White Night
Fantasy
Aria.
Gli
era rimasto solo quello, anche se ormai anche il respiro
era reso affannoso dall’alito lieve di Morte al suo fianco.
Hige e Blue, Tsume
e prima ancora Toboe erano morti, Cheza se n’era
andata…restava solo lui,
agonizzante nella neve, ancora una volta proteso, invano, al Paradiso.
Era stato tutto inutile?
Non poteva essere così. Anche ora, dinanzi alla Fine, Kiba
non poteva smettere di credere con tutto se stesso in Cheza e nel
futuro.
Perché la sua vita non poteva essere stata vana, la sua
fiducia e il suo amore
non potevano essere stati malriposti.
“Cheza…” sussurrò contro il
duro ghiaccio che voleva essere
il suo definitivo sudario, e gli parve davvero di risentire quella voce
che
parlava la sua lingua, che gli prometteva il Paradiso, quelle dita
sottili che
si immergevano nella sua pelliccia, portatrici di calore e conforto.
Cercò di sollevarsi sulle braccia, ma ricadde a terra, e
umilianti lacrime di dolore, angoscia e abbandono si fecero strada sul
suo muso
imbrattato di sangue.
Perché non posso
impedirmi di credere ancora in te?
E poi fu un battito di ciglia, due occhi ciechi dietro le
sue palpebre, e l’ultima, fremente promessa che
s’insinuava nel suo essere e
gli donava nuova sicurezza, nuovo calore, nuova pace.
“E questa volta, Kiba, il Paradiso nel
quale hai sperato sarà…”*
* Queste sono le
ultime parole pronunciate da Cheza nell'anime. Pertanto non mi
appartengono.
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