un periodo
bellissimo, finché Lily mi lascio perché era innamorata di Potter e fu
terribile per me d’accettare ma ancora di più quando accade un fatto
spiacevole e Lily tronco ogni rapporto con me e si mise con Potter. Persa per
sempre Lily, mi unii a Voldemort e divenni un Mangiamorte ma quando capii che
la amavo ancora e che aveva fatto un grande sbaglio, chiesi la grazia a
Voldemort per non ucciderla ma fu inutile e allora decisi di rivolgermi a
Silente per salvare Lily e di nasconderla però Mi Nus tradì i suoi amici e lei
morì ed ebbi i sensi di colpa per quello che accaduto e ancora adesso, non mi
do pace. Ho amato molto Lily e sarà così per sempre”
Appena ebbe finito, Severus non capiva
perché glielo avesse raccontato. Forse perché era così triste e gli sembrava
di rivedere lui alla sua età.
“Io non pensavo che lei avesse passato
questo, professor Piton”
“Perché preferisco non parlarne e gradirei
che non ne facessi parola con Potter e Weasley”
“Non si preoccupi, non lo dirò a nessuno”
Quello che gli aveva raccontato, era molto
triste e capiva perché lui era così, non era facile perdere la persona che ami
soprattutto in quel modo.
“Anche a me piacerebbe essere amata in modo
incondizionato come Lily”
“Ti dirò una cosa” le confido Severus
sincero.“Non chiuderti in te stessa e nello studio, tu sei una persona
straordinaria e tu meriti una vita felice con la persona che ami e non una
vita di solitudine come la mia”
Quelle parole la aveva colpita e la fecero
star migliore.
“E poi non vedo l’ora di torturarti quando
riprenderai a fare la So-tutto-io di sempre”
Questa volta Hermione sapete leggere tra le
righe, non la stava insultando bensì dicendo che gli mancava il suo modo di
fare durante la lezione, era l’unica a tenergli testa.
“Vi ringrazio, professor Piton” disse
Hermione con un sorriso.
Questo era il primo sorriso dopo quei tre
mesi insopportabili e grigi.
“Ora è meglio che ritorni alla sua Sala
Comune” disse Piton con il suo solito tono.”Non le toglierò i punti per questa
volta, signorina Granger”
“Vi ringrazio ancora”
Hermione
aveva preso le sue cose e guardandolo ancora, se ne andò con un sorriso e un
cuore più leggero.
Quella notte finalmente Hermione si era
addormentata subito con il nome di Severus tra le labbra.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°Mattina°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Quella mattina era tornata a vivere.
Hermione
aveva il sorriso sulle labbra ed era da tanto che non si sentiva così bene,
tutto grazie a Severus Piton. Aveva fatto bei sogni e aveva sognato di essere
abbracciata da lui nella biblioteca, non aveva sognato mai un suo professore
tranne Alloca ma era totalmente differente, quella era un’infatuazione mentre
aveva sognato Piton perché era stato l’unico in grado a consolarla e a farla
sentire meglio, non poteva esserci altra spiegazione.
Voleva ringraziarlo per quello che aveva
fatto per lei e così aveva deciso che dopo la sua lezione sarebbe andata nel
suo ufficio, portandogli un piccolo pensierino.
Era seduta al tavolo sotto lo sguardo
attento dei suoi compagni soprattutto quello di Ginny e subito aveva guardato
il tavolo degli insegnati e vide Piton parlare con Silente.
Da ieri lo vedeva sotto un altro aspetto e
quando sarebbe ritrovata nella sua aula, non avrebbe più il professore che
terrorizzava gli studenti e che li tormentava ma l’uomo che lo aveva
consolata.
“Come mai quel sorriso?”
“Sai avevi ragione tu, non posso chiudermi
in me stessa e nello studio”
“Centra per caso un certo Serpeverde?”
“Sì però non quello che immagini”
“Chi è?”
“E’ un segreto, Ginny”
“Non ti chiederò altro ma deve essere una
persona speciale per averti fatto ritornare il sorriso”
“Sì lo è”
“Sono felice per te”
Theodore
aveva notato il suo sorriso ed era felice, non gli importava se c’era di mezzo
un altro ragazzo. Era felice, questo gli importava.
Ron
era andato vicino a Hermione per il fatto di ieri ed era contento che
sorridesse ancora, questa era la vera Hermione.
“Hermione, mi scuso per ieri” le disse Ron
dispiaciuto.
“Non sei tu che ti devi scusare, Ron” disse
Hermione serena.”Non avrei dovuto darti dello stupido”
“Beh, alcune volte lo sono” disse Ron
abbassando la testa.“Quindi amici come prima”
Hermione
non era pronta a riallacciare la loro amicizia, era stato duro per lei
separarsi da lui.
“Ho bisogno di tempo, Ron” disse Hermione
con il suo solito tono.“Può darsi tra un po’ di tempo”
“Magnifico!” esclamò Ron
contento.“Aspetterò i tuoi tempi”
Era troppo contento, non aveva perso
un’amica preziosa. Le voleva bene e ci sarebbe stato un posto speciale per lei
nel suo cuore.
“Attenta Hermione, ti chiederà di fargli
copiare il tema che non ha fatto per domani” le disse Harry sorridendo.
“Cosa? Non hai fatto il tema per domani”
esclamò Hermione scandalizzata.
“No, ho avuto tempo” ribatté Ron
difendendosi.
“Sei sempre il solito, Ronald” gli disse
Hermione alzando gli occhi al cielo e poi guardo Harry “Tu non azzardarti a
farglielo copiare”
“Harry, ho bisogno di quel tema” gli disse
Ron disperato.“Come faccio altrimenti?”
“L’unico metodo è studiare” rispose
Hermione imitando la McGranitt.
Era come se era tornato tutto come prima,
la solita discussione per lo studio.
“Proprio oggi che mi dovevo vedermi con F…”
Non aveva continuato, non voleva star male
a Hermione e subito aveva cambiato discorso.
“Harry dov’eri?”
“Io sono stato sempre qui” rispose Harry un
po’ confuso.
Il suo migliore amico era impazzito tutto
di un colpo. Sperava di no ma non era sicuro, dopo quella domanda
“Io intendevo stanotte” disse Ron
curioso.“Non ti ho visto rientrare ieri e il tuo letto era vuoto e quando lo
toccato era freddo”
“Ero con Draco” rispose Harry con gli occhi
che gli brillavano e guardando verso il suo Draco.
“Mi fa ancora uno strano effetto sentire
chiamarlo per nome”
“Mi sa che dovrei abituarti”
“Già, il nostro Harry ha trovato la
felicità con Draco Malfoy”
Harry
aveva una cosa da dire ai suoi migliori amici ma non sapeva se Ron avrebbe
accettato, ci teneva tanto che le cose andassero bene così avrebbero passato
il tempo tutti e quattro insieme.
“Ragazzi, ho una cosa da dirvi”
“Ti ascoltiamo, Harry” disse Hermione
intuendo la questione.
“Sabato a Hogsmeade, ho un appuntamento con
Draco ai Tre manici di Scopa e vorrei che voi due ci veniste, per conoscerlo
meglio. Non è per nulla come appare, ve lo assicurò ”
“Non c’è bisogno di aggiungere altro, Harry”
disse Hermione serena.”Io ci sarò”
“Grazie Hermione”
Ora era arrivava il vero dilemma, Ron
avrebbe accettato? Sperava di sì, non sarebbe stato la stessa cosa senza il
suo migliore amico.
“Tu che ne pensi Ron?”
Ron
rimase in silenzio per un bel po’ a pensare, Malfoy aveva tormentato lui,
Hermione e Harry per tutti cinque anni e ne avevano subite d’umiliazioni ma
era vero anche si era schierato dalla loro parte e aveva aiutato Harry a
distruggere Voldemort e da quando Harry stava con lui, aveva trovato la
felicità ed era questo l’importante.
“Ci sarò anch’io. Ma se il furetto
m’insulta, gli risponderò con le rime”
“Non ti preoccupare, non lo farà” disse
Harry contento.“Grazie Ron”
“Di nulla amico”
Appena ebbe finito, Hermione aveva salutato
Harry e Ron e aveva raggiunto le scale per andare a prendere la borsa, a prima
lezione aveva Pozioni e non vedeva l’ora di arrivarci, pensare a Piton la
metteva di buon umore ed era contenta che avesse trovato una cura alla sua
pena d’amore. Era come se per tutto questo tempo era stata dentro ad un
bozzolo e solo ora si stava schiudendo e aveva iniziato a volare, ancora le
sue ali erano deboli per librarsi su in cielo ma appena avrebbe trovato la
persona giusta, sarebbe stata in grado di farlo.
Era immersa nei suoi pensiero e non aveva
guardato se c’era qualcuno, infatti era andata a sbattere contro qualcuno ed
ebbe un déjà-vu.
“Sembrava che sta diventando un’abitudine
scontrarci, Signorina Granger”
Conosceva bene quella voce e si tratteneva
nel sorridergli.
“Non lo aveva vista, professor Piton” si
scuso Hermione.”Stavo andando a prendere la borsa”
“Sarà meglio che si sbrighi se non vuole
arrivare in ritardo e far perdere punti preziosi alla sua casa”
“Non si preoccupi, arrivo sempre in orario”
Com’era sbucato da nulla così era
scomparso, era incredibile come riuscisse a farlo, ma non aveva il tempo di
pensarci sopratutto no ora.
Intanto nell’aula di Pozioni, due figure
erano abbracciate e una delle due non intendeva staccarsi dall’altra.
“Mi sei mancato” disse Harry sotto voce,
stringendosi a lui.
“Ci siamo separati solo un’ora fa, piccolo”
disse Draco sciogliendo l’abbraccio.
“Non riesco a stare senza di te” disse
Harry mieloso.“Mi manca l’aria, certe volte”
“Sei proprio una piaga” disse Draco con il
suo solito modo.
A quelle parole, Harry aveva i lacrimoni
agli occhi e il labbro inferiore che tremava. Quel labbro inferiore a cui
Draco piaceva dare piccoli morsetti e quegli occhioni verde-smeraldi ai quali
non riusciva mai a dire di no e detestava vederli in lacrime.
Non pensava che se la prendesse, altre
volte avevano scherzato così lui era sempre stato al gioco e ora non capiva il
perché di questo strano comportamento. Non riusciva a vederlo così, doveva
subito rimediare.
“Stavo scherzando, piccolo” disse Draco
abbracciandolo da dietro.”Tu non sei una piaga, sei la creatura più dolce e
più irresistibile che conosca. Non riuscirei a stare senza di te”
“Davvero?” chiese Harry come voce da
bambino.
“Sì, io ti amo tanto” disse Draco dolce.
“Per te, farei qualsiasi cosa e andrei in capo al mondo”
Harry
fece un sorrisino, sapeva benissimo che era vero come l’anno scorso che per
farlo contento, era stato gentile con Dobby oppure fare amicizia con la
signora Weasley e anche se negava, gli era simpatica e poi era venuto con lui
da Andromeda, la sorella di sua madre con cui non si parlavano, anche se non
erano così diverse, tutte e due avrebbero sacrificato la vita per la loro
famiglie. Aveva conosciuto anche sua cugina Tonks, andava d’accordo con lei e
non vedeva l’ora che nascesse il piccolo Teddy.
Si era voltato, le lacrime erano scomparse
e aveva un sorrisetto.
“Non stavi piangendo? ti sei ripreso
subito” disse Draco confuso.
“Avresti dovuto vedere la tua faccia, era
sbiancata” disse Harry ridendo.
“Non posso crederci! Stavi fingendo” disse
Draco offeso puntandogli il dito.“Altro che Grinfondoro, sei un Serpeverde”
“Dai Draco, non fare l’offeso” disse Harry
scusandosi.“Stavo scherzando”
“Non puoi cavartela così, io mi ero
preoccupato”
“Scusami” disse Harry dispiaciuto,
facendogli gli occhietti dolci.
“No, non ti scuso” replicò Draco girando la
testa dall’altra parte.
Sapeva benissimo che il suo ragazzo era
permaloso su alcune cose e c’era solo un modo per rimediare e sapeva già che
si sarebbe addolcito.
Harry
si era avvicinato a lui e aveva tentando di sfiorare le sue labbra ma era
stato inutile, lo aveva allontanato, però lui non si era arreso e aveva
tentato verso il suo collo, deponendo una scia di baci e le mani andavano a
sbottonare la camicia. Draco aveva cercando di fermarlo ma appena aveva
iniziato a sfiorare, accarezzare, leccare, mordere e succhiare; non riuscì a
non perdonarlo, Harry sapeva come farsi scusare e ogni cosa metteva amore.
Draco si era spinto verso di lui a baciarlo e lo aveva trascinato per terra.
“Ti amo, Draco”
“Anch’io Harry”
All’improvviso la porta dell’aula di
Pozioni si era aperta e Severus aveva visto il suo figlioccio per terra con la
camicia quasi tolta e messo cavalcioni c’era Potter senza camicia intento a
baciarlo e toccarlo e Draco lo ricambiava e poi aveva sentito dalla sua bocca
qualcosa che non si sarebbe aspettato. Il mondo stava andando a rovescio, non
aveva mai immaginato una cosa del genere e se l’avrebbe saputo Lucius sarebbe
scoppiato il putiferio, doveva far comprendere ai due la gravità della
situazione.
“CHE COSA CREDETE DI FARE?” gridò Piton
glaciale.
Draco
e Harry erano saltati a quel rimprovero e appena videro Piton che chiudeva la
porta e lì guardava, avevano capito che erano nei guai e subito cercarono di
rimediare, uno dei due aveva aperto bocca ma fu subito azzittito.
“Silenzio! Sistematevi subito, la lezione
sta per cominciare” intimò Piton, gelido “Vi voglio nel mio ufficio appena
finita la lezione”
Subito i due si erano sistemati,
preoccupati delle conseguenze e sapevano che Piton ci sarebbe andato pesante.
Hermione
entro in quel momento, vide Harry e Draco seduti ai loro posti e il professor
Piton seduto alla cattedra, avvertiva tensione nell’aria e si era seduta con
loro.
“E’ successo qualcosa, Harry?” chiese
Hermione preoccupata.
“No, non è successo nulla” rispose Harry
più naturale possibile.
Non voleva che Hermione sapesse che Piton
lì aveva beccati in questa posizione.
“Sei sicuro?”
“Harry non si sente molto bene, Granger”
disse Draco mentendo.
“Ti fa male la cicatrice? Pensavo che dopo
sconfitto Voldemort, non sarebbe successo”
“Non è quello”
“Allora cos’è?”
“E’ una cosa privata, Hermione” rispose
Harry arrossendo.
Hermione
non era riuscita a sapere più nulla per l’arrivo dei compagni e l’inizio della
lezione. Durante la lezione, Piton aveva fatto una domanda alla classe e
nessuno conosceva la risposta tranne Hermione e come al solito Piton non le
dava conto o almeno è quello che pensava gli altri infatti Severus ascoltava e
osservava attentamente Hermione, la vedeva serena e sembrava tornata la
Hermione di un tempo, anche se le ferite rimangono e lui ne sapeva qualcosa.
“Non riesce a resistere a esibirsi,
signorina Granger” disse Piton tranquillamente.”5 punti in meno ai Grifondoro”
Hermione
non se l’era presa questa volta ora che conosceva l’uomo sotto un altro
aspetto.
“Ma professore, Hermione ha risposto alla
sua domanda” ribatté Harry.
“Lei non impara mai quando è il tempo di
tacere, non è vero Potter” disse Piton glaciale.“altri 5 punti in meno a
Grifondoro”
“Sto bene, Harry” disse Hermione
sottovoce.”Non preoccuparti, sai com’è fatto Piton”
Alla fine della lezione, Hermione era
andata nell’ufficio di Piton per aspettarlo e stava curiosando un po’ quando
aveva sentito dei passi, aveva fatto un sorriso, però si era accorta che c’era
qualcun altro con lui e cosi si era nascosta da qualche parte. Aveva sbirciato
un attimo, quelli con Piton erano Harry e Draco. Cosa ci facevano lì? Forse
avrebbe scoperto la verità dello strano comportamento di Harry.
“Non ammetto simili comportamenti nella mia
classe, da Potter me lo sarei aspettato ma non da te, Signor Malfoy.” sibilò
Piton deluso e arrabbiato.”Mi ha molto deluso. 50 punti saranno tolti a ognuno
di voi per la vostra mancava di pudore. Ma che parlo a fare, siete due ragazzi
in piena tempesta ormonale”
“Non si tratta di sesso, Severus” dichiarò
Draco fermamente. “Io amo Harry”
“Ed io amo Draco” disse Harry tenendosi per
mano con Draco.
“Non avete neanche pensato alle conseguenze
e cosa succederebbe se tuo padre sapesse della tua relazione con Potter”
“Non me ne frega nulla. La vita è mia e
decido io come viverla e lui dovrà accettare”
“Se non lo accettasse?”
“Che mi diseredasse pure, le mie priorità
sono cambiate e non intendo rinunciare a Harry”
“Sei deciso. Essendo il tuo padrino, voglio
solo la tua felicità e quindi sono dalla tua parte”
“Grazie”
“Potter se ti azzardi a farlo soffrire,
passerai le pene dell’inferno”
“Non si preoccupi. Io amo Draco e é la cosa
più bella che mi sia capitata in tutta la mia vita e non intendo farlo
soffrire o perderlo”
“Bene, ora noi andiamo poiché abbiamo tante
cose da fare”
“Aspettate un attimo, non vi ho ancora
inflitto la vostra punizione”
“Ma Severus non abbiamo fatto di male”
“Anche se sei il mio figlioccio e migliore
studente della mia classe, non tollerò che si facciano certe cose nella mia
aula per quello c’è il letto o lo sgabuzzino delle scope o altri posti. Quindi
se vi ripesco a farlo di nuovo, ve ne pentirete amaramente”
“Sì, cristallino”
“Bene, la vostra punizione consisterà di
pulire ogni sera senza magia la stanza con il quadro con il grifone con il
serpente attorcigliato e la parola d’ordine è ‘Segreti amanti’ e inizierete
stasera alle 18. Ora potete andare”
Mentre Draco e Harry erano usciti
dall’ufficio, speravano che la stanza non fosse strapiena di polvere, ancora
non sapevano che avrebbero trovato una gran sorpresa ad attenderli.
Hermione
aveva ascoltato tutto ed era arrabbiata per il comportamento di Harry appena
sarebbe tornata in sala grande, gli avrebbe fatto una bella ramanzina.
Severus
aveva notato che c’era una quarta persona oltre a loro e dall’aura magica che
emanava, sapeva anche a chi apparteneva.
“Puoi uscire da là dietro signorina Granger”
“Come ha fatto a sapere dov’ero?” chiese
Hermione stupita, uscendo dal nascondiglio.
“A me non sfugge nulla” disse Severus.“comunque
cosa la porta qui?”
“Volevo ringraziarla per ieri”
“Non ho fatto nulla di speciale”
“Non è vero, dopo quelle sue parole mi sono
sentita meglio” disse Hermione sedendosi sulla sedia.”Stanotte sono riuscita a
dormire tranquillamente, come non sono riuscita a fare negli ultimi tre mesi e
tutto grazie a lei”
“Mi fa piacere che sta meglio”
Severus
la guardava, era così bella e intelligente ma anche molto fragile, lui se
n’era accorto che era profondamente insicura e cercava di mascherarlo provando
a essere la migliore in ogni cosa. Era ormai diventata una giovane donna, con
delle curve niente male e … all’improvviso era tornato in sé, quei pensieri
non li avrebbe dovuti neanche fare. Forse gli mancava qualcuno a fianco, da
coccolare, accarezza e baciare, era da quando aveva rotto con Lily che non
aveva avuto più una storia, più di vent’anni, ma lei non poteva essere, era
troppo giovane e di sicuro l’avrebbe fatta soffrire con il suo carattere e
poi… non doveva neanche pensarci, lei era una sua studentessa.
“C’è anche un’altra cosa” disse Hermione un
po’ imbarazzata.
“Si sbrighi, ho un’altra lezione e c’è avrà
anche lei”
“Questo è per lei” disse Hermione
porgendogli un sacchetto.”Li ho fatti con le mie mani”
Severus
lo aveva preso, erano dei cioccolati all’arancia. Nessuno in quegli anni, gli
aveva fatto un regalo del genere.
“La ringrazio ma non posso accettare” disse
Severus posandolo sul tavolo.
“Perché?”
Con tutta la fatica che aveva fatto per
prepararli e per non essere stata beccata usando la girotempo.
“Non sta bene che una studentessa faccia
regali a un suo professore” disse Severus mellifluo.“La gente potrebbe pensare
male”
“Nessuno lo saprà” disse Hermione con
occhioni supplichevoli.“La prego, li accerti”
Non riusciva a dire di no ai begli occhioni
color del cioccolato e li accetto, Hermione fece un bellissimo sorriso al suo
sì e sarebbe stato il loro segreto. Lei era davvero bella quando sorrideva.
Hermione
aveva scelto l’arancia perché rispecchiava un po’ il suo carattere, fuori un
po’ amaro e dentro dolce.
Quando era rimasto solo, aveva preso un
cioccolatino dal sacchetto per assaggiarlo e lo aveva trovato squisito, era
proprio brava e da dietro la porta Hermione lo stava guardando ed era contenta
che gli piacessero.
Hermione
era uscita dai Sotterranei sorridendo e canticchiando e tutti si era accorsero
che era riuscita a superare la rottura con Ron.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°Notte°°°°°°°°°°°°°°°°°
Era una notte tranquilla, Severus stava
facendo una piccola ispezione presso il Lago Nero e sperava di non trovare
nessuno così si sarebbe goduto il silenzio della notte, avanzava con la
lanterna quando vide qualcosa muoversi vicino al cespuglio e aveva scostato
qualche ramo, rimase a contemplare il piccolo unicorno che era accarezzato da
Hermione. Aveva una camicia di notte bianca e un po’ trasparente, per fortuna
non c’era nessun altro, un ragazzo le avrebbe già saltato addosso, era
bellissima sotto la luce della luna. Il piccolo unicorno aveva infilato la
testa sotto la sua camicia in cerca di latte.
“Non ho il latte” disse Hermione
ridendo.“Cosi mi fai il solletico”
Un rumore spaventò il piccolo unicorno che
si era allontanato da Hermione e lei era seduta a terra con la camicia alzata
che si vedevano gli slip, Severus era un po’ imbarazzato quando Hermione si
era accorta di lui.
“Professor Piton!” esclamò Hermione un po’
imbarazzata mentre si sistemava per bene.
Ci fu un attimo di silenzio.
“Non crede che sia strano che ci
incontriamo sempre” disse l’uomo con sospetto. “Potrei pensare che mi stai
seguendo, signorina Granger”
“Io non farei mai una cosa del genere”
disse Hermione arrossendo.
“Le crederò ma è meglio che ritorni al
suo…”
Severus
aveva sentito dei passi e aveva preso Hermione per il polso e portandola a sé,
si era nascosto dietro all’albero, non poteva farsi vedere in sua compagnia e
sarebbero restati lì fin quando non se ne sarebbe andato quella persona, il
cuore di Hermione batteva forte a quel contatto e provava una piacevole
sensazione stando con lui.
Hermione
vide una ragazza dai lunghi capelli di un biondo argento che le arrivavano
fino alla vita vestita d’azzurro e subito, la aveva riconosciuta era Fleur, di
sicuro aveva un appuntamento con Ron ma lui neanche l’ombra, sperava che fosse
in Sala Comune a finire il tema.
“Scusami il ritardo, ho dovuto combattere
con un Enkiling per prendere questo” disse Ron tirando fuori un mazzo di
rosse.
“Sono le mie rosse preferite” disse Fleur
sorridendogli.
“Questo e altro per il mio fiore”
Fleur
si era avvicinata e lo aveva baciato.
“J’ai t’aime”
“J’ai t’aime, mon Fleur”
Erano così perfetti a vederli, pensava
Hermione.
“Non è finito qua”
“Un’altra sorpresa?” esclamò Fleur
sorpresa.“Amore, così mi vizi”
“Tu hai bisogno di essere viziata, Regina
del mio cuore” disse Ron dolce, baciandola.
“Sei così dolce, mio Re”
Ron
aveva afferrato per mano e la sta guidando verso una piccola raduna.
“Un picnic sotto le stelle”
“Trovi sempre il modo di sorprendermi”
Ron
non era stato così sorprendente con lei, non le aveva fatto sorprese del
genere e non le aveva mai chiamata con sopranomi forse quell’attenzione le
aveva rivolte solo Fleur, lei che era l’unica che aveva mai amata.
Forse lei era stata solo uno
scacciapensieri, un modo per non pensare a Fleur. Queste ipotesi, la
rattristavano. Sperava che Ron la avesse amata un po’. Non chiedeva la luna,
ma solo che la avesse amata un po’ e che il loro amore era un bel ricordo per
lui.
Severus
vide questi occhioni intristirsi. Maledetto Weasley! Aveva voglia di
schiantarlo.
Rimase sorpreso, perché all’improvviso
sentiva rabbia contro il Grifondoro. Forse non voleva che ferisse Hermione.
Non sopportava di vedere quegli occhioni
tristi, erano più belli e splendenti quando trasmettevano gioia.
Hermione
si era accorta che Severus teneva stretta la bacchetta nella mano e il suo
volto si era indurito. Aveva capito che lui era preoccupato per lei.
“Professor, io sto bene” disse Hermione
sottovoce.”Non si preoccupi”
“Chi si sta preoccupando” disse l’uomo con
tono indifferente.
“Non deve fare lo scontroso con me” disse
Hermione con voce gentile.”Lei non vuole che io sia ferita e la ringrazio per
questo”
Come riusciva quella dolce creatura a
leggergli dentro? Forse dipendeva dalla sua sensibilità.
Finalmente erano andati via, potava uscire
dal nascondiglio e tornarsene nella sua stanza a leggere un buon libro e
andare a letto.
Ron
e Fluer era seduti sul plaid sotto un bellissimo cielo stellato, Ron si era
accorto che da quando era lì che Fleur era silenziosa e c’era qualcosa che non
andava.
“Che cosa hai Fleur?”
“Io nulla”
“Non è vero”
“Mi conosci troppo bene ormai”
“Sei o non sei la mia dolce metà, la donna
con cui voglio passare il resto nella mia vita”
“Stamattina alla Gringott è venuta tua
madre”
“Mia madre? Che cosa voleva?”
“Era venuta a dirmi che io ti dovevo
lasciare, che non le piacevo, che ti stavo mettendo contro la tua famiglia e
che ti avrei fatto soffrire. Ho cercato di fargli capire che ti amo e che non
volevo separarti dalla tua famiglia ma non mi ha dato resta”
“Mia madre è fatta così quando
s’intestardisce su una cosa, nessuno riesce a farle cambiare idea”
“Non capisco perché c’è, l’ha tanto con me”
“Vedi mia madre pensa che Hermione sia la
moglie e la nuora giusta e poi è molto tradizionalista, le cose affrettate non
gli piacciano e l’idea che io vada a vivere con te prima del matrimonio la
trova una cosa inadeguata”
“Ma i tempi sono cambiati, non se né
accorta e poi dovrebbe pensare a quello che vuoi tu e alla tua felicità”
“E’ un po’ difficile per lei accettare
quest’idea”
“Tu non mi lascerai, vero?”
“Certo che no. Io ti amo, Fleur e voglio
passare la vita con te, anche se la mia famiglia non lo accetta”
“Ti amo anch’io, Ron”
Se ne stavano lì abbracciati parlando del
loro futuro.
Il professor Piton aveva ripreso la
lanterna, si era voltato verso Hermione per dirle di ritornare nella sua Sala
Comune quando non ebbe il tempo di finire che aveva sentito due braccia
avvolgerlo.
“Che cosa sta facendo?”
“La sto solo abbracciando”
Aveva accettato i suoi cioccolatini ma
quello no. Una studentessa non dovrebbe prendersi tanta liberta con un
professore e se li avrebbe visti qualcuno, sarebbe stato terribile. Doveva
respingerla, anche se sentiva una strana e in frenabile voglia di abbracciarla.
Doveva resistere.
“Non si può, è una cosa sconvenevole”
“Solo un po’, la prego”
Non riusciva a dire di no a quella vocina
che chiedeva solo un po’ di affetto, ma rimase con le braccia ai fianchi e si
sentiva un po’ a disagio era da molto che nessuno l’abbracciava in quel modo.
Hermione lo abbracciava come quel sogno, il corpo dell’uomo emanava un bel
tepore e aveva un profumo che la rilassava e gli inebriava i sensi.
°°°°°°°°°°°°°°°°°Mattina°°°°°°°°°°°°°°°°°
Era finalmente sabato, Hermione aveva
l’incontro con Harry per conoscere Draco e aspettava all’arrivo delle carrozze
insieme a Ginny e a Luna mentre pensava a quegli ultimi giorni e dalla notte
che lei aveva abbracciato Severus, da quel giorno ogni volta che
s’incontravano per caso durante la giornata, il suo cuore sfarfallava nel
petto e scambiavano qualche parola e stava bene con lui, provava qualcosa per
lui forse era gratitudine o affetto oppure era… amore. Lei non era molto brava
a capire i suoi sentimenti e lo provava che si era accorta solo al sesto anno
che era sempre stata innamorata di Ron e adesso non capiva cosa provava quando
stava vicino a Severus. Un po’ distanze da Hermione, c’era Ron che era un po’
preoccupato perché proprio quella mattina a colazione gli era arrivato via
gufo una lettera di sua madre che lo avvisava della sua visita e che gli dava
appuntamento a Hosgmeade ai Tre Manici di Scopa e caso voleva che a quell'orario
avesse preso appuntamento con Fleur poiché sarebbe stata due giorni con lui e
già prevedeva un gran litigio. Aveva programmato una bella giornata, prima
l’incontro con Fred & George poi quello con Harry per conoscere meglio il
furetto o meglio Draco e dopo la cosa più bella, stare con la sua Fleur e
invece no, dovevano sempre guastargli i piani. Non era giusto, uffa. Guardava
Harry seduto su un masso ad aspettare sicuramente a Draco, di sicuro loro non
aveva problemi e avrebbero avuto una bella giornata. Se pensava che Harry non
avesse pensieri, si sbagliata. Era lì seduto con il diario in mano e pensava
alla sera della punizione e alla grande scoperta fatta, aveva letto quel
diario in quei giorni e non c’erano dubbi suo padre e Lucius si era amati
molto e avevano cercato di costruire un futuro insieme ma spesso al destino
non può contrastare. Era triste perché suo padre non aveva potuto avere il
futuro che desiderava, ma non sarebbe successo, lui non sarebbe nato e non
avrebbe incontrato Draco e di conseguenza non si sarebbero innamorati. Lo
sapeva che era un pensiero egoistico ma amava Draco e non riusciva a pensare
una vita senza il loro amore.
Draco
aveva raggiunto il suo amore e aveva subito notata che aveva l’aria triste e
vide che aveva in mano il diario.
“Stai pensando ancora a quella storia,
vero?”
“Sì, ho letto altre pagine stanotte”
“So che sei rimasto sconvolto da questa
storia e anch’io lo sono, non avrei mai immaginato che mio padre fosse gay,
anche se so che non amava mia madre e che n’era affezionato e la rispetta ma
il passato non può essere cambiato”
“Non è questo”
“Allora che cosa hai?”
“Ho trovato questa nel diario” disse Harry
porgendogli una foto.
Appena Draco la aveva guardata, era rimasto
un po’ sorpreso. Nella foto c'erano suo padre e James sdraiati nel letto con
loro due da piccoli in mezzo.
“Questi siamo noi? Com’è possibile?”
“Hanno continuato ad amarsi nonostante le
diverse strade intraprese”
“E’ incredibile, mio padre deve aver amato
tanto il tuo”
“Si amavano molto ma non hanno portato il
loro amore alla luce del sole, c’erano sempre troppe cose che li hanno divisi”
“Invece noi possiamo vivere il nostro amore
alla luce del sole”
In quel momento Draco e Harry stavano per
baciarsi ma Severus si era messo in mezzo e lì aveva spinti verso una carrozza
mentre guardava Hermione salire con le sue due amiche e pensava alla strana
sensazione che aveva avuto quando era stato abbracciato da Hermione.
°°°Hogsmeade°°°
Hermione
era appena uscita da Scrivenshaft con un
pacchetto in mano e Ginny e Luna la stavano convincendo ad andare a Mielandia,
il meraviglioso negozio di dolci quando vide una cosa che l’aveva turbata, il
professor Piton in compagnia di una donna davanti a Magic Jewels e sembravano
molto in confidenza, tanto che la donna l’aveva preso a braccetto ed erano
entrati. Aveva sentito una strana rabbia dentro di sé e le sembrava così
strano, li aveva visto solo insieme e non riusciva a capire.
“E’ veramente un evento strano, Piton che
esce con una donna” disse Ginny incredula.
“Io la conosco” disse Luna tranquilla.
“Chi è?” chiese Hermione cercando di essere
più naturale possibile.
“E’ Hydra Greengrass, la zia di Daphne e
Asteria” raccontò Luna.“Lei e mio padre sono molto amici dai tempi di Hogwarts,
anche se erano in case differenti, lei era una Serpeverde e lui era un
Corvonero. Viene spesso a casa nostra insieme a sua nipote Asteria e c’è anche
il professor Piton, sapete lui e miei erano amici ai tempi di Hogwarts ”
“Ma è sposata, giusto?” chiese Hermione
ansiosa.
“No, non si è mai sposata. Ha avuto qualche
storia ma tutte sono finite perché lei ama da tanto tempo una persona”
“Fammi indovinare” disse Ginny
pensierosa.“E’ Piton”
“Come hai fatto a indovinare?” chiese Luna
incredula.
“Ho fatto due più due e tratto le
conclusioni”
“Vuoi dire che ci sta provando con Piton”
disse Hermione arrabbiata.
“Perché ti scaldi tanto, Hermione?”
“Io non mi scaldo mica”
“Sarà ma hai la faccia arrabbiata”
Non poteva essere, lei era gelosa di
Severus Piton! Era tutto così assurdo eppure sentiva la rabbia che
s’impossessava di sé. Non doveva e voleva pensarci, Severus non si sarebbe mai
interessato a lei, anche se si preoccupava per lei, ma quello era un altro
fatto e allora perché quel pensiero la rendeva tremendamente triste.
“Sapete mi è venuta voglia di andare a
Mielandia”
“Lo sapevo che ci volevi andare” disse
Ginny sorridendole.
Aveva dato l’ultimo sguardo alla
gioielleria e dalla vetrina, poteva vedere benissimo Severus accanto a Hydra
che stava scegliendo qualcosa. Doveva allontanarsi da lì e non vederlo insieme
a quella donna, si affretto a raggiungere le altre in direzione di Mielandia e
sperava di non pensare più a quei due insieme.
Mielandia
era piena di studenti di ogni casa e di ogni età, c’erano persino i primini
che era eccitati a vedere quel negozio pieno di dolciumi e assaggiavano un po’
di tutto e le coppiette compravano dolci particolari e tra loro c’erano anche
Draco e Harry che erano così perfetti insieme e stavano mettendo nel sacchetto
le nuove specialità e si guardavano con sguardi complici. Silente aveva fatto
una piccola eccezione per quel sabato e aveva permesso a tutti gli studenti di
poter andare al villaggio di Hosgmeade, di solito a lei non piaceva molto la
confusione ma in quel momento era la cosa che più l’aiutava perché non
riusciva a sentire i suoi pensieri ed era una bella sensazione. Forse era vero
quello che diceva Ron non c’era bisogno di pensare e ragionare ogni minuto,
certe volte ci si deve solo lasciarsi andare e vivere quei momenti senza porsi
tante domande.
Hermione
si sentiva leggere e senza pensieri, era così bello non dover pensare a nulla
e vivere senza preoccuparsi del domani e quello che avverrà e fu in quel
momento che vide Severus da solo senza la donna di prima e non ci aveva
pensato neanche per un attimo e si era avvicina a quel vicolo buio e isolato,
sorprendendo l’uomo nel vederla di fronte a lui e nel sentire il morbido
contatto delle sue dolci labbra. Non avrebbe creduto un simile gesto da parte
sua e non era riusciva a resistere a quel dolce tentazione, anche se gli era
proibito, aveva approfondito maggiormente il contatto e mentre la baciava con
passione, gli accarezzava i capelli con dolcezza e l’attirava più a sé, non
capiva cos’è questo “cosa” che l’aveva fatto cedere, forse era attrazione? Era
cosi bella, la sua pelle era morbida e vellutata e sapeva di pesca mentre
baciava una porzione del suo collo. Hermione era emozionata a quel contatto e
ancora non si capacitava su ciò che aveva fatto, uno strano sentimento la
aveva spinta a baciare l’uomo, il suo professore di Pozioni e le sembrava un
sogno, il fatto che lui aveva risposto con passione al suo bacio e la teneva
stretta a sé avvolta dal suo mantello mentre nessuno si accorgeva di loro. Era
così sorpresa, non aveva pensato mai che baciare poteva essere un atto
sensuale perché non le era mai capitato con Ron. Appena Hermione aveva
guardato l’uomo, aveva visto nei suoi occhi qualcosa di diverso dal solito
sguardo freddo ma non riusciva a capire cos’era, era un vero mistero, però non
le importava ora, stava vivendo un momento irrepetibile nella sua vita.
“HERMIONE!”
“DOVE SEI?”
Si stavano ancora baciando quando aveva
sentito qualcuno che la chiamava. Hermione vide girandosi Ginny e Luna nel via
principale che la stavano cercando.
“Dove sarà andata?” chiese Ginny
preoccupata.
“Non lo so” rispose Luna.
“E se l’hanno rapita”
“Improbabile, Hermione si sa difendere e
conosce tutti gli incantesimi”
“Hai ragione”
“Forse è con quel ragazzo di Serpeverde”
“Non ci avevo pensato”
Se non voleva insospettire le sue amiche,
doveva staccarsi da quel dolce abbraccio ed era così difficile, ora n’era
sicura di essersi innamorata di Severus. L’uomo la guardava sciogliere
l’abbraccio e subito dalla tasca del mantello aveva uscito un pacchetto.
“Prendi questo, ti servirà come scusa”
“Grazie”
“Ora vai”
Dopo aver stretto il pacchetto al petto
come un tesoro, si era allontana ma non prima di avergli dato un piccolo
bacio.
“Sono qui, ragazze” disse Hermione
correndo.
“Dove sei stata? Eravamo preoccupate” disse
Ginny rimproverandola.”Pensavamo che ti avessero rapita”
Ginny
era fatta così, pensava subito al peggio.
“Scusatemi, ero andata a comprarmi un
piccolo regalo con i soldi che mi ha spedito i miei”
“Cosa ti sei comprata?” chiesero le due
curiose.
Anche Hermione era curiosa, non sapendo
cosa c’era.
“WOW! E’ bellissimo” esclamarono tutte e
due alla sua vista.
All’interno del pacchetto c’era un
girocollo con cuore di diamanti.
Hermione
rimase sorpresa che Severus le aveva dato un simile gioiello ed ebbe un
pensiero che era per Hydra, prima erano entrati nella gioielleria.
Era
gelosa di Hydra, però non era a lei che aveva risposto al bacio e questa cosa
la sollevava. Era stato il bacio più stupendo della sua vita. Non ci poteva
ancora credere lei e Severus Piton si erano baciati in quel vicolo e voleva
ripetere quella bellissima esperienza, chissà che ne pensava lui di tutto ciò,
ci avrebbe pensato dopo ora aveva un appuntamento con Harry e Draco.
°°°I Tre Manici di Scopa°°°
Seduto ad un tavolino, c’era Harry che
guardava Draco, era da un po’ che il suo ragazzo era stranamente silenzioso a
differenza del solito che non perdeva l’occasione per parlare e scherzare,
forse dipendeva dall’incontro e dalla paura di non essere accettato da Ron e
Hermione.
“Sei nervoso?”
“Chi io? Ma figurati”
“Allora perché hai mani sudate?”
“Io non ho le mani sudate”
“Ti conosco ormai, non mentire”
“OK lo sono”
“Ascoltami Draco, tu sei una persona
fantastica e se ne accorgeranno anche loro quindi devi star tranquillo”
“Ha ragione Harry”
I due riconobbe quella voce inconfondibile
e videro al loro tavolo seduta una ragazza di quindici anni dai capelli
castani-biondi e gli occhi castani e portava sul mantello lo stemma della
casata Serpeverde. Asteria Greengrass, sorella minore di Daphne e migliore
amica di Draco e Harry. Era stata la prima a sapere della loro relazione ed
era un’amica leale, coraggiosa e intelligente, era sempre coccolata dai due
ragazzi. Erano un bel trio e stavano spesso insieme e tra loro si era
instaurato un rapporto speciale.
“Asteria!” dissero in coro affettuosi.“Che
bello vederti!”
Harry
e Draco avevano riempita di baci, era sempre così quando la incontravano.
“Da dove sei sbucata?”
“Eravate così presi l’uno dall’altro che
non vi siete accorti di nulla”
“Per curiosità, come mai sei qui?” chiese
Draco curioso.
“Sapevo che avevi l’incontro con i migliori
amici di Harry e sono venuta a tranquillizzarti” rispose Asteria
sorridendogli.
“Perché entrambi vi siete fissati che sono
agitato?” chiese Draco agitando le mani.
“Perché sappiamo quanto sia importante per
te essere accettato da loro e non fare quell’espressione indifferente, sai che
vero”
“Come fatte a saperlo?” disse Draco con
tono sarcastico.“Avete per caso una sfera di cristallo o altro”
“Ti conosciamo bene ormai” disse
Asteria.“Come ha detto, Harry non devi essere nervoso. Hai fatto molto l’anno
scorso”
Asteria aveva ragione, dall’estate dei suoi
sedici anni era stata piena di cambiamenti, l’arresto di suo padre lo aveva
scosso molto, voleva molto bene a suo padre e anche se da fuori si poteva
pensare che fossero freddi, era solo in apparenza, loro si volevano bene ma
vivendo in quel ambiente, non potevano mostrare i loro sentimenti. Draco aveva
pensato molto a Harry ed aveva scoperto qualcosa che prima ignorava, si era
reso conto di essere innamorato di lui e non voleva tornare a scuola e
ricominciare come gli altri anni ad insultare lui e i suoi amici. Asteria era
stata fondamentale per lui in quel periodo, era stata proprio lei ad aiutarlo
a mostrare i sentimenti a Harry, si erano avvicinati perché una sera a
Magnolia Crescent, Harry era in un parco ed era stato attaccato da alcune
persone e lui e Asteria erano arrivati appena in tempo per aiutarlo. Lui era
rimasto sorpreso di quel gesto non se lo aspettava da Draco anche se era da un
po’ di tempo che sentiva qualcosa per il principe dei Serpeverde. Harry li
aveva ospitati a casa sua ed era stata una serata piacevole, Draco aveva
scoperto un po’ di più su di lui e voleva vendicarsi di quegli orribili
babbani che aveva trattato il suo Harry. Ricordava benissimo che prima di
mettersi a tavola a mangiare la pizza che non aveva mai sentito però Harry
diceva ch’era buona era andato a farsi una doccia e quando era uscito per
asciugarsi, era entrato Harry con dei vestiti in mano e entrambi erano
imbarazzati e si guardavano senza sapere cosa fare e avevano iniziato a
parlare in modo sconclusionato ed era scappato un bacio. Asteria aveva capito
subito cosa era successo e non perdeva occasione di lasciarli soli ma erano
troppo timidi perché dichiarino, per dormire Harry aveva ceduto ad Asteria la
sua camera e lui e Draco aveva dormito stretti sul divano e si erano ritrovati
abbracciati il mattino dopo sotto lo sguardo contento di Asteria, da quel
giorno Harry, Draco e Asteria erano diventati inseparabili. Con il fatto della
guerra in corso e che Voldemort aveva iniziato a reclutare i futuri
Mangiamorte tra i Serpeverde, Draco aveva chiesto a Harry la protezione
dell’Ordine per lui e sua madre. Aveva cercato di convincere i suoi compagni
di casa a non marchiarsi e aver il coraggio di ribellarsi, sapeva che molti
avevano paura e non volevano diventare assassini tra cui Blaise, Theodore,
Pansy e Daphne e lui aveva assicurato la protezione degli Auror dopo aver
parlato con Silente. Era preoccupato molto per Asteria, sapeva che i suoi
genitori erano grandi alleati e sostenitori del Signore Oscure e che avrebbero
imposto alle loro due figlie di seguire la vita del male e lui non poteva
permetterlo, era una ragazza così pura e innocente e non poteva essere
sporcata così, Harry era d’accordo con lui e riprendendo le lezione segrete
dell’ES, aveva preparato gli altri allo scontro. Molti Serpeverde si erano
uniti a Draco per un futuro migliore, alcuni anche perché si erano innamorati
di alcuni Grifondoro, per esempio Blaise di Ginny, Theodore di Hermione, Pansy
di George e Daphne di Dean. Unendo le forze, avevano impedito ai Mangiamorte
di entrare a Hogwarts e Harry si era scontrato con Voldemort sotto lo sguardo
preoccupato di Draco, aveva paura di perderlo proprio quando avevano iniziato
a stare insieme, era da un bel po’ che si erano dichiarati e solo Asteria era
a conoscenza della loro storia, la sera prima dello scontro tutti e tre
avevano trascorso la notte insieme nella Stanza della Necessità. La vittoria
contro Voldemort, fu grazie anche all’aiuto di due Mangiamorte che facevano
spie dell’Ordine, Lucius Malfoy e Severus Piton, avevano aiutato molto Harry e
quest’ultimo si era reso conto che alcune volte l’apparenze ingannato, aveva
visto Lucius che correva in aiuto di Draco e lo abbracciava senza importasene
di cosa pensava la gente ed era felice per Draco. Lucius aveva ringraziato
Harry per tutto quello che aveva fatto per Draco e per la sua famiglia, non
era più ostile verso di lui ma ora lo trattava con rispetto visto anche
l’amicizia (pensava lui) che lo legava ora a Draco. Da quel giorno Harry si
sentiva libero di vivere la sua vita con spensieratezza anche se in tutte le
guerre ci sono le perdite, però festeggia le vittorie perché sono poche.
Quell’estate Harry era stato invitato a passare l’estate alla Manor Malfoy e
aveva vissuto momenti indimenticabile con Draco, nessuno si era accorto della
loro storia e per ora andava bene così, sarebbe venuto il momento di cui lo
avrebbero detto.
“Sì, hai ragione”
“Io ho sempre ragione” disse Asteria.
“E non scordati che hai messo in salvo gli
Elfi, cosa che Hermione ha apprezzato molto” disse Harry ricordandogli.
“Lo so, Hermione è una ragazza dal cuore
d’oro e so che capirà… però…”
“Il problema è Ron, vero?”
“Sì, lui potrà anche non accettarmi visto i
precedenti tra la mia e sua famiglia”
“Ascoltami, Ron ti accetterà appena vedrà
il tuo vero io e se non dovesse accadere, non potremo farci nulla però io ti
amo e non ti lascerò mai, potranno dire tutto quello che vogliono ma starò
sempre con te, te lo prometto”
“Anch’io starò sempre con te, Harry”
Asteria li guardava mentre si fissavano con
quel sguardo innamorato e si baciavano, erano così innamorati e nulla avrebbe
rovinato il loro amore.
“Che carini!” esclamò Hermione rapita dalla
scena.
“Non vi avevamo visti arrivare” disse Harry
dopo aver sciolto il bacio.
Ron
e Hermione si sedettero di fronte a loro, Harry era concentrato a guardare le
varie emozioni che trapelavano dai visi dei suoi migliori e del suo ragazzo
prima di parlare.
“Ron, Hermione lui è il mio adorabile
ragazzo Draco” disse Harry sorridendo portandoselo a sé e baciandolo
teneramente.
“Harry, non fare così” disse Draco tutto
rosso nascondendosi il viso nella sua spalla.
“Che adorabile quando arrossisce” disse
Hermione dolce.
“Guarda è arrossito per un bacio” disse Ron
stupito.
Subito Draco si allontano da Harry e inizio
a sbraitare.
“E con questo? Pensavi che avessi il cuore
di ghiaccio”
“Hai frainteso, non volevo dire quello che
pensi” disse Ron spiegandogli.“Vedi lo detto solo perché in tutta Hogwarts ti
hanno sopranominato il Principe Pervertito e delle tuoi modi espliciti e per
questo che mi sono stupito”
“Gli altri non erano nulla, Harry è l’unica
persona che ho mai amato” disse Draco con fare impacciato.
“Sei così dolce” disse Hermione alle sue
parole.
“Per una volta do ragione ad Hermione, sei
adorabile”
“Smettetela, è imbarazzante”
“Più imbarazzante di quanto Moody ti ha
trasformato nello straordinario furetto rimbalzante”
Al sol ricordo la faccia di Draco era
diventato dello stesso colore dei capelli di Ron.
“Vado a prendere le Burrobirre”
Dandosela a gambe sotto lo sguardo di
tutti.
“Non volevo farlo scappare in quel modo”
disse Ron dispiaciuto.
“Non preoccuparti, Ron” disse Harry
tranquillizzandolo. “Non ci è abituato a vostri complimenti”
“Sapevo che sarebbe finita così” disse
Asteria.
Ron
e Hermione la guardarono, non la conoscevano e mai l’avevano vista in giro.
“Lei chi è, Harry?”
“Vi presento Asteria Greengrass, un’amica
molto speciale”
“Piacere, io…”
“Tu sei Ron Weasley”
“Come sai il mio nome?”
“Sei il migliore amico di Harry, l’abile
portiere dei Grifondoro, un bravissimo giocatore negli Scacchi, tifi per i
Canoni di Charley, hai tanti fratelli, sei fiero di quello che sei e non te ne
vergogni e sei fidanzato con Fleur Delacour”
“Wow! Harry, adoro questa ragazza”
“Si lo so. E’ impossibile non volerle bene”
“Invece tu sei Hermione Granger, la
migliore studentessa di Hogwarts e un’amica su cui contare, sei determinata e
perspicace. L’uomo che ti sposerà sarà molto fortunato, sei una persona così
speciale”
“Grazie per le tue parole”
“Sperò che diventeremo amiche”
“Lo sperò anch’io”
“Bene, io vado a riprendere Draco” disse
Harry preoccupato per il suo amore.“Sembra che si sia perso”
“Vai pure, siamo in ottima compagnia”
Hermione
vide Harry allontanarsi e si era girata verso Asteria.
“C’è mia zia” disse Asteria contenta.
Hermione
si era girata e vide lui e Hydra seduti a un tavolo lontano da loro, avrebbe
voluto schiantarla o farla sparire, perché lei poteva stargli accanto
semplicemente mentre lei no.
“Hermione, c’è qualcosa che non va?”
“Nulla, Asteria”
“Sicura?”
Asteria le ispirava fiducia e lealtà.
“No ma non è il posto adatto per parlarne”
disse Hermione sottovoce.
“Perché stasera non vieni nella mia stanza
e ne parliamo”propose Asteria.
“Mi sembra un’ottima idea ma…”
“La parola d’ordine è Vivas ut possit“
“Grazie”
“Figurati, di me ti puoi fidare”
Hermione,
Ron e Asteria parlavano tranquillamente e Harry vide Draco che stava parlando
con Madame Rosmerta mentre prendeva il vassoio con le burrobirre, appena si
era allontanata per servire un altro cliente, si era avvicinato da dietro le
spalle.
“Ti ho trovato” disse Harry appoggiando una
mano alla spalla.“Posso darti una mano”
“C’è la faccio da solo, Harry” disse Draco
ancora rosso in viso.
“Draco, non c’è nulla di cui imbarazzarsi”
disse Harry tranquillizzandolo.
Harry
diede un piccolo bacio sul collo mentre prendeva le burrobirre dal piccolo
vassoio. Draco stringeva il vassoio al petto con la testa chinata.
“Lo so ma…”
“Non ci sei abituato. Ron e Hermione ti
trovano adorabile, non è questo che volevamo che ti accettassero”
“Si mi ha fatto piacere sentire quelle
parole” disse Draco contento voltandosi.
Harry
aveva posato le burro birre sul bancone e stava per baciare Draco quando vide
l’espressione cambiare da serena era diventata spaventata.
“Cosa c’è, Draco?” chiese Harry
preoccupato.
Draco
non riusciva a rispondere e gli fece segno di voltarsi. Gli occhi verdi di
Harry incontrarono quelli grigi di Lucius Malfoy e subito aveva capito.
“Vorrei parlarvi, potete seguirmi” disse
Lucius calmo.
“Sì, papà” disse Draco posando il vassoio
sul bancone.
“Andrà tutto bene, Draco” disse Harry
prendendolo per mano per infondergli sicurezza.
“Lo sperò, Harry” disse Draco spaventato
mentre usciva dal locale con lui.
Hermione
vide la scena e subito agì, le batteva forte il cuore appena arrivo al tavolo
in cui era seduto Severus, lui era l’unico che poteva far ragionare Lucius.
“Professor Piton, ho bisogno di parlarle”
disse Hermione seria e mantenendo la mente lucida. “E’ importante”
“Chi è questa ragazza, serpentello?” chiese
Hydra a quella intrusione.
“Quante volte ti ho detto di non chiamarmi
il quel nome, sai che mi da fastidio” disse Severus irritato.“Lei è Hermione
Granger, una mia studentessa”
“Granger, ho
sentito già questo cognome” disse Hydra ricordandosi.“Per caso hai qualche
discendenza
con Hector Dagworth-Granger, che fondò la Più Straordinaria Società di
Pozionisti”
“No, non ho alcun legame con lui”
“Non conosco altri Granger. Come si chiama
tuo padre?”
Quella Hydra stava facendole perdere tempo
e non poteva, era così preoccupata per i suoi due amici.
“Mi dispiace ma non c’è tempo” disse
Hermione agitata.“Professore, deve venire subito con me”
Severus
vedendola così agitata, l’aveva detto di fargli strada e la seguì dietro le
urla di Hydra per averla lasciata sola.
“La devo ringraziare”
“Per cosa?”
“Per avermi allontanato da Hydra, certe
volte non la sopporto”
“Si figuri”
“Cosa c’è di tanto urgente?”
“Lucius ha visto Harry e Draco che si
stavano quasi per baciare e gli ha chiesto di seguirlo per parlargli”
“Io li avevo avvisati ma quei due
incoscienti non mi hanno voluto dare ascolto”
“L’amore è così, rende incoscienti le
persone”
“Già, l’avevo notato”
Non c’è la faceva a non parlarne, doveva
sapere cosa era stato quel bacio per lui.
“Professore per quando riguarda quel bacio,
io…”
“Signorina Granger, non credo che sia né il
momento né il posto giusto per parlarne”
“Si ha ragione”
“Venga da me verso le 22:00, le preparerò
un’ottima tazza di the”
“Accetto il suo invito con molto piacere”
Era felice di quell’invito, avrebbe avuto
la possibilità di stare con lui con tutta tranquillità e parlare di quel bacio
ed era così emozionata che non vedeva l’ora, doveva raccontarlo ad Asteria.
Ah proposito di lei, aveva un appuntamento dopo cena in camera sua e poi
avrebbe incontrato Severus. Aveva proprio bisogno di parlarle di questa storia
e sentire cosa lei ne pensava, non era certo una situazione che capitava tutti
i giorni.
Severus
seguiva Hermione da dietro e la osservava, lei era l'unica che aveva invitato
nella sua saletta personale di solito parlava nel suo ufficio con gli altri,
la Grifondoro si sta insidiando pian piano nella sua vita e se ne accorgeva
ogni giorno, la incontrava ovunque e aveva il potere di stupirlo sempre con un
suo piccolo gesto, prima i cioccolatini, poi l'abbraccio e ora perfino il
bacio. Chissà stasera che sarebbe successo, non doveva pensare a quelle cose e
doveva calmarsi, doveva chiarire con lei i loro ruoli. Ora però era meglio
pensare a Draco e a Harry e salvarli dalla furia di Lucius. Sapeva che l’amico
aveva rispetto e stima di Harry ma non avrebbe permesso la loro storia poiché
voleva la continuazione della sua dinastia.
Erano arrivati nei pressi della Stamberga
Strillante e si fermarono appena videro Lucius, Harry e Draco e restarono
nascosti dietro l’albero per vedere come stava andando e intervenire nel
momento opportuno.
“Non volevo che la storia si ripetesse, io
e James siamo stati costretti a vivere il nostro amore in segreto per tanti
motivi e nessuno dei due voleva che i nostri figli accadesse la stessa cosa”
disse Lucius con malinconia. “Infatti la fine del diario abbiamo scritto - Per
Draco e Harry, per non ripetere gli stessi errori -. Mi dispiace che tu non ti
sei sentito di parlarne con me, pensavo che il nostro rapporto fosse cambiato”
“Mi dispiace anche a me, papà. Avrei dovuto
avere più fiducia in te”
“Harry, so che ha tanta confusione per
questa scoperta e che il tuo mondo sia di nuovo messo in discussione ma non
dubitare dell’amore dei tuoi genitori si sono amati veramente”
“Ma come si possono amare due persone allo
stesso momento?”
“James aveva tanto amore nel suo cuore e tu
gli assomigli tanto”
“Grazie, Signor Malfoy”
“Quante volte te lo detto di chiamarmi
Lucius”
“E’ l’abitudine, Lucius”
“Cosi va meglio. Ora toglietemi la
curiosità, chi è a conoscenza della vostra storia”
“Sly, Asteria, Hermione, Ron e Severus”
“Tuo fratello lo sapeva?!”
“Certo, è stato il primo che se ne accorto
anche prima del sottoscritto poiché gli facevo una testa tanto su Harry”
“Me lo immagino”
“Non montarti la testa, Potter”
“O se no che fai mi punisci”
“Potrebbe essere” disse Draco con tono
malizioso.
“Vorrei ricordarti chi è che supplica di
essere prenderlo”
A quelle parole, Draco era diventato rosso.
“Chiudi quella boccaccia”
“Non sei così disubbidiente quando siamo a
letto”
“Tu dovevi essere un Serpeverde, altro che
Grifondoro”
Lucius
era scoppiato a ridere a quella scena.
“Che cosa hai da ridere, papà?”
“Mi ricordate tanto le conversazione tra me
e James, certe cose non cambiano mai”
“Per fortuna, che sia andato bene” disse
Hermione contenta.
Silenziosamente Severus se ne era
allontanato senza avvertirla, ci era rimasta un po’ male ma poi aveva scorto
Hydra che lo aveva preso a braccetto, si prendeva troppo liberta per i suoi
gusti e non le piaceva, era troppo appiccicosa le ricordava tanto Pansy
Pankisons quando andava prima dietro a Draco per fortuna che ora era diversa,
era così dolce con George. Severus si era scostato da Hydra e si era voltato
verso di lei per un attimo per poi andarsene.
Aveva assolutamente bisogno di parlare con
Asteria, non c’è la faceva a tenersi tutto dentro fino dopo la cena. Aveva
dato un ultimo sguardo a Harry, Draco e Lucius che stavano ridendo per
qualcosa e si era precipitata verso il villaggio.
Intanto Ron congedandosi da Asteria con cui
stava parlando, si diresse verso la sua splendida Fleur che era appena
arrivata e subito la saluto baciandola, a quel punto era arrivata Molly
Weasley che a vedere la scena, era diventata furiosa visto che aveva detto
alla cara signorina Delacour di lasciare in pace suo figlio ma se ne era
fregata, cosa ci si doveva aspettare da una ragazza altezzosa come lei.
“RONALD WEASLEY! COSA CREDI DI FARE?”
“Mamma, calmati” disse Ron guardandosi in
torno, tutti gli occhi erano puntati su di loro.”Stavo solo salutando la mia
fidanzata”
“Per me, non sarà mai la tua fidanzata.
Hermione lo è” ribatté Molly furiosa.
“Mamma, io ho lasciato Hermione perché amo
Fleur” replicò Ron con tono fermo.“Potremo sederci, stiamo dando spettacolo
così”
“Mi puoi dire perché c’è tanto con me? Cosa
le ho fatto?” chiese Fleur.“Non mi conosce neanche”
“Le persone come te, le riconoscono subito.
Ti stai approfittando di mio figlio e appena sarai arrivata al tuo scopo lo
mollerai”
“Cosa stai dicendo, mamma? Secondo te, si
sta approfittando di me per la mia eredità ma se siamo poveri”
“Non dico l’eredità, figliolo ma un’altra
cosa”
“Io amo suo figlio, signora Weasley” disse
Fleur sincera.“Mi deve credere”
“Sai mi è difficile credere a un membro
della famiglia Delacour poiché la storia si è ripetuta” disse Molly con
diffidenza.
“Che cosa vuol dire la storia si è
ripetuta?” chiese Ron confuso.
“Tuo zio Fabian era felicemente fidanzato
con una strega di nome Germana Ginger era simile a Hermione e avevano
intenzione di sposarsi e aver dei bambini visto i tempi che correvano. Un
giorno però aveva incontrato per caso, una certa Reginè Delacour e la
incontrava spesso ed io mi accorgevo come la guardava e non volevo che Germana
soffrisse così affrontai Fabian che mi confessò di essersi innamorato di
Reginè e fu molto delicato nel lasciare Germana, io ho subito odiato Reginè
per essersi intromessa nella loro storia e ci litigavo sempre. Tra lui e
Reginè le cose andavano benissimo fin quando lui le chiese di sposarlo e lei
gli rispose di no e lo lascio senza alcuna spiegazione. Tuo zio non riusciva a
farsene una ragione ed era entrato in depressione, fu il più brutto periodo
della sua vita e da quel momento ho odiato tutta la famiglia Delacour”
“Aspetta tu vuoi farmi lasciare Fleur per
questo fatto”
“Non volevo che ripetesse lo stesso errore.
I Delacour portano solo guai”
“Signora Weasley, c’è un motivo perché la
mia prozia ha lasciato suo fratello e se mi fa spiegare, capirà che non è come
lei crede”
“Mi sembra difficile”
“Mi conceda solo qualche minuto”
“Va bene”
“Mia zia Reginè aveva lasciato suo
fratello perché era malata”
“Malata?”
“Sì, aveva contratto una rara malattia e
non c’era rimedio. Lei non voleva che Fabian lo sapesse e dovesse vederla
soffrire impotente e così lo aveva lasciato senza spiegazione e ogni giorno
che passava, pensava a Fabian intanto la malattia la distruggeva sempre di più
e so che si erano visti e che lui l’aveva baciata e stretta a sé, lei lo aveva
allontanato e se n’era andata piangendo, il giorno dopo non si era risvegliata
più”
“E’ la tua famiglia non ha pensato di
avvertirci del funerale?”
“Hanno mandato una lettera ma nessuno si
era presentato al funerale”
“Fu colpa mia, era arrivata una lettera e
appena ho visto che era della famiglia Delacour, me ne sbarazzai senza neanche
leggerla” disse Molly con i sensi di colpa.“Ma come potevo sapere tutto
questo?”
“Mamma, calmati”
“Per anni ho pensato che la tua famiglia
era fonte di guai, non mi sono neanche soffermata a capire o a farle una
visita per sapere che era successo per il bene di mio fratello” disse Molly
con le lacrime agli occhi.“Questo di sicuro Fabian non me lo perdonerà mai,
gli ho impedito di dirle addio definitivamente”
“Non deve essere durata con se stessa, sono
sicura che suo fratello sappia che non la fatto con cattive intenzione” disse
Fleur gentile, offrendole un fazzoletto.“E chissà fosse si sono incontrato
anche in cielo e ora saranno felici. ”
“Grazie” disse Molly prendendo il
fazzoletto.“Forse ti ho giudicato troppo in fretta”
“Forse sì ma siamo ancora in tempo per
rimediare”
Le due donne si erano abbracciate e Ron
guardava la scena contento.
Hermione
era appena entrata e anche lei vide la scena, fu contenta per Ron e non vedeva
l’ora di ricominciare a parlargli e gli mancavano i loro piccoli litigi
d’amici perché ormai nel suo cuore c’era un’altra persona. Aveva vide Asteria
con Daphne, Dean, Pansy, George, Angelina e Fred e con una scusa l’aveva
portata fuori, lei aveva subito capito e l’aveva seguito.
Si erano sedute in una panchina lontano
dalla confusione e da orecchie indiscrete. Hermione era nervosa ed era la
prima volta che si apriva con qualcuno e non sapeva cosa dire. Asteria era
accanto a lei, le teneva la mano come segno di sostegno e d’amicizia.
“Non so da dove iniziare, è molto
complicato e non so come sia successo”
“Prenditi tutto il tempo che vuoi, non c’è
fretta”
Hermione
aveva fatto un bel respiro e le aveva confidato tutto, di come si era sentita
quando Ron l’aveva lasciata, del conforto di Severus, dei piccoli incontri
casuali, dei cioccolatini, dell’abbraccio e infine di quel bacio e dei
sentimenti che albergavano nel suo cuore.
“E’ questo il tutto, ora ci dobbiamo vedere
stasera e non so come comportarmi e tutto così nuovo e strano e….”
“Ti stai chiedendo se è giusto questo
sentimento”
“Esatto”
“Ascoltami, l’amore non è mai sbagliato e
non devi vergognarti se ami una persona più grande di te, io lo so benissimo
per esperienza anche se un po’ diversa dalla tua. Si chiamo Sly e ha 5 anni in
meno di me, lui non lo sa ancora, siamo cresciuti insieme le nostre famiglie
erano molto legate”
Asteria aveva uscito dal mantello una foto
per mostrarla. Hermione vide Asteria ha 13 anni abbracciata a un bambino di 8
anni, dai capelli biondi come il grano e gli occhi azzurri come il cielo e
aveva qualcosa di familiare.
“Ti ricorda per caso Draco?”
“Sì ma io so che Lucius non ha fratelli e
sorelle”
“Infatti è così, Sly è il secondogenito di
Lucius e di Narcissa”
“Draco ha un fratello?!” esclamò Hermione
molto sorpresa.“Perché nessuno lo sa?”
“Vedi Sly è molto fragile e cagionevole di
salute, i suoi genitori per proteggerlo da Voldemort l’hanno detto solo alle
persone più strette, lui e Draco hanno un bellissimo rapporto sai”
“Ho sempre pensato prima che i Malfoy si
alleassero con noi che erano una famiglia molto fredda, ma mi sono sbagliata”
disse Hermione dispiaciuta per aver giudicato troppo in fretta.“Comunque come
ti sentivi quando hai scoperto che provavi qualcosa per lui?”
“Pensavo che fosse sbagliato perché lui era
piccolo, ma me ne sono resa conto quando un mio amico d’infanzia, al quarto
anno mi ha dichiarato i suoi sentimenti ed io essendo innamorata di Sly, lo
rifiutato in modo gentile e lui che si era accorto del nostro rapporto
particolare mi aveva detto –E’ un ragazzino ha 5 anni meno di te e tu…
vorresti intraprendere in una relazione con lui? E’ ridicolo e sbagliato!
Dovresti vergognarti per quello che senti- e allora capii che non m’importava
cosa pensava la gente e neanche dell’età, solo quello che sentivo, era
importante”
“Quindi se mi piace Severus, dovrei
dirglielo”
“Sì, secondo me anche lui sente qualcosa o
se no non ti avrebbe risposto al bacio. Non preoccuparti di mia zia, per lui è
come una sorella”
“Grazie, le tue parole mi tranquillizzano”
“Di niente, siamo amiche”
Hermione
si sentiva più sollevata dopo averne parlato e si era alzata per sgranchirsi
le gambe quando vide un ragazzino di 10 anni.
“Asteria” disse Sly abbracciandola
affettuosamente.
“Sly!” esclamò Asteria sorpresa,
rispondendo all’abbraccio.
“Tu devi essere Hermione” disse Sly
girandosi.
“Come lo sai?” esclamò Hermione sorpresa.
“Harry mi ha parlato di te” disse Sly
accoccolato dolcemente alla sua Asteria.“Il C.R.E.P.A è una grandissima idea”
“Oh, Grazie”
“Sly, va tutto bene?” chiese Asteria
amorevole, accarezzandogli i morbidi capelli come la seta.
Hermione li guardava e sembravano una
bella coppia.
“Tutto bene” disse Sly sorridendole, per
poi accasciasi debole sulle sue ginocchia.
“Sly…?” disse Asteria allarmata, portando
una mano alla fronte.“Ma tu scotti. Hai la febbre”
“Non è niente” disse Sly cercando di
alzarsi.”Sto bene, Asteria”
“Stai giù! Sei bollente!” ordinò Asteria
tentando di tenerlo fermo.“Ma perché sei venuto qui con questa
febbre?”
“Non potevo restare a casa… volevo
vederti…” rispose Sly deciso e arrossendo.“Non voglio aspettare… che un
giorno… tu diventi di qualcun altro”
Asteria fu colpita da quelle parole. Che
Sly provasse qualcosa per lei?
“Io ti amo Asteria… so che non mi prenderai
in considerazione perché sono piccolo, ma volevo e dovevo dirtelo”
“Anch’io ti amo, Sly” disse Asteria
emozionata e super-felice.
“Dici sul serio?” chiese Sly sorpreso come
se lo aveva sognato come tutte le volte.
“Sì”
Sly
le prese il viso con le mani e aveva unito le sue a quelle di lei, dando vita
al loro primissimo bacio, fu dolce e pieno d’amore. Era più bello di come se
l’erano immaginato tante volte, la realtà supera qualsiasi fantasia.
“Non voglio perderti, Asteria”
“Non mi perderai, Sly. Staremo per sempre
insieme”
“Per sempre”
Hermione
rimase incantata a vedere quell’amore appena sbocciato e sapeva che per lei
non sarebbe stato così facile però c’è l’avrebbe messa tutta per far capire a
Severus che lei lo amava.
Accade tutto all’improvviso, Asteria lo
stava abbracciando e Sly era svenuto.
“SLY! Rispondimi!” lo chiamò Asteria
preoccupata.
“Calmati Asteria” disse Hermione
lucida.“dobbiamo portarlo in un posto al caldo”
Asteria fece un cenno con la testa.
Fortuna volete che Severus passasse di lì e
vide la scena.
“Avete bisogno di una mano”
“Professore, Sly ha la febbre molto alta e
abbiamo bisogno di tornare a Hogwarts in più presto possibile”
“C’è una carrozza libera, vi accompagno io”
“Grazie, professore” lo ringrazio Hermione
arrossendo al ricordo del bacio. “Andiamo Asteria”
“Sì”
Asteria stringeva Sly tra le braccia come
un prezioso tesoro mentre la carrozza lì portava a Hogwarts, Hermione fece
apparire una coperta per tenerlo più a caldo e vedeva la faccia preoccupata
dell’amica così aveva cercato di tranquillizzarla che sarebbe andato tutto
bene e un po’ ci era riuscita. Severus aveva scritto una lettera a Lucius e a
Narcissa e le aveva affidate a Edwige, la civetta bianca di Harry e guardava
preoccupato Sly, era come un secondo figlio per lui.
°°°Infermeria°°°
Madama Chips gli aveva somministrato una
pozione e la febbre era un po’ scesa, ora stava beatamente sdraiato su letto
al fianco Asteria che gli teneva dolcemente la mano, Hermione era seduta un
letto vicino a loro mentre guardava Severus parlare con Poppy e arrivarono
anche Lucius, Narcissa, Draco e Harry.
“Bambino mio” disse Narcissa
abbracciandoselo tutto, era peggiore della stretta di Molly Weasley.”Stai
bene, ero tanto preoccupata.
“SLY SCORPIUS MALFOY! COSA TI E’ SALTATO IN
TESTA?” disse Lucius rimproverandolo.“IO E TUA MADRE ERAVAMO MOLTO PREOCUPATI!
CHE NON CAPITI UN’ALTRA VOLTA”
“Scusatemi, non volte farmi preoccupato”
disse Sly dispiaciuto.”Dovevo fare un cosa”
Licius
era confuso mentre Draco aveva capito tutto nel medesimo istante in cui aveva
visto Asteria tenere la mano di Sly ed era contento, finalmente il loro sogno
d’amore si era avverato.
“Finalmente ci sei riuscito” disse Draco
mettendo una mano sulla spalla.“Bravo sono felice per te”
“Qualcuno mi vuole spiegare che cosa sta
succedendo?” chiese Lucius sentendosi escluso.
“Tutto a tempo debito, papà” disse Draco
rimanendo misterioso.
“Ora tu me lo dici o se ti sequestrò la tua
scopa”
“La mia Nimbus 2001 no!”
“Tranquillo, ti faccio usare la mia
Firebolt”
“Sei grande, amore” disse Draco baciandolo
di fronte a tutti.
“Finalmente siete usciti allo scoperto”
disse Narcissa.
“Tu lo sapevi, cara?”
“Certo, io so tutto dei miei figli” disse
Narcissa tranquilla.“Come per esempio, che Sly si è messo con Asteria”
“Sly e Asteria?” esclamò Lucius
sorpreso.“Perché non me lo hai detto, cara?”
“Come dice tuo figlio, tutto a tempo
debito” disse Narcissa ridacchiando sotto i baffi.
“Sono sempre l’ultimo a sapere le cose”
disse Lucius indispettito.“C’è altro che vuoi dirmi”
“Si, aspetto un bambino”
“WOW!”
Lucius
era svenuto per terra.
“Mi sa che serve un’infermiera”
“Draco, siamo già un infermeria”
“Lascia stare, Harry” disse Draco
rassegnato.”Voi Grinfondo non capite l’Humour Serpeverde”
“Ci ha creduto davvero” disse Narcissa con
un sorrisino.“Io stavo solo scherzando”
“Mamma, sei diabolica”
“Chi va con lo zoppo impara a zoppicare,
figliolo”
Era proprio una bella famiglia, ci vedeva
che si volevano bene e non ci si annoiava mai in loro compagnia, capiva perché
Harry si era affezionato a quella famiglia. Tutti erano così felici e aveva
una persona con cui essere complici e condividere tante cose mentre lei invece
non aveva ancora trovato quella persona, sperava con tutto il cuore che era
Severus.
Fine prima parte
Cosa succederà tra Severus e Hermione?...
Riuscirà Severus a mettere da parte il passato e tornare ad amore... lo
saprete nel prossimo capitolo... aspetto i vostri commenti.