STARS AND BLOOD
Gatsby sentì la testa farglisi leggera, mentre l'acqua lo cullava, placida.
La morte aveva un che di ironico, dopotutto...
Aveva dato così tanto per diventare ciò che era, per diventare Gatsby. Per diventare qualcuno degno dell'amore e della mano di Daisy.
E, proprio quando ce l'aveva fatta, ecco che Destino si faceva beffe di lui, privandolo di ogni cosa con un piccolo malinteso, una pistola ed uomo dalle mani ancora sporche di olio da motore.
Forse, avrebbe dovuto essere arrabbiato con il mondo per quello che ne era stato della sua vita, forse avrebbe dovuto essere arrabbiato con se stesso...
L'acqua attorno al suo corpo si tinse pian piano di rosso, facendosi pastosa e rendendo la morte tragicamente reale.
Avrebbe voluto urlare, piangere anche, forse.
Eppure, lì, tradito dalla fortuna, tradito dall'amore e da Daisy, Gatsby alzò lo sguardo al cielo e sorrise.
Mentre la vita si faceva solo un vago ricordo sfuocato, mentre la vista gli si appannava e non gli restava più sangue da versare, in un tripudio di dolore ed estasi il mondo per Gatsby si tinse di un verde pulsante e per la prima volta, guardando le stelle gli sembrò quasi di poterle afferrare.
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