Nessuno é inutile

di The_Chromatic_Girl
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*Beep beep* «Mh? Ah, é Luka» “Volevo parlarti di qualcosa di importante, ci vediamo dopo solita ora e solito posto.” “Ok.” Meiko, ancora guardando la conversazione sul suo telefono, sospirò: non era uno dei suoi periodi migliori e la cara amica lo sapeva. Iniziò subito a prepararsi per andare al solito bar e, presa dalla fretta, uscì subito quasi di corsa. Si sedette al solito posto vicino alla vetrina e si perse a guardare la strada e gli alberi, come era solita, sperando di vedere l’amica. *Drin drin* La porta si aprì, facendo suonare la campanella sopra essa e un piccolo sorriso si dipinse sul volto della giovane castana. «Allora, di che volevi parlarmi?» «Come stai?... Mh, per me un caffè freddo, grazie.» «In che senso?... Anche per me, grazie.» «Come in che senso? É una semplice domanda: come ti senti adesso, in questo periodo, ora.» Meiko guardò la ragazza dai lunghi capelli rosa, che le stava di fronte, con aria interrogativa, ma lei la fissava profondamente come se volesse leggerle dentro. «So cosa dicono i tuoi occhi.» «Quand’è che seguire il proprio cuore e le proprie passioni ha iniziato ad essere sbagliato?» «Solo che noi non abbiamo un cuore, ci hanno programmate per esaudire i desideri della gente, lo sai bene.» Mentre diceva questo, la giovane dai capelli rosa giocava un po’ col ghiaccio nel suo caffè. «Sì, ma é questo che intendo. Ho paura, Luka. Come ben sai, io non sono famosa eppure sento il peso delle fiducie dei produttori sulle mie spalle e non credo di essere all’altezza. Io non sono come lei.» «Miku, intendi?» «Sì, lei riesce a farsi amare da tutti, a raggiungere il cuore di tutti. Vorrei poterlo fare anche io.» «Ora capisco, è per quello che nei video hai sempre quegli occhi? Sono così pieni di tristezza, Meiko. Tu non sei inutile, nessuno di noi é inutile. Tu sei stata la prima, il prototipo, hai dato inizio a tutto. Forse é vero che non sei molto conosciuta, ma é grazie a te se anche lei c’è. Tu non sei inutile: tu hai dato una possibilità a tutti noi.» La castana la guardava con gli occhi lucidi, quegli stessi che erano sempre stati tristi. Per la prima volta si sentiva capita perché era vero che si sentiva così, ma nessuno è inutile, nemmeno lei.




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