-Io sono Elle.
In un attimo il tempo si ferma, il mondo si ferma; tutto ciò
che si trova attorno a te smette di muoversi per un periodo che sembra
infinito. La grigia aula dei discorsi, i professori, gli studenti
universitari, i genitori, i famigliari, i bambini che giocano a
rincorrersi, tutto si paralizza in una scultura di ghiaccio destinata a
non sciogliersi mai. Tu al contrario, vai ancora più veloce.
Il cuore va in tachicardia, sistole e diastole non si distinguono
più, lo senti nella cassa toracica pompare il sangue con la
stessa potenza e velocità di un martello pneumatico e ne
senti il forte, incessante rimbombo nelle orecchie. Il petto formicola
e sussulta, la mente è offuscata da mille pensieri; tante
domande che ti girano per la testa, come se il cervello si fosse
svegliato dopo un lungo letargo e adesso non avesse voglia di tacere; e
nonostante tutta questa confusione senti chiaramente il sangue che
pulsa nelle vene fino alle meningi, quasi a provocarti un leggero mal
di testa.
Hai mille minuscole forchette conficcate nei polmoni, il bruciore ti
sale dalla trachea fino a raggiungere la gola secca tanto da rendere la
respirazione estremamente complessa, come fosse innaturale e tu dovessi
pensare a quali azioni compiere.
Senti le mani ormai cadaveriche completamente fredde, bloccate,
immobili.
O forse no.
Non riesci a controllare quello strano tremolio nervoso e senti sudore
freddo scivolare lungo l'avambraccio e conseguentemente lungo il palmo
e il dorso della mano. Il mondo nel frattempo non vuole ricominciare a
girare. Allora te ne stai lì in quel momento quasi
cristallizzato, con gli occhi sgranati a fissare quelle grandi iridi
oscure come il cielo di una notte invernale, una di quelle notti buie e
senza luna nelle quali tira un forte vento secco che ti risucchia nel
più totale oblio.
O forse no.
-Oh Oh. - Esclama Ruyk con voce profonda.
Abbassi lo sguardo tentando di rimanere impassibile. Lanci al tuo
avversario qualche occhiata dubbia, incredula, per poi
iniziare a fissarlo con sguardo profondo e tagliente: vuoi riuscire
a oltrepassare quella barriera che si è creata tra
voi, quell'enorme muro di mattoni rossi piombato dal cielo in
quell'unica frase, vuoi rompere quella maschera teatrale e capire se
colui che vi si nasconde dietro non sia solo uno scherzo ben
architettato.
Ti ha scoperto? Il tuo segreto non è più al
sicuro, forse?
"Ma quale segreto? Non ho nessun segreto io. Tu non sai del mio
segreto, cioè, non lo sapresti se ne avessi uno. O forse si?
Insomma, cosa stai cercando di dirmi?"
Ti ricordi che è da un po' che non respiri, forse per
l'ansia e lo stupore del momento, forse per non far scorrere il tempo,
fatto sta che inghiotti aria dal naso, non troppo forte, per non farti
scoprire.
Se davvero è chi dice di essere, anche solo un movimento,
uno sguardo, un cenno, o un respiro potrebbero essere la tua condanna a
morte.
Tenti un passo verso di lui, no, il ginocchio ti cederebbe per la
troppa tensione e rigidità accumulatesi nel tuo corpo in
quei pochi secondi, o minuti. Sei talmente nervoso che non ti sei
nemmeno reso conto dello scorrere impellente del tempo. E'
comprensibile non saper come reagire. Sei di fronte al più
grande investigatore di tutti i tempi, non puoi più
permetterti errori, perchè colui che tanto ti stava cercando
e che tu da tanto stavi aspettando è lì e sa
anche chi sei. Tra te e lui mancano solo le prove, i fatti.
Tu, Kira, sei faccia a faccia con lui, Elle.
O forse no.
Sei sicuro che lui sia Elle? Ti fidi davvero delle sue parole?
Insomma in fondo chiunque potrebbe andare in giro dicendo di essere
Elle, e quello vero di sicuro non ci rimetterebbe la faccia.
"Ma allora perchè proprio io? Perchè una persona
qualunque dovrebbe venire da me, il vero Kira, bombardandomi con una
tale affermazione?! Deve essere lui. Però se si è
fatto vedere, se ha fatto lui il primo passo, se ha mosso lui per primo
la pedina sulla scacchiera, vuol dire che è disperato! Sono
forse in vantaggio? O sull'orlo del baratro? Pensa, pensa, pensa!
Accidenti!"
Non sei lucido. Questa persona è davvero chi dice di essere?
Forse si o forse no?
Tik Tak
Il tempo scorre, quanto tempo è passato?
Tik Tak
Chissà... Magari...
O forse no?
BLACK OUT.
-Io sono Elle.
In un attimo l'hai detto. In realtà la prima volta hai
esitato, la voce , o quel che ne rimaneva per l'emozione, non usciva.
Avevi davanti a te quel ragazzo, girato di schiena nella sua elegante
giacca grigia scura in jersey e i suoi pantaloni in denim nuovi di
zecca e ti chiedevi se dirglielo fosse la cosa giusta. Alla fine ti sei
deciso e con un enorme sforzo fisico e mentale quasi l'hai urlata
quella frase.
O forse no? No, non l'hai urlata, ne semplicemente detta; l'hai
sputata, vomitata, rigettata come se nemmeno il tuo corpo potesse
accettarla. Dire quelle parole è stato quasi come strapparti
il cuore dal petto e porgerlo direttamente nelle sue mani, senza alcuna
esitazione. Il fatto che per la prima volta tu ti stia mettendo in
gioco così apertamente non solo ti rende nervoso ma quasi
eccitato al sol pensiero di chiudere questo caso e confrontarti
francamente con qualcuno tanto potente e misterioso da camminare sul
filo invisibile che lega la vita e la morte.
Il cuore sta correndo selvaggiamente nel tuo petto come un puledrino
che dopo l'inverno passato nella stalla esce per la prima volta al
prato; lo senti il suo battito?
Forte e chiaro!
Per la prima volta nella tua vita senti il fastidioso bisogno di
erigere completamente dritta la tua schiena, ormai posturalmente
curvata dal tempo passato davanti a computer e documenti, per guardare
il volto di qualcuno, per metterlo in soggezione più di
quanto già non fai con il tuo sguardo ieratico.
Lo osservi in modo attento e minuzioso, lo scruti, lo studi; non vuoi
tralasciare alcun dettaglio in quanto questo ricordo dovrà
rimanere nella tua e nella sua memoria per sempre. Guardi il suo
aspetto da classico studente modello per poi passare a scrutare la sua
anima sprofondando nei suoi occhi color nocciola e li te ne accorgi.
"E' lui, non c'è dubbio. Lui deve essere Kira, i suoi occhi
non mentono."
Hai ragione, i suoi occhi non sono quelli del classico studente che
vuole sembrare, sono occhi pieni di odio, rabbia, paura, ma anche
sicurezza. Sono gli occhi di qualcuno che non esiterebbe mai di fronte
ad un ostacolo, che farebbe qualunque cosa per raggiungere il suo
obiettivo.
Sei rigido, coi muscoli tesi e bloccati, le mani in tasca ferme ed
immobili.
O forse no.
Una è aggrappata ai jeans sgualciti, l'altra invece
giocherella con i resti di un fazzoletto nell'inutile tentativo di
farvi fluire un po' di sangue e scaldarla. Impossibile. Tutti e sette i
litri di sangue contenuti nel tuo corpo sono concentrati in due zone:
il cuore, che al contrario degli altri organi vitali non intende
rallentare e il cervello il quale invece è completamente
calmo, in attesa di una risposta.
Non hai alcuna intenzione di abbassare lo sguardo, significherebbe
mostrare insicurezza, mentre tu sei anche troppo sicuro. E' per questo
che l'hai fatto. Ti sei esposto; per la prima volta nella vita ti sei
mostrato concretamente a quello che ritieni essere il tuo nemico, e non
si parla di un assassino qualunque. Lui è Kira, il serial
killer dei carcerati e dei criminali, il così detto dai suoi
adulatori " Dio del nuovo mondo". Potrebbe ucciderti anche ora e ne sei
pienamente cosciente. Ma se ancora non l'ha fatto, è
perchè non può, giusto? Per uccidere ha bisogno
di un volto e un nome; ma quest'ultimo gli manca.
"Ho fatto la mossa giusta."
Il tuo respiro ha come un tremito, come se il tuo fisico debole stesse
cercando in qualche modo di allentare la tensione. Sei sicuro di
reggere tutta questa pressione psicologica fino alla fine?
"Forse si."
E allora perchè sei così preoccupato?
"Allora, forse no."
Ti imponi anche se a fatica di non tremare, e mantenendo alto e fermo
il tuo sguardo profondo provi con tutto ciò che è
in tuo possesso ad entrare nella sua mente omicida, dall'esterno sembri
completamente impassibile.
Negativo. Ti ricordi che il tempo continua a scorrere e tu a vivere e
decidi a rigor di logica che forse è meglio ricominciare a
respirare, lentamente però, non deve capire che sei teso.
Sei tu a dover capire.
Hai scoperto il suo segreto?
"Ma quale segreto? Forse è un normalissimo studente di 18
anni e non ha nessun segreto. O forse si. Forse è solo un
ragazzo molto intelligente con incredibili capacità
deduttive e un forte senso di giustizia e moralità. O forse
no."
Hai smesso ancora di respirare, la testa ti gira in un turbinio di
pensieri ed emozioni quasi mai provate. Ti senti come chi di colpo in
una giornata uggiosa si trova nell'occhio di un ciclone e vede tutto
ciò che rappresentava la sua sicurezza essere spazzato via
come una foglia al vento. Tutte le tue certezze si frantumano e mille
dubbi offuscano quella che di solito è una visione chiara
dei fatti.
Allora l'hai capito? E' lui Kira?
"Si. O forse no... beh magari. Pensa Elle, pensa!"
Non respiri.
O forse si.
Inspira ed espira Elle, forza.
Uno due, uno due.
Chi è lui?
Forse è... o forse no...
probabile... chissà..
BLACK OUT.
Buongiorno
a tutti!
Questa
è la mia prima fanfiction qui su EFP, quindi siate gentili!
(Naaaah, dite tutto ciò che dovete dire; nudi e crudi!)
Mi
scuso per gli eventuali errori di ortografia e spero vi piaccia!
xx
Bardos96
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